Eppure ebbe un inizio di carriera folgorante, come molti altri presunti "vati" di quell'epoca durante la seconda metà degli anni '80...il calcio italiano stava cambiando, il vecchio sistema cosidetto "gioco all'italiana" stava iniziando ad essere messo da parte da alcuni tecnici, che stavano iniziando a formarsi però non in serie A, ma nelle categorie inferiori come serie B e serie C. Sacchi è quello più famoso, ma ci sono anche Galeone, Maifredi, lo stesso Zeman, un giovanissimo Ranieri, Nevio Scala e tra questa "nouvelle vogue" di allenatori, trova il suo spazio anche Franco Scoglio, che col Messina in serie B ama rimarcare che lui è il massimo esponente nell'applicare la cosidetta "zona mista", ovvero un sistema difensivo che prevede ancora il libero e non quindi la difesa in linea, ma le marcature sono rigorosamente a zona. Vi ho fatto questa piccola parentesi perchè io all'epoca compravo il Guerin Sportivo tutte le settimane, e ad ogni numero c'era spazio dedicato a questa annosa questione "zona vs marcature a uomo"...e ricordo benissimo proprio un servizio proprio sul Professore di Lipari, all'epoca gettonatissimo sia come personaggio che come allenatore emergente.
Dopo la parentesi peloritana in cadetteria (che sancì la prima esplosione di Totò Schillaci, che poi spiccò il volo sempre a Messina con Zeman successore del Professore, nel 1988-89 tanto è che come ben sapete a fine anno andò alla Juve e conquistò la nazionale...), passò al Genoa di Aldo Spinelli presidente, una squadra abbastanza giovane formata da alcuni calciatori che poi furono l'ossatura di quella squadra che solo due anni dopo in seria A con Bagnoli allenatore, arrivò quarta in classifica e l'anno dopo in semifinale di Coppa Uefa, eliminata dall'AJax campione. Il Genoa conquistò la promozione in serie A, insieme al Bari di Salvemini, l'Udinese di Sonetti e la Cremonese di Bruno Mazzia (che ebbe la meglio sulla Reggina di Nevio Scala, vincendo lo spareggio ai rigori a Pescara). Dopo una tranquilla salvezza coi rossoblù in serie A, Scoglio passa su una panchina orfana di un altro stratega dell'epoca, intanto passato alla Juve...stiamo parlando di Gigi Maifredi e del Bologna. Ma in Emilia il Professore (che fino ad all'ora aveva allenato sempre e solo al Sud o comunque in città di mare come Genova) ci resta poco, la sua esperienza è fallimentare...dopo alcune giornate il Bologna è mestamente ultimo con pochissimi punti. Lo sostituisce uno della vecchia guardia come Gigi Radice, mentre per il Professore è l'inizio della fine...Nonostante l'esonero viene accostato addirittura alla panchina del Napoli per campionato 1991-92 : Ferlaino deve ripartire da zero, non c'è più Maradona, e vuole un tecnico giovane con nuove idee, non a caso si fanno il suo nome, quello di Giovanni Galeone ed infine Claudio Ranieri. Sarà proprio quest'ultimo ad essere scelto, autore del miracolo Cagliari, doppia promozione dalla C alla A e salvezza con finale di stagione strepitoso in serie A.
Il resto lo conoscete bene, il Professore non manterrà le promesse dei primi tempi....i bei tempi di Messina e Genova sono lontani, quando il Guerini Sportivo gli dedica articoli ed interviste "serie", mentre adesso quando parla di lui è solo per sbeffeggiarlo...
Collezionerà esoneri su esoneri prima di venire a Napoli, o comunque siederà su panchine della cadetteria senza molte ambizioni : lo vediamo a Udine (esonerato), Lucca (subentrato), Pescara (subentrato ed esonerato lo stesso anno), Genova (subentrato e poi esonerato l'anno successivo), Torino (subentrato e poi esonerato lo stesso anno), Cosenza (subentrato e retrocesso), Ancona (subentrato e retrocesso).
Tenta quindi l'avventura all'estero, siedendo sulle panchine di Tunisia e Libia e poi Napoli nel suo periodo peggiore...anche a Napoli sarà esonerato dopo poco, nonostante la vittoria all'esordio 1-0 col Messina (gol di Stellone), ed un'altra anche abbastanza convincente in casa 2-0 col Cagliari di Ventura. Dopo la sconfitta 1-0 di Cosenza (gol di Edusei...) viene esonerato.
Memorabile il fatto che sfodera alla prima occasione un modulo mai visto e mai più visto prima...quel 3-3-1-3 che ovviamente basterà una partita per essere accantonato. Ricordo una sconfitta col Samp per 2-0, dove non superammo mai la metà campo che giocammo con uno spartano 5-4-1 con Troise esterno destro e Saber mediano (anche se quest'ultimo fu "inventato" da Colomba...). Andai a vedere una volta l'allenamento del Napoli...ricordo il suo tormentone mentre dirigeva la sessione tattica "Marcolin è il mio cervelloooo!!". Il che se non ci avesse lasciato prematuramente, mi sarebbe piaciuto lasciarmi andare a battute di bassa lega su questa frase...
Memorabile il suo litigio con l'Inter, quando non ci prestò più i due flop meteoristici giovani Rebecchi e Beati...Scoglio sentenziò "ci sarà più sfizio a battere l'Inter quando tra un anno e mezzo torneremo in serie A". Orruvuot!!!
Mi dispiacque molto quando seppi della sua morte, tra l'altro visto il comportamento dei media nazionale fui ai limiti dello snuff movie...