Autore Topic: Presidenza & Dirigenza (De Laurentiis, DG Fassone, DS Bigon)  (Letto 666213 volte)  Share 

0 Utenti e 3 Visitatori stanno visualizzando questo topic.

Offline Nadir

  • *
  • Registrazione: Lug 2010
  • Post: 3479
Re:Presidenza & Dirigenza (De Laurentiis, DG Fassone, DS Bigon)
« Risposta #8240 il: 12 Novembre, 2011, 12:46:41 pm »
"Ma io sono intellettualmente di sinistra. Producendo cinema, non potrebbe essere altrimenti"

Per me ha voluto dire che essendo stato sempre nel cinema, a contatto con un ambiente di sinistra, culturalmente (intellettualmente) si sente di sinistra.  :boh:
:imp:

Offline mk89

  • *
  • Registrazione: Nov 2009
  • Post: 13489
Re:Presidenza & Dirigenza (De Laurentiis, DG Fassone, DS Bigon)
« Risposta #8241 il: 12 Novembre, 2011, 12:51:33 pm »
Eh sì, il cinepanottone trasmette una cultura sinistroide.  :pariamm:

Questo è proprio il più pagnottista dei pagnottisti. Tutto ciò che dice diventa cazzata.
Facci un favore, alle prossime elezioni dicci che voti Berlusconi.  :patt:
Si abbufferà di psicofarmaci e anfetamine. Comunque visto lo stato mentale attuale, ha tutto per diventare amministratore di questo forum  :look:

Offline manuelito

  • *
  • Registrazione: Dic 2009
  • Post: 9207
  • Sesso: Maschio
Re:Presidenza & Dirigenza (De Laurentiis, DG Fassone, DS Bigon)
« Risposta #8242 il: 12 Novembre, 2011, 12:55:59 pm »
http://www.filesonic.it/file/3412665884

L'intervista sta a pagina 41 del pdf :patt:

Offline manuelito

  • *
  • Registrazione: Dic 2009
  • Post: 9207
  • Sesso: Maschio
Re:Presidenza & Dirigenza (De Laurentiis, DG Fassone, DS Bigon)
« Risposta #8243 il: 12 Novembre, 2011, 12:58:45 pm »
Anzi, mo va mett proprio

L’amore per il calcio.
La rinascita della
squadra. I nuovi
business. Il patron
del Napoli spiega la
sua ricetta. Buona
anche per la città
COLLOQUIO CON AURELIO
DE LAURENTIIS DI GIANNI PERRELLI

La scena madre, che riassume il
senso di una felice avventura, si
dipana per le strade di Napoli
un paio di ore prima della partita.
Da un grande albergo sul
lungomare Caracciolo partono fra ali di
folla festante due pullmini che per scaramanzia
non vengono mai sostituiti. Sono
diretti allo stadio attraverso un itinerario
prestabilito lungo il quale si radunano migliaia
di tifosi. Al seguito, un centinaio di
motorini che sgasano a ogni incrocio in
segno di euforia.
Sul primo dei due veicoli domina la figura
di Aurelio De Laurentiis, il 62enne
produttore cinematografico che ha rilanciato
in tempi record il Napoli nell’empireo
dei grandi club. Insieme ai suoi dirigenti
e ai suoi ospiti galvanizza la folla assiepata
sui marciapiedi, risponde alle ovazioni.
«Il calcio», dice il vulcanico presidente
in un pomeriggio domenicale insolitamente
sgombro di impegni (il prefetto
ha appena comunicato il rinvio di Napoli-
Juventus per il maltempo),
«è un’emozione
che si vive anche fuori del campo.
Quando furono introdotti i tornelli davanti
agli ingressi del San Paolo convocai
io i tifosi quattro ore prima della partita
per spiegare le nuove procedure. Andai da
solo, senza scorte, e poi mi misi lì a discutere
della squadra come se fossi al tavolino
di un bar. L’altra sera, durante l’intervallo
di un film, ho dovuto rispondere alle
domande sul Napoli di centinaia di giovani
che mi avevano riconosciuto in platea.
La passione non si esprime solo durante
i novanta minuti. Una squadra è sulla
scena in ogni attimo della giornata perché
è l’espressione di una comunità. La
stessa partita si disputa in uno stadio virtuale,
molto più esteso del terreno di gioco.
Nel caso del Napoli può coinvolgere
attraverso tv, radio, Web e iPad quattro
milioni e mezzo di appassionati in Italia e
altri sette milioni all’estero. Sul piano del
business è un’opportunità eccezionale che
non si riesce ancora a sfruttare».
Si riferisce, naturalmente, alla sua battaglia
perdente per una diversa distribuzione dei diritti
televisivi.
«Abbiamo litigato mesi per la divisione
della torta. Io proponevo che la Lega Calcio
creasse un canale tv consentendo alle
società di gestire in proprio i diritti, senza
intermediazioni. Alla fine li abbiamo
svenduti per un tozzo di pane facendo un
favore a Mediaset. Le mie sono sempre
state considerate posizioni scomode».

