Continua, come detto, non è il mio campo, perciò se spieghi un po' tutto, io ascolto. O meglio, leggo...
Ti rispondo dopo secoli, perchè ho avuto poco tempo per cercare le fonti e non le ho nemmeno trovate tutte.
Per quanto riguarda l'entrata nel sistema monetario europeo, bisogna fare qualche doverosa premessa: dopo la ratifica del trattato di Maastricht, nel 1992, la moneta unica era prevista per il 1999, al termine di un iter che avrebbe dovuto armonizzare principalmente i bilanci di Stato, con l'obiettivo della creazione di un mercato comune che tendesse all'omogeneità . L'italia, in piena bagarre Tangentopoli e con drastici cambiamenti nei quadri politici, sotto il governo Amato con Barucci ministro del Tesoro, vara la prima stangata per entrare nell'euro, una manovra da 93mila miliardi, finanziata per lo più con incremento della pressione fiscale, nuove imposte patrimoniali, tagli su tutti i fronti alla spesa pubblica,
guardandosi bene dal tagliare i costi della politica in sè, scandalosamente ingenti, nonostante le vicende di Tangentopoli.
http://archiviostorico.corriere.it/1992/ottobre/01/Finanziaria_bisturi_Amato_co_0_9210013872.shtmlNell'articolo, perla giornalistica di paraculismo:
E i nuovi tagli di spesa sono stati al centro di un lungo braccio di ferro fra il Tesoro e i ministri di spesa, uno scontro tradizionale: i nostri politici pensano che il potere si misuri con gli stanziamenti di bilancio.
L'altra mazzata è questa e tra un po' vedremo il perchè:
31 luglio: firma dell'accordo sul lavoro fra il governo Amato e i sindacati confederali (CGIL-CISL-UIL), viene abolita la scala mobile, bloccati i salari fino a tutto il 1993 in cambio di un forfait di 20.000 lire al mese, aumentate le tasse sugli scatti retributivi maggiormente elevati.Nel frattempo, succede che in autunno la lira (e non solo) è fatta oggetto di un attacco speculativo da un fondo d'investimento internazionale controllato da Soros, ungherese americano, sedicente filantropo ma spietato killer della finanza legato ai Rothschild e altra bella gente. La Banca d'Italia, presidente Ciampi, pur sapendo di non poter far fronte all'attacco speculativo, si lancia
consapevolmente in una disperata difesa prosciugando le riserve di dollari pari a 48 miliardi e causando una perdita secca, per via della svalutazione inevitabile, di 15mila miliardi di lire, nonchè l'uscita dallo SME. Qui maggiori dettagli:
http://www.movisol.org/soros2.htmQualche estratto:
Il 27 gennaio 1996, il Corriere della Sera ha pubblicato un servizio in cui si dava ampio risalto all'iniziativa del Movimento Solidarietà che ha portato ad aprire l'inchiesta su George Soros. Eccone alcuni stralci.
"Le due inchieste partono dalle Procure di Roma e di Napoli. Ma al centro hanno lo stesso attacco alla lira del settembre del `92, che portò banche e speculatori internazionali, tipo il famoso George Soros, a soffiare riserve in valuta per 48 miliardi di dollari alla Banca d'Italia. Questa istituzione dello Stato in quei giorni comprò lire ad oltranza per sostenere inutilmente il cambio della moneta nazionale, come voleva il governo di Giuliano Amato. Il sostituto procuratore di Roma Cesare Martellino (...) vuole verificare se influenti italiani hanno operato illegalmente dietro banche e speculatori, quando questi investirono capitali colossali contro la lira, provocandone l'uscita dal Sistema Monetario Europeo (Sme) e una svalutazione di circa il 30 per cento.
Martellino per ora ha iscritto nel registro degli indagati solo Soros (...). Punto di partenza è un esposto presentato da Paolo Raimondi e Claudio Ciccanti del gruppo "Solidarietà ", emanazione italiana di un movimento politico Usa, impegnato in una campagna contro la grande speculazione finanziaria e vicino al partito democratico.(...) Le inchieste in corso a Roma e Napoli sembrano interessate soprattutto a verificare se ci fu una diffusione di notizie riservate: un'illegalità sospettata con frequenza negli ambienti finanziari italiani, non solo dal caso Eni-San Paolo del "venerdì nero" della lira nell'85. Per esempio Piero Barucci, come ministro del Tesoro del governo Amato, dovette fare i conti anche con una misteriosa talpa» che avrebbe anticipato informazioni sulla prevista privatizzazione del Credito Italiano. (...)
"Soros è indagato perché si vuol capire come mai rischiò migliaia di miliardi contro la lira con tanta sicurezza. Non è che all'epoca banche e speculatori sapevano che la Banca d'Italia avrebbe difeso a oltranza la moneta italiana, comprando lire in cambio di valuta anche quando poteva sembrare inutile a tanti analisti finanziari? Nell'esposto presentato dal movimento Solidarietà » viene segnalato un rapporto di Soros con Romano Prodi, allora consulente della banca Goldman Sachs, impegnatissima sui mercati finanziari. (...) Sono elencati anche i nomi di consiglieri del fondo di Soros, tra cui l'agente di cambio italiano Isidoro Albertini e i finanzieri svizzeri Alberto Foglia (partner nella Sim ora presieduta da Barucci) ed Edgard de Picciotto. Viene pure ricordata la vicenda del Britannia», il panfilo reale dove, secondo alcune interrogazioni parlamentari, esponenti di banche d'affari straniere avrebbero organizzato l'attacco alla lira, per ridurre il costo delle aziende pubbliche italiane da privatizzare."
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In una evidente contromossa, i protagonisti del Settembre Nero della Lira hanno anticipato la "loro" versione dei fatti. Come se avesse letto in anticipo il servizio che doveva uscire l'indomani, domenica 26 gennaio, Ciampi si è sentito in dovere di spiegare il comportamento della Banca d'Italia in quella crisi. Si badi bene: finora, dopo quattro anni e mezzo, Ciampi non aveva speso una parola sull'argomento.
Parlando ad una riunione degli operatori di cambio (quindi tra galantuomini), l'attuale vero capo del governo Prodi ha dapprima scaricato ogni responsabilità : egli non fece che obbedire agli ordini del governo. "Le decisioni sulle parità delle monete sono sempre e da sempre di competenza dell'esecutivo." Poi Ciampi è passato all'offensiva. La crisi della Lira, a suo avviso, è stata positiva perché "l'atmosfera di dramma" che l'accompagnò permise "l'adozione di quelle rilevanti misure di correzione di bilancio che il governo aveva invano cercato di varare prima". In altre parole, la battaglia persa contro la speculazione fu lo shock necessario a fare accettare agli italiani quattro anni di stangate che non sono altro che trasferimenti netti di risorse a favore della rendita finanziaria.
Ma Ciampi si spinge oltre: il 31 luglio, quando la Lira era già sottoposta a una pressione speculativa (e la Banda dei Cinque sapeva che non avrebbe retto), Amato era riuscito a strappare ai sindacati il famoso accordo salariale giustificandolo tra l'altro con la necessità di rimanere nel Sistema Monetario Europeo e quindi di combattere l'inflazione. "Amato racconta Ciampi riuscì nell'intento perché voleva tenere il cambio: Se avesse detto `io domani svaluto', l'intesa non la faceva". Avete capito bene: Ciampi si fa bello per non aver concesso gli aumenti salariali e per aver invece regalato 15 mila miliardi a Soros attraverso la manovra speculativa!
Anno 1993, governo Ciampi, nuova finanziaria da 38mila miliardi, solo 2mila da tagli alla politica.
Anno 1994, Berlusconi scende in campo

e non fa assolutamente nulla di concreto, in conflitto perenne con le parti sociali e per manifest e confessata incapacità /inesperienza dei suoi ministri.
Nel 1995 tocca al governo tecnico Dini (proveniente da Banca d'Italia) mettere mano al sistema pensionistico.
Nel 1996, il governo Prodi, Ciampi Ministro del Tesoro, Dini Ministro degli Esteri, Napolitano Ministro dell'Interno, Andreatta Ministro della Difesa che nel 93 aveva negoziato la dismissione dell'IRI con la commissione europea, si occupa di rilanciare la lira sul treno dell'euro per rientrare nello SME. A questo punto ci sarebbe da parlare della famosa riunione sul panfilo Britannia, dei rapporti con Goldman Sach di Prodi e Draghi, della finta privatizzazione programmata delle aziende pubbliche che si concluse con la svendita del patrimonio costruito sui soldi dei contribuenti, sia per il prezzo minore di mercato a cui venivano ceduti dei veri e propri colossi, sia perchè intanto la svalutazione del 30% della lira aveva reso ancora più economico ogni investimento da parte di soggetti stranieri.
http://www.movisol.org/09news177.htmII 2 giugno 1992, a pochi giorni dalla morte del giudice Falcone, si svolgeva una riunione semisegreta tra i principali esponenti della City, il mondo finanziario londinese, ed i manager pubblici italiani, rappresentanti del governo di allora e personaggi che poi sarebbero diventati ministri nel governo Amato. Oggetto di discussione: le privatizzazioni. La cosa più grave è che questa riunione si svolse sul panfilo Britannia, di proprietà della regina Elisabetta II, la quale fu presente ai colloqui. Il Britannia, dopo aver imbarcato gli ospiti italiani a Civitavecchia, prese il largo ed uscì dalle acque territoriali. Avvenne dunque che i potenziali venditori delle aziende da privatizzare (governo e manager pubblici) discussero di ciò con i potenziali acquirenti, i banchieri londinesi, a casa di questi ultimi. Non sappiamo che cosa si siano detti questi signori, sappiamo solo che il direttore del Tesoro Mario Draghi provò tale imbarazzo che chiese di poter leggere il suo discorso quando il panfilo era ancora in porto, per poter scendere subito ed evitare di rimanerci quando questo prese il largo.
