Autore Topic: TAV in Val di Susa  (Letto 1206 volte)  Share 

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Offline Martins

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TAV in Val di Susa
« il: 24 Febbraio, 2010, 14:33:49 pm »
La notte del 17 febbraio scorso la violenza fisica si è nuovamente e pesantemente scatenata in località  Coldimosso presso Susa, replicando sostanzialmente gli eventi di Venaus quattro anni fa. Il contesto è sempre quello del durissimo, annoso confronto tra la popolazione della Val di Susa avversa al TAV Torino-Lione (gente che ha scrupolosamente documentato come la “grande opera” sia inutile per l’Italia ancor prima che dannosa per la valle) e lo Stato che, nella quasi totalità  delle sue articolazioni locali e centrale, la vuole invece imporre ad ogni costo poiché “non è possibile fermare il progresso e lo sviluppo”.
 
L’associazione ecologista fiorentina Idra, che da sempre segue attentamente la vicenda TAV piemontese, affine nei contenuti progettuali a quella toscana già  vissuta in prima persona, nel porgere la sua solidarietà  a tutte le persone rimaste ferite esprime due brevi considerazioni:
 
· àˆ necessario e urgente acquisire consapevolezza che la TAV italiana nasce non per risolvere problemi infrastrutturali, ma in un preciso contesto di spreco istituzionalizzato della spesa pubblica, secondo un modello che illude di promuovere l’economia, anzi di superare la crisi, investendo in ‘grandi opere’ che accentuano la divaricazione sociale, immobilizzano capitali pubblici spropositati in cambio di posti di lavoro scarsi e di benefìci selettivi, lontani e improbabili, depredano le ultime risorse naturali disponibili e sfigurano il Bel Paese in nome di una concezione del progresso ferma all’Ottocento. Ma gli scricchiolii sinistri provenienti da questo sistema, ormai giunto al capolinea, sono sempre più udibili: dopo la Grecia, non pensiamo passerà  molto tempo prima che la prospettiva del crack Argentina-style si manifesti anche in Italia. La TAV non fa altro che avvicinare questo momento. Sarebbe un vero peccato, perché le alternative a questa politica non mancano..: liberare le energie creative presenti nella comunità , oggi compresse dallo Stato dissipatore, dovrebbe essere il primo passo.
 
· àˆ particolarmente triste constatare come – da sempre – questo tipo di politica metta uno contro l’altro il popolo che è nelle forze nell’ordine contro il resto del popolo. E i lavoratori delle “grandi opere inutili” contro il resto dei lavoratori. Ciascuno rifletta sulle proprie responsabilità .

http://www.agoravox.it/Tav-in-Val-di-Susa-politica-di.html
Democracy is two wolves and a lamb voting on what to have for lunch. Benjamin Franklin

Offline nocerino

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Re:TAV in Val di Susa
« Risposta #1 il: 24 Febbraio, 2010, 14:50:18 pm »
io sono andato in treno da torino a parigi e devo dire che,nonostante non sia un grande amante delle zone montuose,il tratto in cui passa la linea del treno è piuttosto suggestivo. in pratica da torino fino a chambery,o giù di lì,ci si mette un bel pò di tempo,per poi andare oltre 300km/h fino a parigi. una velocizzazione del tratto iniziale non sarebbe male,secondo me,sempre che si riuscisse a rispettare il territorio circostante. cmq sul treno c'era un magazine,mi pare di trenitalia,in cui si parlava di conclusione dei lavori per il 2019.

Offline Gius

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Re:TAV in Val di Susa
« Risposta #2 il: 24 Febbraio, 2010, 15:49:13 pm »
un'enorme torta da spartirsi in barba a qualsiasi utilità , rispetto dell'ambiente e delle comunità  locali, e ovviamente a carico della collettività ....ma d'altra parte tutta la storia della TAV parla chiaro, con l'inchiesta di Imposimato che svelò una corruzione colossale che vedeva partecipare al banchetto tutti i partiti più importanti ed i soliti noti gruppi imprenditoriali
"La nostra gloria più grande non sta nel non cadere mai, ma nel risollevarci sempre dopo una caduta"  (Confucio)