Infatti ha la fama di picconatore.

«Al contrario, io sono un costruttore. Mi
sono studiato bene il prodotto calcio e venendo
da altre culture saprei come modernizzarlo
e farlo fruttare. Da una competizione
come la Champions League oggi
l’Uefa ricava solo un miliardo e 300 milioni
di euro l’anno. Se invece si varasse un
vero campionato europeo infrasettimanale,
parallelo a quello nazionale del weekend,
il fatturato dei grandi club verrebbe
moltiplicato. Alleviando i bilanci delle società
che sono quasi tutte in rosso. Anche
le rose andrebbero utilizzate meglio. È
stupido tenere in panchina o addirittura a
umiliarsi in tribuna tanti assi quando gli
squadroni potrebbero formare, come già
avviene in Spagna, seconde squadre iscritte
ai campionati di serie B».

Lei ha mai giocato al calcio?

«No, da adolescente praticavo il basket.
Ma fin da bambino sono stato un tifoso
del Napoli, anche se sono nato a Roma.
Mio padre, che era originario di Torre Annunziata,
mi portava a vedere la squadra
in trasferta all’Olimpico e io mi scompisciavo
dalle risate quando i tifosi trascinavano
in processione il ciuccio. Mio nonno,
poi, alla vigilia di Natale mi accompagnava
nei bassi dei quartieri spagnoli a visitare
i presepi. Solo qui, mi diceva, puoi
respirare l’aria pulita».

Come è nata l’idea di comprare il Napoli?

«Mi è venuta in America quando un
esperto di televisione suggerì a Rupert
Murdoch di fondare un nuovo network.
Sembrava un’idea balzana perché a quei
tempi era folle pensare di sfidare colossi
come la Cbs, l’Abc e la Nbc. Ma il progetto
era innovativo perché prevedeva di
concentrare in un solo canale news, sport
e spettacolo. Essendo un uomo di cinema
e un appassionato di calcio pensai di combinare
queste due fabbriche di sogni. Così
nel ’99 mi presentai con un assegno di
120 miliardi a Corrado Ferlaino, allora
presidente del Napoli. La sua risposta fu
una causa civile perché, a suo giudizio,
avevo turbato la campagna abbonamenti.
Dopo il fallimento della società tornai
alla carica nel 2004. Ricordo che da Capri
telefonai ad Alessandro Profumo, il capo
dell’Unicredit, per farmi finanziare
l’acquisto. Mi chiese se ero matto. Sai che
con te, mi disse, non ci tiriamo mai indietro,
ma il calcio è un mondo inaffidabile.
Anche la mia famiglia era scettica: chi te
lo fa fare? Però io ero talmente insistente
che Profumo si convinse. Ma era estate,
tutti in vacanza e il tempo passava inesorabile.
Alla fine decisi di finanziare personalmente
i 32 milioni di euro occorrenti
per comprare dal curatore fallimentare
soltanto un pezzo di carta con la scritta
Napoli. Cioè una scatola vuota».

La squadra era precipitata in serie C e la tifoseria
che aveva vissuto i fasti dei due scudetti
e di Maradona era depressa.

«Sì, ma alla prima partita contro il Cittadella
al San Paolo vennero comunque in
65 mila anche se rimasero per la mag-
gior parte della partita in silenzio per protesta.
Mi ero dato un quinquennio per riportare
la squadra in A. E un altro quinquennio
per rilanciarla nelle alte sfere.
Abbiamo accelerato i tempi. Con bilanci
mai in rosso. Con una strategia di marketing
che ha portato allo sfruttamento del
marchio su circa 600 prodotti. E poi mi
piacerebbe comprare e rifare il San Paolo
che è quasi un tempio per i napoletani. Ma
intanto, nel ranking dei club mondiali, in
quattro anni siamo passati dal 350.mo
posto all’élite dei primi trenta».

Sembra un film di Frank Capra, con l’inevitabile
corollario dell’happy end.

«Non è stato facile, mi creda. Non conoscevo
i meccanismi del calcio. Quando mi
parlavano di tattiche, di 4-4-2, chiedevo
da neofita se fosse roba da mangiare. Mi
sono accostato con grande umiltà. Imparando
che il lavoro di équipe conta perfino
più della disponibilità di un mito quale
per Napoli è stato Maradona. Ora mi
muovo bene sul mercato, come dimostrano
gli acquisti di Cavani, Hamsik, Lavezzi,
De Sanctis. Dialogo proficuamente con
l’allenatore Mazzarri, pur senza mai interferire
nella sfera tecnica. Ma ho dovuto
impormi delle rinunce. Facevo cinema
negli Stati Uniti. Mi ero appena costruito
una casa a Los Angeles. Non sono riuscito
a dormirci neanche una notte perché il
Napoli ha assorbito l’80 per cento del mio
tempo. I film continuo a produrli, ma in
Italia. Ora sta uscendo il nuovo lavoro di
Carlo Verdone. Poi a Natale sarà la volta
del 28.mo cinepanettone ambientato come
il primo a Cortina. Un genere popolare
amato anche dagli snob
perché è ridendo che si castigano
i costumi».

Quanto contribuisce il Napoli
a lucidare l’immagine appannata
della città?

«Ha acceso una luce. È assurdo
che una città con le
risorse di Napoli sia diventata
un caso internazionale
per lo scandalo dell’immondizia.
Non c’è problema
che non possa trovare
una soluzione. Ora abbiamo
un nuovo sindaco, Luigi
De Magistris, che mi
sembra un uomo pieno di
idee e di energie. Va aiutato.
La mia esperienza è la
riprova che si può operare bene anche in
contesti difficili. Una sfida molto stimolante
potrebbe essere il rilancio del porto
che ha fondali troppo bassi per fronteggiare
la concorrenza con Civitavecchia,
oggi preferita dai cargo cinesi. Il Sud è un
Eldorado potenziale per l’Europa. Certo,
ci vorrebbe una rivoluzione culturale».

Ha mai pensato di girare un film su Napoli con
Roberto Saviano?

«Naturalmente sì. Ci siamo confrontati
su alcune idee. Ma la possibilità di lavorare
insieme è ostacolata dalla sua limitata
autonomia di movimento. Quando realizzo
un film, io sono abituato a vivere in
stretta simbiosi con gli autori. Con Roberto
non sarebbe possibile».

Anche Berlusconi è arrivato al calcio dallo
spettacolo. C’è qualcosa che vi lega?

«Il cinema è un’attività più complessa della
televisione. Deve combinare la creatività
con le leggi dell’industria. Il piccolo
schermo consente di trarre profitto da
prodotti già confezionati. Bisogna però riconoscere
che Berlusconi è un fuoriclasse
dell’imprenditoria».

Come giudica la sua parabola politica?

«Nel ’94 si è buttato in politica per difendersi
e ha dovuto compiere un certo percorso.
Il problema è che destra e sinistra
non sono mai riuscite a realizzare un vero
compromesso storico che permettesse al
Paese di valorizzare il made in Italy dopo
il boom del dopoguerra. L’individualismo
ha prevalso sul bene comune. Così tutto si
è sfilacciato. Oggi l’Italia sta crollando come
Pompei».

Lei è mai stato tentato dalla politica?

«Mi hanno chiesto in tanti di candidarmi.
Recentemente, un gruppo del centrodestra.
Ma io sono intellettualmente di sinistra.
Producendo cinema, non potrebbe
essere altrimenti. Comunque no, la politica
attiva non mi interessa. In Italia è troppo
urlata. Mancano gli strumenti per poter
ben operare. E poi dovrei sacrificare il
mio amore per il Napoli e per il cinema.
Quando si seguono troppe cose, si finisce
per farle male». ?
« Ultima modifica: 12 Novembre, 2011, 13:02:23 pm da manuelito »

Offline Ragionier Cuckoldullo

  • *
  • Registrazione: Ott 2009
  • Post: 45640
  • Sesso: Maschio
  • Slam dunk
Re:Presidenza & Dirigenza (De Laurentiis, DG Fassone, DS Bigon)
« Risposta #8244 il: 12 Novembre, 2011, 13:17:32 pm »
È stupido tenere in panchina o addirittura a
umiliarsi in tribuna tanti assi

eh si, è un problema che ci tocca da vicino
Uà mentre stiamo in viaggio di nozze ce stann nientemeno 5 partite :maronn:
Potrebbe essere il cambio di marcia definitivo del nostro amato Napoli :sad: :look:

Offline kurz

  • *
  • Registrazione: Ott 2009
  • Post: 19018
  • Sesso: Maschio
  • IO HO PAGATO E NUN ME FANNO ENTRÀ
Re:Presidenza & Dirigenza (De Laurentiis, DG Fassone, DS Bigon)
« Risposta #8245 il: 12 Novembre, 2011, 13:17:50 pm »
maronna mia
gesucrì

Offline Ragionier Cuckoldullo

  • *
  • Registrazione: Ott 2009
  • Post: 45640
  • Sesso: Maschio
  • Slam dunk
Re:Presidenza & Dirigenza (De Laurentiis, DG Fassone, DS Bigon)
« Risposta #8246 il: 12 Novembre, 2011, 13:19:15 pm »
maronna mia

sei un De Laurentiis  :compagni:
Uà mentre stiamo in viaggio di nozze ce stann nientemeno 5 partite :maronn:
Potrebbe essere il cambio di marcia definitivo del nostro amato Napoli :sad: :look:

Offline FistingTopo

  • *
  • Registrazione: Giu 2011
  • Post: 28420
  • Località: Napoli
  • Sesso: Maschio
  • RINGHIOOOOOOOOOOOO
Re:Presidenza & Dirigenza (De Laurentiis, DG Fassone, DS Bigon)
« Risposta #8247 il: 12 Novembre, 2011, 15:53:11 pm »
maronna mia

gioisci insieme al nostro grande compagno Ernesto Dhe Laurentis  :compagni:

Offline Ragionier Cuckoldullo

  • *
  • Registrazione: Ott 2009
  • Post: 45640
  • Sesso: Maschio
  • Slam dunk
Re:Presidenza & Dirigenza (De Laurentiis, DG Fassone, DS Bigon)
« Risposta #8248 il: 15 Novembre, 2011, 17:28:47 pm »
Repubblica.it: il quotidiano online con tutte le notizie in tempo reale.

    Napoli
La ricetta di De Laurentiis
"Puntare sui giovani"
Il presidente azzurro vorrebbe solo under 20 anche in Nazionale: "Così potrebbero crescere, ma nel nostro mondo è difficile innovare. Non si possono comprare solo trentenni, bisogna dare spazio a giocatori come Fernandez e Fideleff". Poi sul campionato: "Pensiamo solo alla Lazio, poi al City"
di MARCO AZZI

La ricetta di De Laurentiis "Puntare sui giovani"

NAPOLI - Spettatore interessato. Aurelio De Laurentiis non ha preso altri impegni, per stasera. "Sarà molto divertente seguire la sfida in tv tra Maggio e Cavani, per Prandelli non sarà facile fermare un avversario forte come l'Uruguay. Sono curioso di vedere come potrà essere un duello tra compagni di squadra e sarebbe divertente se giocasse anche De Sanctis, il nostro portierone. Tiferò per il bel gioco, ma anche per l'Italia. Contano solo i colori della propria bandiera. Non riesco proprio a etichettare questa partita come un duello personale tra il Matador e Balotelli". Il presidente del Napoli vuole godersi lo spettacolo e ha un solo rammarico. "Per me in Nazionale dovrebbero andare solamente gli under 20, per crescere. Quando vedo Insigne con la maglia azzurra mi diverto ancora di più. Peccato che sia così complicato innovare, nel nostro mondo. Sarebbe bello fare spazio ai giovani. Invece c'è tanto immobilismo".

De Laurentiis, al microfono di radio Marte, propone un modello diverso. Anche per il suo Napoli. "Non si possono comprare solo i calciatori di trent'anni, che in teoria possono dare maggiori garanzie. Bisogna puntare pure su giovani come Fernandez e Fideleff, correndo il rischio che commettano qualche errore. L'unico modo per sapere quanto valgono e dargli la possibilità di mettersi in mostra. Bisogna insistere sui ventenni, altrimenti non scopriremo mai i nuovi Hamsik e Lavezzi. Non sono d'accordo quando dicono che la nostra è una piazza difficile: qui lavoriamo tutti per fare il meglio, società e squadra. Conto molto sulla collaborazione dei nostri tifosi".

Nessun dramma se il Napoli ha fallito qualche appuntamento, in campionato. De Laurentiis è tranquillo. "I conti li faremo a primavera, soltanto allora potremo dire se abbiamo azzeccato il mercato oppure no. Nessuno può avere certezze matematiche, nel calcio. Ci sono dei giocatori che fanno grandi cose in una squadra e non riescono poi a ripetersi in un'altra. Nel nostro mondo si parla un po' troppo, l'unico modo per andare avanti è rimanere concentrati e umili, senza mai fare proclami. C'è troppo sensazionalismo, specialmente da parte dei media. Basta perdere due gare per essere considerati finiti e vincerne altrettante per diventare subito da scudetto. Invece, con i tre punti, c'è ancora tanto tempo per recuperare". Preziosa, in questo senso, la chance che avranno gli azzurri nell'anticipo di sabato al San Paolo, contro la Lazio capolista. "Qualcuno dice che l'equilibrio al vertice dipende da un peggioramento del calcio italiano. Secondo me è il contrario, invece: tante squadre sono cresciute e la Lazio ne è una dimostrazione pratica, con i suoi tanti ottimi giocatori. E poi c'è Reja che non si stanca mai di studiare e continuare a fare progressi, forte della sua saggezza e serenità interiore. Sarà proprio una bella sfida. Ho un appello per i nostri giocatori: pensate al prossima partita di campionato, non al Manchester. Ve lo chiede il vostro presidente". 

Uà mentre stiamo in viaggio di nozze ce stann nientemeno 5 partite :maronn:
Potrebbe essere il cambio di marcia definitivo del nostro amato Napoli :sad: :look:

Offline SalvyTheCrow

  • *
  • Registrazione: Lug 2010
  • Post: 24514
  • Sesso: Maschio
Re:Presidenza & Dirigenza (De Laurentiis, DG Fassone, DS Bigon)
« Risposta #8249 il: 18 Novembre, 2011, 18:20:37 pm »
Quel fesso di Venerato ha detto che a giugno potremmo appendere Bigon (il cui contratto è in scadenza) e prendere Pantaleo Corvino  :look:
sii sempre la star della freva altrui.
Ma vergognati, schiavo sudista che non sei altro!

Offline grohl

  • *
  • Registrazione: Ott 2009
  • Post: 11720
  • Sesso: Maschio
  • il fu newbv
Re:Presidenza & Dirigenza (De Laurentiis, DG Fassone, DS Bigon)
« Risposta #8250 il: 18 Novembre, 2011, 18:25:31 pm »
Quel fesso di Venerato ha detto che a giugno potremmo appendere Bigon (il cui contratto è in scadenza) e prendere Pantaleo Corvino  :look:
appendere bigon :sbav: per quanto riguarda corvino stiamo parlando di un grande ds... anche se ho paura sia un mammasantissima stile pierpy

Offline FistingTopo

  • *
  • Registrazione: Giu 2011
  • Post: 28420
  • Località: Napoli
  • Sesso: Maschio
  • RINGHIOOOOOOOOOOOO
Re:Presidenza & Dirigenza (De Laurentiis, DG Fassone, DS Bigon)
« Risposta #8251 il: 18 Novembre, 2011, 19:29:02 pm »
appendere bigon :sbav: per quanto riguarda corvino stiamo parlando di un grande ds... anche se ho paura sia un mammasantissima stile pierpy

Il rischio c'è..... Cmq anche Corvinuccio non è che sia infallibile, so anni che non riesce a comprare un difensore decente alla fiorentina.




De Laurentiis, al microfono di radio Marte, propone un modello diverso. Anche per il suo Napoli. "Non si possono comprare solo i calciatori di trent'anni, che in teoria possono dare maggiori garanzie. Bisogna puntare pure su giovani come Fernandez e Fideleff, correndo il rischio che commettano qualche errore.


Giovani come Donadel, Santana, Lucariello e Pandev ? Ma ste strunzat quando le caccia ci pensa un pò ? Poi i giovani che devi pescare non sono i fideleff, al massimo posso darti ragione sui Fernandez, ma i giovani da prendere sono i Ramirez, M'Villa, Benatia .... non quei cessi di merda che ci vuoi propinare come campioni. Porca puttana troia caccia sti cazzo di soldi una buona volta pappone di merda.

Offline grohl

  • *
  • Registrazione: Ott 2009
  • Post: 11720
  • Sesso: Maschio
  • il fu newbv
Re:Presidenza & Dirigenza (De Laurentiis, DG Fassone, DS Bigon)
« Risposta #8252 il: 19 Novembre, 2011, 00:13:35 am »
Il rischio c'è..... Cmq anche Corvinuccio non è che sia infallibile, so anni che non riesce a comprare un difensore decente alla fiorentina.
è vero, a me comunque ricorda parecchio marino

Offline Ragionier Cuckoldullo

  • *
  • Registrazione: Ott 2009
  • Post: 45640
  • Sesso: Maschio
  • Slam dunk
Re:Presidenza & Dirigenza (De Laurentiis, DG Fassone, DS Bigon)
« Risposta #8253 il: 23 Novembre, 2011, 01:10:52 am »
uà si è scatenato malamente! :look:


"Che non ci credevamo non è vero perchè la gara d'andata insegnava che potevamo farcela. Mi preoccupa più la sfida di Bergamo che quella con la Juventus, perchè ci sono tre ex col dente avvelenato: Denis, Marino e Cigarini. Pierpaolo Marino vorrà mostrare il suo grande lavoro, Denis doveva trovare continuità, infatti, anche all'Udinese non è riuscito a far bene. Cigarini è meno arrabbiato perchè è ancora del Napoli, sappiamo che ha un buon tiro, ha fatto dei bei gol anche a Napoli. Il girone del Napoli è veramente complicato, in quello dell'Inter si passa al secondo posto con sette punti. Mi ha un po' seccato la storia dei soldi dello sceicco: la fortuna del Napoli è avere un presidente come me che non cede i suoi gioielli. Me lo insegnate, il calcio non è solo una questione di soldi, ma di amalgama, di scelte dell'allenatore e di tanti fattori. La matematica è una scienza esatta, il calcio invece purtroppo è fatto dagli opinionisti. Noi siamo abituati al San Paolo che è un grande palcoscenico. Avete detto sempre voi che il City ha una difesa bucabile e l'abbiamo bucata. Poteva finire anche con uno scarto maggiore. Percentuali di Mancini? Noi non ci cadiamo, non vogliamo stemperare la tensione in vista del Villarreal, come succede in campionato. Il San Paolo ce lo invidiano tutti, la Federcalcio ce lo chiede per le gare internazionali e noi diciamo di no perchè siamo coerenti con la nostra posizione: non vogliamo partite internazionali durante il campionato. Gli ultrà del Bayern Monaco studiano i tifosi napoletani per imitarli, me l'ha detto Rummenigge. Dire sempre "cacc e sord" significa essere irrazionali, fuori dai contesti di conoscenza. Con i soldi non si risolve la felicità, quindi neanche le squadre di calcio. Siamo in un momento di recessione, abbiamo uno stadio scassato, non di proprietà. Sono falliti, a me non sarebbe capitato. Noi abbiamo preso un pezzo di carta, già è tanto quello che facciamo. Fatturiamo 150 milioni di euro, Sky è l'unica che non ci rapina, Mediaset è una rapinatrice sostenuta dall'opera dell'ex Presidente del Consiglio. Se poi uno ha il proprietario dell'Etihad come presidente che mette uno sponsor di 200 milioni di euro, vorrei vedere la faccia di Platini. Come mai la famiglia Agnelli, Moratti sono tutti attenti? Altrimenti prendiamo 50 Berlusconi e torniamo a quando le società erano solo dei club e non società per azioni. Parlate sempre dello sceicco Mansour, che prende i soldi dal petrolio. Il suo modello è solo uno sfizio, che se non vince tutto e subito pensa: "Chi me l'ha fatto fare". Non è il Bayern che fattura tantissimo dallo stadio tanto da investire 60 milioni solo nei parcheggi. Il Napoli ha fatto tanto considerando che alcuni acquisti non hanno potuto rendere: Britos non l'ho mai visto, Pandev si è presentato in una forma non accettabile e si è infortunato, Donadel l'ho visto correre solo tra i boschi di Dimaro o in qualche amichevole nei pressi. Dobbiamo toglierci quest'ansia da risultato, se non andiamo in Champions e perdiamo 30 milioni non è la fine del mondo"
Uà mentre stiamo in viaggio di nozze ce stann nientemeno 5 partite :maronn:
Potrebbe essere il cambio di marcia definitivo del nostro amato Napoli :sad: :look:

