NAPOLI, 28 aprile - Sta diventando una bandiera di questo Napoli, Paolo Cannavaro: il difensore azzurro è intervenuto come ospite al programma radiofonico Marte Sport Live, parlando del suo ruolo da leader, degli obiettivi e dei sogni di una squadra sempre più simbolo della città: «Cerco sempre di mettermi a disposizione dei nuovi, è un classico, lo faccio veramente con il cuore e con tanta voglia. Sto crescendo anche sotto questo aspetto. Io una bandiera? Lo sto diventando - sorride - anche se nel calcio di oggi non è facile. Mi fa piacere essere considerato prima come uomo che come calciatore. Gli allenatori che ho avuto qui mi hanno sempre apprezzato. Mio figlio? Gli ho detto che deve fare l'attaccante».
IL PRESIDENTE - Martedì c'è stata la riunione con De Laurentiis: «Il presidente ci ha salutato. Il patto è normale, siamo consapevoli che l'obiettivo è importante. Lui viene sempre negli spogliatoi prima della partita, sa che c'è tensione e ci rispetta molto. Sa che ognuno si concentra alla sua maniera, fa solo sentire la sua presenza».
IL CAMPIONATO - «La vittoria più importante? Dico Roma, vincere all'Olimpico è stato fantastico. Quel successo ci ha dato una spinta importante e sappiamo tutti dove siamo adesso. Abbiamo fatto meglio di Roma e Juventus, non siamo in alto per un caso, stiamo meritando questa posizione. Mazzarri? E' importante, siamo un corpus unicum».
SCUDETTO - «Significa restare nella storia di questa città, per l'Italia è diverso. Quattro anni dopo tutti avevano dimenticato il successo in Sudafrica. La Champions? Sarà straordinario per i nostri tifosi, non dimentichiamo il nostro passato. Siamo orgogliosi, la società è prestigiosa, il progetto è importante».
NAPOLI-GENOA - «Se vinciamo ci consente di mantenere un vantaggio cospicuo a tre giornate dalla fine. Cavani? E' devastante. Lavezzi? Cambia la partita in corso, è meglio averlo come compagno. Ieri ha anche palleggiato con una pigna. Avremo contro Floro Flores, ci conosciamo bene, ogni tanto ci frequentiamo. Facciamo anche qualche partita di calcetto. Domenica siamo avversari, sarà pericoloso, lo reputo uno dei giocatori più completi che gioca in serie A. E' comunque bello che ci sia un gemellaggio tra le due tifoserie».
NAPOLI - «Siamo noi che non dobbiamo rovinare la nostra città. Mi permetto di dirlo perché sono napoletano. Dobbiamo fare tutti qualcosa di più. Lo stadio? Mi auguro diventi una struttura all'avanguardia, ovviamente ci vuol tempo, ma si raggiungerà l'obiettivo. La mia anima napoletana? Si vede anche in campo, è una lingua bella e divertente, l'ha imparato anche Yebda. Il mio locale a Pompei? Un'idea con alcuni amici, ci vado ogni tanto».