espressioni del tipo "ma ke sfaccimma sta cazz e port a vuò chiurer"
, dopo che tu stai nel locale vicino alla porta e due tipe passano e spassano e ti lasciano la porta aperta e tu te è aizzà ogni vot appriess a lor.
Ultima serata prima di scendere a Napoli per Natale. Con la mia ragazza e un nutrito gruppo di amicizie, siamo andati a mangiare in Darsena. Al "Bufalo" credevo io, invece era al "Buffalo". Come passare dall'idea di mangiare qualcosa di paesano, seppur non agli stessi livelli di giù, a qualcosa di texano... Brrr... Senza contare che si sono ordinate pizze, per cui vi lascio immaginare... Io però ho evitato di ordinare quella con "mozzarella di bufalo" perché la cosa mi insospettiva. Fu la serata dopo la nevicata a Pisa, la temperatura era anche più bassa, ma non c'erano nuvole, la neve per terra era ghiacciata. Faceva un freddo come poche volte l'ho sentito in vita mia. Al tavolo ero seduto con i riscaldamenti sopra la testa, così avevo caldo sopra e freddo sotto. Ogni due minuti la gente entrava e usciva, lasciando perennemente la porta aperta. Considerando che come detto era una delle giornate più fredde che abbia mai vissuto, vi lascio immaginare. La serata passata ad alzarsi a chiudere la porta.
Poi una ragazza, tra l'altro di giù, che le riconosci dalle tette, quelle di giù hanno minimo la terza, quelle di su anche se obese arrivano alla seconda a stento, dicevo, quella ragazza che per me è da rinnegare perché stava appresso ad un chiachiello impotente del cazzo che manco la considerava, aveva avuto la bella idea di venire con le scapre aperte e con tacco vertiginoso (era un po' tappa). Ovviamente è scivolata sul ghiaccio. E io non ho potuto fare a meno di suggerirle di metterci su un po' di ghiaccio...
Dopo tutto questo...
Io mi disistimo da solo!