Online Artem Dzyuba

  • *
  • Registrazione: Ott 2009
  • Post: 28838
  • Località: Napoli
  • Sesso: Maschio
  • DEVI VINCERE!
Re:Presidenza & Dirigenza (De Laurentiis, DG Fassone, DS Bigon)
« Risposta #8254 il: 23 Novembre, 2011, 01:19:12 am »
Le dichiarazioni di Mazzarri e Cocaman sono un qualcosa di vergognoso e noi veramente dovremmo andarli a prendere a sprangate.
Adda venì Baffone!

Offline mk89

  • *
  • Registrazione: Nov 2009
  • Post: 13489
Re:Presidenza & Dirigenza (De Laurentiis, DG Fassone, DS Bigon)
« Risposta #8255 il: 23 Novembre, 2011, 09:53:47 am »
Citazione
Donadel l'ho visto correre solo tra i boschi di Dimaro




Si abbufferà di psicofarmaci e anfetamine. Comunque visto lo stato mentale attuale, ha tutto per diventare amministratore di questo forum  :look:

Offline Piskyno89

  • *
  • Registrazione: Ott 2009
  • Post: 13504
  • Località: Napoli
  • Sesso: Maschio
  • Ma il cielo è sempre più noir!
Re:Presidenza & Dirigenza (De Laurentiis, DG Fassone, DS Bigon)
« Risposta #8256 il: 23 Novembre, 2011, 10:02:45 am »
dela show :asd:

devi morire per aver solo pensato (e poi detto) l'ultima frase.

Offline bat86

  • *
  • Registrazione: Ott 2009
  • Post: 32519
  • Sesso: Maschio
  • PURE SI FA' SUFFRI'..O'NAPUL RIMAN O'PRIMMO AMMORE
Re:Presidenza & Dirigenza (De Laurentiis, DG Fassone, DS Bigon)
« Risposta #8257 il: 23 Novembre, 2011, 10:03:55 am »
dela show :asd:

devi morire per aver solo pensato (e poi detto) l'ultima frase.
cosa ha detto??quale ultima frase??



Offline Ragionier Cuckoldullo

  • *
  • Registrazione: Ott 2009
  • Post: 45640
  • Sesso: Maschio
  • Slam dunk
Re:Presidenza & Dirigenza (De Laurentiis, DG Fassone, DS Bigon)
« Risposta #8258 il: 23 Novembre, 2011, 10:04:20 am »
dela show :asd:

devi morire per aver solo pensato (e poi detto) l'ultima frase.

ma più che altro sarà lui poi a dover dimostrare che "non è la fine del mondo" :asd:
Uà mentre stiamo in viaggio di nozze ce stann nientemeno 5 partite :maronn:
Potrebbe essere il cambio di marcia definitivo del nostro amato Napoli :sad: :look:

Offline kurz

  • *
  • Registrazione: Ott 2009
  • Post: 19018
  • Sesso: Maschio
  • IO HO PAGATO E NUN ME FANNO ENTRÀ
Re:Presidenza & Dirigenza (De Laurentiis, DG Fassone, DS Bigon)
« Risposta #8259 il: 23 Novembre, 2011, 10:12:12 am »
Ma questo sarebbe capace pure di dire che andare in Serie B non è un male, fatelo parlare.
gesucrì