Quasi in contemporanea con la nomina del governo Amato, l'agenzia di "rating" newyorchese Moody's annunciò, con la sorpresa di molti, che avrebbe retrocesso l'Italia in serie C dal punto di vista della credibilità finanziaria. Questo, senza che le cifre del debito italiano fossero cambiate drasticamente (la tendenza al deficit era nota almeno da due anni) e senza alcun rischio di insolvenza da parte dello stato. La giustificazione di Moody's fu che il nuovo governo non dava sufficienti garanzie di voler apportare seri tagli al bilancio dello stato. Negli ambienti finanziari internazionali, Moody's è famosa perché usa come arma "politica" la sua valutazione di rischio, tale che beneficia interessi angloamericani a svantaggio di banche rivali o, come nel caso dell'Italia, di intere nazioni. Il presidente della Moody's, John Bohn, ha ricoperto un'alta carica nel ministero del Tesoro USA sotto George Bush.
La mossa di Moody's costrinse il governo Amato ad alzare i tassi d'interesse sui BOT per non perdere gli investitori. Essa segnalò anche l'inizio di una guerra finanziaria contro la lira. Secondo fonti ben informate, i più aggressivi speculatori contro la lira, nell'attacco del luglio scorso, furono la Goldman Sachs e la S.G. Warburg di Londra. Ribadiamo che la speculazione ebbe un movente principalmente politico, non finanziario, e che, purtroppo, ebbe successo. L'Italia fu costretta ad abbandonare lo SME e il governo varò un piano di tagli e annunciate privatizzazioni per ridurre il deficit.
Ciò che Amato non ha mai detto è che la svalutazione della lira nei confronti del dollaro ha dato agli avventurieri della Goldman Sachs e delle altre finanziarie di Wall Street un grande "vantaggio". Calcolato in dollari, l'acquisto delle imprese da privatizzare è diventato, per gli acquirenti americani, circa il 30% meno costoso. Lentamente, specialmente dopo l'ultimo attacco speculativo dell'inizio dell'anno, la lira si va assestando sul valore "politico" di circa 1000 lire a marco, esattamente il valore indicato dalla Goldman Sachs nel luglio scorso come “valore reale†della moneta italiana.
http://www.dps.mef.gov.it/documentazione/qcs/Tassi_Cambio.pdfIl cambio sballato è stato frutto di tutte queste vicende che hanno visto la lira pesantemente svalutarsi, la pressione fiscale aumentare (nonostante promesse e proclami), mentre i redditi fissi rimanevano bloccati causando perdita di potere d'acquisto. La debolezza dell'Italia, all'entrata in Europa, se da un lato era favorevole per le esportazioni, dall'altro ci rese più costose le importazioni (basti pensare all'energia); i prezzi più alti furono quindi in parte aggiustamenti di mercato, in parte svalutazione dell'economia contestualmente ai redditi più bassi nel nuovo mercato comune, in parte truffe di commercianti disonesti e infine aggiustamenti delle aspettative future, dopo anni di stangate.
Perchè allora l'entrata in Europa ci ha salvato le chiappe, nonostante tutto? Perchè all'epoca dell'attacco alla lira, Soros, immischiato anche nelle agenzie di rating, aveva fatto pressione affinchè il rating dell'Italia fosse declassato, così che Amato dovette aumentare i tassi sui BOT, visto anche il debito pubblico alle stelle che limitava le possibilità ; senza gli accordi di coordinamento con le altre banche centrali e senza pesanti ristrutturazioni di bilancio, è molto probabile che l'Italia sarebbe caduta in una spirale di svalutazione simile a quella dell'Argentina, con conseguenze tremende e di sicuro più pesanti dell'entrata in Europa. L'obbligo di recepire le direttive EU è stato uno degli strumenti più efficaci per i cittadini italiani di ottenere riforme e un qualche rigore normativo che portarono ad avere qualche scardinamento di rendite da monopolio (pochi e lenti a realizzarsi), l'istituzione di comminissioni anti-trust, nuove regole nei mercati finanziari, tutte cose che difficilmente avremmo avuto dalla nostra classe politica, se non fosse stata sottoposta continuamente al controllo e ai rimproveri delle Commissioni europee.
L'aspetto forse più importante, però, è stato forse la cessione della sovranità monetaria, che ha quanto meno inaugurato un periodo di inflazione controllata, tassi di sconto più bassi e una generale razionalizzazione dell'accesso al credito, ma soprattutto ha tolto dalle mani della politica ingorda e parassita la possibilità di stampare moneta alla cazzo di cane e continuare a ingannare le masse con la tassa invisibile. Dispezzo completamente la politica monetaria attuale, ma non posso che riconoscere che è meno peggio di quello che sarebbe successo con la permanenza della lira.
Mi fermo qua, perchè ho scritto un papiello che probabilmente nessuno leggerà , e perchè adesso mi verrebbe da dire tutto lo schifo che provo per l'UE, ma mi sono trattenuto fino ad ora...