"Cara Suzuki, caro Burgman, prima o poi doveva capitare. Beh, eccoci qua: domani dovremo salutarci. Amanti divisi: nemici mai. La retorica non fa per me, chi mi conosce lo sa, ma è ovvio che quando ti rincontrerò per strada, non sarà mai un'occhiata qualsiasi: c’è una vita lunga due anni, di tante gioie e pochi dolori; nu sceppetiell e nient ngopp 'o paraurti. Grazie di tutto l’affetto dimostratomi prima, durante e dopo. In due anni ho avuto in dote e in dono momenti di gioia che hanno tinto metà del mio cuore di blu notte in maniera indelebile. Sì, metà del mio cuore sarà sempre blu notte. Non rinnego e non rimpiango nulla. E non posso che emozionarmi, ricordando la meravigliosa scalata da 0 a 100km/h. Sono contento per il tuo nuovo padrone. Domani ci abbracceremo e poi… «amma correre». Lo dicevo sempre, lo ripeto ancora. Per sempre.
potete chiudere.