Autore Topic: In Time (Andrew Niccol, 2011)  (Letto 1041 volte)  Share 

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Online Guallera V.2

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In Time (Andrew Niccol, 2011)
« il: 29 Dicembre, 2012, 11:37:15 am »


In un futuro ormai prossimo, alla fine di questo secolo, il progresso scientifico ha portato alla conoscenza e alla manipolazione del gene dell'invecchiamento, grazie alle nuove scoperte scientifiche, le persone smettono di invecchiare una volta raggiunti i venticinque anni di età. Questo significa che anche la morte è stata sconfitta e che ogni essere umano ha conquistato l'immortalità. Purtoppo l'immortalità di miliardi di esseri umani è impossibile, il pianeta non potrebbe sopportarla, così le persone sono comunque destinate a morire, ma possono acquistare tempo di vita in più in base alle loro possibilità economiche. Chiaramente i ricchi possono acquistare più tempo dei poveri. Will Salas (Justin Timberlake) viene accusato di avere ucciso un uomo per derubarlo del suo tempo. Dovrà dimostrare la sua innocenza in una corsa contro il tempo.

Già apprezzato sceneggiatore di Truman Show di Peter Weir, dopo la non disprezzabile satira fantacinematografica con S1mone ed il discreto affresco sul traffico d'armi in Lord of war, purtroppo rovinato dall'ignobile presenza di Nicolas Cage (che nel film oltre a sfoderare una non recitazione da antologia, ci regalava pure dei parrucchini che avrebbero fatto schifo anche al Lino Banfi de Il brigadiere Pasquale Zagaria ama la mamma e la polizia...), torna alle atmosfere ed al genere del suo film d'esordio, il fantascientifico "autoriale" Gattaca. Ed infatti soprattutto nella prima parte, si denota più di un certo autocitazionismo, e se nel film precedente era il DNA il fulcro principale del futuro non troppo imprecisato e neanche remoto, qui invece è il tempo, il bene primario che divide in classi sociali la popolazione. Se la prima parte del film funziona pure, con questo mondo popolato esclusivamente da giovani, in un desolato e spettrale posto industriale che richiama quasi al 1984 orwelliano, come in Gattaca poi c'è la svolta thriller, ma se nel film precedente era uno dei punti di forza della pellicola, qui invece ne è la rovina : la trama si banalizza notevolmente e ne diventa un surrogato de Il fuggitivo con una svolta ridicola alla Bonnie & Clyde, e trova il suo culmine proprio nel finale, pasticciato e debolissimo, che vorrebbe essere "aperto" (che i produttori avessero intenzione di farne un sequel ?), ma dimostra invece una forte povertà di idee (chiaro esempio ne è la morte de il custode del tempo, vale a dire una sorte di poliziotto futuro che da la caccia al protagonista, accusato ingiustamente di furto di tempo...).
Timberlake se la cava abbastanza bene, in un ruolo che una quindicina d'anni fa sarebbe stato tagliato su misura per Keanu Reeves, mentre è la Seyfried ad essere atroce, tutta adobbata a bambolina sexy. Insomma potete evitarlo decisamente, anche se rispetto al coevo e precedente Inception, almeno non ha la pretesa di durare uno sproposito (questo dura più o meno 100 minuti) e di atteggiarsi a kolossal "kubrickiano"....

*1/2

Starfred

R: In Time (Andrew Niccol, 2011)
« Risposta #1 il: 29 Dicembre, 2012, 11:38:31 am »
Vabbè quoto tutto

Che film del cazzo, però almeno non è pretestuoso

Offline djcarmine

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Re:In Time (Andrew Niccol, 2011)
« Risposta #2 il: 29 Dicembre, 2012, 13:10:37 pm »
ua giuà pure tu te lo sei visto ieri sera?  :look:

comunque quoto tutto ma proprio tutto. per parafrasare il nostro merdomane ligure, è l'idea di film anticapitalista di una shampista. la seyfred o come si chiama, una merdona incredibile, però come si fa a dire no ad una gallinella così....  :sbav:
ed io mi sentii in quel momento come una prostituta sverginata dai suoi aguzzini

C. Pazzo 
Noi vinciamo in quanto esistiamo. Vinciamo quando siamo in 60.000 per Napoli-Cittadella e quando ci ricordiamo di Esteban Lopez o di Picchio Varricchio. Vinciamo odiando le strisciate e vivendo in funzione di questa maglia. Vinciamo andando con un paio di amici allo stadio e non guardando la partita in casa da soli in un salotto di Reggio Calabria. Vinciamo quando siamo migliaia ad ogni trasferta, vinciamo quando uno juventino nella nostra città viene additato come essere anormale e malato di scabbia

Online Guallera V.2

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Re:In Time (Andrew Niccol, 2011)
« Risposta #3 il: 29 Dicembre, 2012, 13:35:33 pm »
ua giuà pure tu te lo sei visto ieri sera?  :look:

Sky rules  :cazzimm: