Autore Topic: Presidenza & Dirigenza (De Laurentiis, DG Fassone, DS Bigon)  (Letto 686642 volte)  Share 

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Offline moleman

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Re:Presidenza & Dirigenza (De Laurentiis, DG Fassone, DS Bigon)
« Risposta #7980 il: 18 Settembre, 2011, 17:32:51 pm »
Spoiler
Faccio una specie di resoconto della lunga lista con tanto di descrizione di quello che avevo scritto prima e stu sfaccimmo di forum all'improvviso ha cambiato pagina da solo...
  Italia dal nord verso il sud  Polentoni, padani, leghisti, milanesi doc e milanesi terroni, bergamaschi-bresciani, veneti, friuliani, piemontesi, liguri, trentini, aostani, emiliani con i parmiggiani in primis : Gente di merde triste e cattiva, perchè rispettano il semaforo rosso e non hanno la monnezza per strada si credono la civiltà  in persona, ma sono solo persone che spruzzano odio da tutti i pori e stanno pure chine e corne. C

Offline pappasouth

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Re:Presidenza & Dirigenza (De Laurentiis, DG Fassone, DS Bigon)
« Risposta #7981 il: 18 Settembre, 2011, 23:38:11 pm »
maronn, ha schiattato la capa a Gene Gnocchi! :rotfl:

Offline domyssj

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Re:Presidenza & Dirigenza (De Laurentiis, DG Fassone, DS Bigon)
« Risposta #7982 il: 18 Settembre, 2011, 23:40:12 pm »
ditemi che ha dettooooooooooo alla rai.

Offline pappasouth

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Re:Presidenza & Dirigenza (De Laurentiis, DG Fassone, DS Bigon)
« Risposta #7983 il: 19 Settembre, 2011, 00:03:38 am »
ditemi che ha dettooooooooooo alla rai.

Gnocchi ha chiesto a Mazzarri di dire che i film di De Laurentiis fanno cacare... quando è andato all'intervista Aurelio e ha parlato con Gnocchi ha fatto, "uè gene, ti ricordi quando abbiamo girato un film assieme" (cosa che per altro pare non sia mai successa)  :rotfl: :rotfl: :rotfl:

Offline kowalski

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Re:Presidenza & Dirigenza (De Laurentiis, DG Fassone, DS Bigon)
« Risposta #7984 il: 19 Settembre, 2011, 00:08:47 am »
New Entry in società: Antonio Saracino, secondo quanto rivelato dall'edizione odierna del "Corriere dello Sport", sarà il nuovo direttore amministrativo del Napoli. La figura di Saracino sostituirà quella di Andrea Chiavelli, consigliere delegato del Napoli, che pur conservando la sua carica, si occuperà quasi esclusivamente degli affari legati alla Filmauro.

Antonio Saracino è già direttore operativo dell'Unità, noto quotidiano italiano, e responsabile amministrativo dell'Ansa.

Azz, ci comunistizziamo e cominciamo a staccarci da Filmauro in un colpo solo.  :olè:
Polemico ergo sum

Offline kowalski

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Re:Presidenza & Dirigenza (De Laurentiis, DG Fassone, DS Bigon)
« Risposta #7985 il: 19 Settembre, 2011, 00:10:32 am »
A me De La ha fatto scompisciare a Sky, quando ha parlato del tifoso che, mentre visitava gli stadi, lo guardava minacciosamente sfregando pollice e indice.  :rotfl:
Polemico ergo sum

Offline faustino

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Re:Presidenza & Dirigenza (De Laurentiis, DG Fassone, DS Bigon)
« Risposta #7986 il: 19 Settembre, 2011, 00:12:20 am »
monumentale DeLa a Sky con la dedica al tifoso: presidè cacc' e sold!!!

Offline Nadir

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Re:Presidenza & Dirigenza (De Laurentiis, DG Fassone, DS Bigon)
« Risposta #7987 il: 19 Settembre, 2011, 00:15:40 am »
Gnocchi ha chiesto a Mazzarri di dire che i film di De Laurentiis fanno cacare... quando è andato all'intervista Aurelio e ha parlato con Gnocchi ha fatto, "uè gene, ti ricordi quando abbiamo girato un film assieme" (cosa che per altro pare non sia mai successa)  :rotfl: :rotfl: :rotfl:
:rotfl: :rofl:

Offline djcarmine

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Re:Presidenza & Dirigenza (De Laurentiis, DG Fassone, DS Bigon)
« Risposta #7988 il: 19 Settembre, 2011, 00:37:59 am »
A me De La ha fatto scompisciare a Sky, quando ha parlato del tifoso che, mentre visitava gli stadi, lo guardava minacciosamente sfregando pollice e indice.  :rotfl:
video vi prego  :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl:
ed io mi sentii in quel momento come una prostituta sverginata dai suoi aguzzini

C. Pazzo 
Noi vinciamo in quanto esistiamo. Vinciamo quando siamo in 60.000 per Napoli-Cittadella e quando ci ricordiamo di Esteban Lopez o di Picchio Varricchio. Vinciamo odiando le strisciate e vivendo in funzione di questa maglia. Vinciamo andando con un paio di amici allo stadio e non guardando la partita in casa da soli in un salotto di Reggio Calabria. Vinciamo quando siamo migliaia ad ogni trasferta, vinciamo quando uno juventino nella nostra città viene additato come essere anormale e malato di scabbia

Offline Gabbie

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Re:Presidenza & Dirigenza (De Laurentiis, DG Fassone, DS Bigon)
« Risposta #7989 il: 19 Settembre, 2011, 00:51:34 am »
A me De La ha fatto scompisciare a Sky, quando ha parlato del tifoso che, mentre visitava gli stadi, lo guardava minacciosamente sfregando pollice e indice.  :rotfl:
:rotfl: :rotfl: :rotfl: :alla:
Un fatto che mi ha costretto a chiamare Gabriella alle undici dell'altro ieri.
Chi è la persona per cui le hai chiesto di praticare un maleficio e perché.

Online vampyr8

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Re:Presidenza & Dirigenza (De Laurentiis, DG Fassone, DS Bigon)
« Risposta #7990 il: 19 Settembre, 2011, 08:51:34 am »
Gnocchi:
 "Eri senza casco, dovresti essere in galera a quest'ora invece di festeggiare".

"Invece dei tuoi cine-panettoni, a Natale fai proiettare le tue conferenze stampa. Sono molto più divertenti".

Offline Guallera V.2

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Re:Presidenza & Dirigenza (De Laurentiis, DG Fassone, DS Bigon)
« Risposta #7991 il: 19 Settembre, 2011, 10:57:09 am »
Gnocchi ha chiesto a Mazzarri di dire che i film di De Laurentiis fanno cacare... quando è andato all'intervista Aurelio e ha parlato con Gnocchi ha fatto, "uè gene, ti ricordi quando abbiamo girato un film assieme" (cosa che per altro pare non sia mai successa)  :rotfl: :rotfl: :rotfl:
Il film deve essere Metalmeccanico e parrucchiera in un turbine di sesso o una cosa del genere, della Wertmuller con Tullio Solenghi e Veronica Pivetti. Una cosa immonda insomma... :asd:

Offline pappasouth

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Re:Presidenza & Dirigenza (De Laurentiis, DG Fassone, DS Bigon)
« Risposta #7992 il: 19 Settembre, 2011, 11:00:55 am »
Il film deve essere Metalmeccanico e parrucchiera in un turbine di sesso o una cosa del genere, della Wertmuller con Tullio Solenghi e Veronica Pivetti. Una cosa immonda insomma... :asd:

Produzione:BRUNO ALTISSIMI E FAUSTO SARACENI PER VIDEOMAURA, MEDUSA FILM

no no, secondo me se l'è inventato che hanno fatto il film insieme, infatti Gnocchi negava, per questo è stato bellissimo :asd:

Offline AL92

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Re:Presidenza & Dirigenza (De Laurentiis, DG Fassone, DS Bigon)
« Risposta #7993 il: 19 Settembre, 2011, 11:11:00 am »
io amo quest uomo...fa scompisciare ad ogni intervista, a qualsiasi emittente...come rideremmo senza di lui??  :rotfl: :rotfl:

Offline djcarmine

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Re:Presidenza & Dirigenza (De Laurentiis, DG Fassone, DS Bigon)
« Risposta #7994 il: 19 Settembre, 2011, 11:14:00 am »
ma sti cacchio di video non sono ancora usciti?
ed io mi sentii in quel momento come una prostituta sverginata dai suoi aguzzini

C. Pazzo 
Noi vinciamo in quanto esistiamo. Vinciamo quando siamo in 60.000 per Napoli-Cittadella e quando ci ricordiamo di Esteban Lopez o di Picchio Varricchio. Vinciamo odiando le strisciate e vivendo in funzione di questa maglia. Vinciamo andando con un paio di amici allo stadio e non guardando la partita in casa da soli in un salotto di Reggio Calabria. Vinciamo quando siamo migliaia ad ogni trasferta, vinciamo quando uno juventino nella nostra città viene additato come essere anormale e malato di scabbia

Offline SalvyTheCrow

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Re:Presidenza & Dirigenza (De Laurentiis, DG Fassone, DS Bigon)
« Risposta #7995 il: 19 Settembre, 2011, 11:28:19 am »
NAPOLI - MILAN 3-1 - DE LAURENTIIS SUPERSTAR!!!.wmv


GRANDE PRESIDENTE DE LAURENTIS DOPO PARTITA
« Ultima modifica: 19 Settembre, 2011, 11:32:09 am da SalvyTheCrow »
sii sempre la star della freva altrui.
Ma vergognati, schiavo sudista che non sei altro!

Offline djcarmine

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Re:Presidenza & Dirigenza (De Laurentiis, DG Fassone, DS Bigon)
« Risposta #7996 il: 21 Settembre, 2011, 01:52:25 am »
De Laurentiis ha detto: "faccio tutto io". Sono frasi contraddittorie, come del resto è contraddittorio il personaggio, che passa da un umore all'altro. Che salta, in mezzo ai suoi tre sangui zampillanti (romano, torrese e americano), senza sceglierne uno, come sarebbe giusto. Che consuma le sue energie in una furibonda lotta innanzitutto contro se stesso.

 

C'è poi la difficoltà, sul piano interpretativo, a capire di calcio. O a parlarne ma in maniera sballata e solo in base a dilettevoli esperienze giovanili o culturali di almanacchi, che, si sa, forniscono una cultura statistica, ben diversa da quella vera.

D'altro canto si comincia ad intuire dalle inclinazioni delle sue amicizie da che parte va a parare il buon Aurelio. Martedì tornerà a riunirsi e non credo si prospettino giorni felici per il nostro "pilota". E alla fine credo proprio che bisognerà incominciare a pensare al minore dei mali, almeno per il momento cioè al mezzo rimescolato. La gente non ha mandato giù il cambio di rotta politica. De Laurentiis esita troppo nelle decisioni da prendere. Ballonzola un po' di qua e un po' di là. Sbaglia. Alla fine finisce con lo stancare gli ingenui e se stesso innanzitutto. E poi, via, De Laurentiis, chi chiede chiarimenti; dovrà pur, o prima o dopo, chiarire se stesso. Afferma in Sala Stampa, alla precisa domanda del nostro Carlo Cristarelli: "C'è un gruppo di signori europei che sta con Platini, poi c'è un gruppo di altri, dei quali faccio parte io, che abbiamo le idee chiare su come cambiare il calcio mandiale. Annullando Europa League e Champions League e tenendo presente i nuovi mercati che sono India, Cina e Usa" Come si fa a pensare, don Aurelio, ad un Napoli affidato a quel gruppetto che le gironzola attorno!?

Non si stancano certo quanti sanno veramente di calcio e a galla ci restano sempre. Spiace dover dire queste cose, ma chi le suggerisce?

In una ipotetica scala di valori è da dire comunque che De Laurentiis è largamente al di sopra di tutti i presidenti del Napoli, di ogni tempo. Infatti lui ha sostenuto e bene ha fatto che "Napoli è un gioiello filosofico, un oggetto di culto".

Frattanto, su qualche terrazzo si stava preparando,  lo scellerato trasferimento di Aronica e la strada per un altro movimento. Fideleff, Fernandez e Britos dovranno aspettare. Quell'altro sì che lo è? Il migliore in difesa è Cannavaro!

Sul Napoli notizie spicciole ma importantissime: Gargano torna  e ottiene contro il City ed il Milan  e quindi spinge Dzemaili ai margini, poi presuppone di sé e manda in gol. E questo è troppo. Hamsik, invece, merita il nostro sostegno. La situazione tecnico - tattica del  Napoli è comunque chiara.

Sarà il campionato, come sempre, a chiarire gli equivoci del Napoli. Battuto il Milan, grazie alla bravura, l'organizzazione ed alla determinazione, si fanno avanti il Chievo e la Fiorentina. Le cronache attente (non tutte le cronache lo sono) non hanno esitato a dichiarare ingiusta la sconfitta rimediata a d Udine. I più dicono che i viola meritavano la vittoria. Qualcosa è sembrata tantino forzata. Non forzata è apparso la Fiorentina, almeno fino alla tre quarti di campo. Un grande centrocampo sembra in grado di offrire quest'anno alla Fiorentina e ai vecchi tifosi  soddisfazioni nuove e ritempranti.

Il nuovo esame del campionato vale soprattutto per il centrocampo azzurro, zona per adesso non più ambigua e ben interpretata da Inler. Non per Hamsik che si batte con l'animus tipico del cadetto coraggioso e indomito. Non per Lavezzi apparso voglioso e sicuro, ma sempre uomo di lune molteplici e nemmeno per Campagnaro ed Aronica, tra i più onesti del momento

Resta De Sanctis, abbastanza deciso credo a non lasciarsi soffiare la maglia della nazionale dai giovani che avanzano. E per oggi crediamo che basti.

Nando Troise


ma che sfaccimma ha scritt chist? :scratch:
ed io mi sentii in quel momento come una prostituta sverginata dai suoi aguzzini

C. Pazzo 
Noi vinciamo in quanto esistiamo. Vinciamo quando siamo in 60.000 per Napoli-Cittadella e quando ci ricordiamo di Esteban Lopez o di Picchio Varricchio. Vinciamo odiando le strisciate e vivendo in funzione di questa maglia. Vinciamo andando con un paio di amici allo stadio e non guardando la partita in casa da soli in un salotto di Reggio Calabria. Vinciamo quando siamo migliaia ad ogni trasferta, vinciamo quando uno juventino nella nostra città viene additato come essere anormale e malato di scabbia

Offline Alex88

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Re:Presidenza & Dirigenza (De Laurentiis, DG Fassone, DS Bigon)
« Risposta #7997 il: 21 Settembre, 2011, 02:09:50 am »
 :look: Trilioni di righe, per un articolo che non porta a niente... come i film di 4 ore ca' s ver Bender :look:

Offline Hwarang

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Re:Presidenza & Dirigenza (De Laurentiis, DG Fassone, DS Bigon)
« Risposta #7998 il: 21 Settembre, 2011, 10:04:58 am »
Fonte: Il Corriere dello Sport

Ecco l'intervista rilasciata dal direttore sportivo Riccardo Bigon al Corriere dello Sport:

Un Napoli così in alto, Bigon, se l'aspettava?

«Domanda, eventualmente, da rifa­re a marzo, aprile. Perché dopo due giornate di campionato e una di Champions, non azzardo valutazioni né entusiastiche né pessimistiche. Troppo presto».

Giriamo al largo: pensava mai che questo Napoli fosse così autorevo­le?

«Avevamo ben chiare le attitudini caratteriali e le caratteristiche tec­niche del gruppo, sapevamo dello spessore dei ragazzi: però è vero che prestazioni come Manchester e co­me quella con i campioni d'Italia del Milan danno soddisfazione e aiutano la crescita».

Come è nata questa squadra da scu­detto?

«Bel trappolone, questo: da scudet­to lo dice lei....».

Veramente lo dicono Lippi, Zoff, Mauro, Damiani, Altafini, il calcio intero (quasi)...

«Mi limito a sottolineare com'è nato questo Napoli, ch'è figlio d'un lavo­ro d'equipe. E' il Napoli d'una socie­tà che si confronta, che analizza, che rispetta i ruoli. E' il Napoli d'un pre­sidente ambizioso, che ci lascia car­ta bianca: non c'è, in questa squa­dra, un calciatore che non fosse sta­to scelto da me o da Mazzarri».

Il colpo più complicato?

«Il più estenuante, ed è noto: Inler. Ma in lui c'è sempre stata la volon­tà precisa di aderire alla nostra idea. Il suo entusiasmo non è mai manca­to. E' evidente che in fase di tratta­tiva possano sorgere problemi, ma sono stati risolti».

Il colpo più semplice?

«Pandev, senza ombra di dubbio. Un minuto di colloquio: ti piacerebbe? Sì. Poi De Laurentiis ha telefonato al presidente dell'Inter, Moratti, ed abbiamo chiuso».

Il rimpianto?

«Nessuno, perché abbiamo centrato gli obiettivi. Con Criscito è andata così, ma sono fatalista e penso che il destino abbia voluto separarci: ne abbiamo preso atto, ma non c'è ma­lanimo».

Eravate su Vidal...

«Non scendo nei particolari delle trattative, perché mi sembrerebbe inelegante. In termini generali, ab­biamo lasciato perdere ogni collo­quio con calciatori che sembravano perplessi dinnanzi al nostro interes­samento. A quel punto, abbiamo vi­rato».

L'impressione generale, a giugno, sosteneva l'ipotesi che uno dei tre tenori potesse partire.

«E alla distanza la verità è stata un'altra: i gioielli sono rimasti qua. Anche perché la loro volontà era precisa: continuare in questo Napo­li, divenuto sempre più intrigante. La loro è stata una scelta precisa, che ha provveduto a tener lontani ­insieme alle dichiarazioni di incedi­bilità del presidente - eventuali cor­teggiatori».

Ora si può (riba)dire: Manchester City e Zenit San Pietroburgo s'era­no spinte oltre per Lavezzi?

«No comment. Per me vale la realtà che viviamo, non quella che si può intuire o dedurre. E poi il mercato è questo. Ma nel Napoli ci sono anco­ra Cavani, il Pocho ed Hamsik, uo­mini che hanno espresso il desiderio di rimanere al centro d'un progetto d'un club credibile e carico di aspi­razioni».

Quanto incide, ovviamente in posi­tivo, il rapporto talmente solido, fraterno, tra lei e Mazzarri?

«Una premessa mi sembra dovero­sa: mi stupisco che in questo mondo, e intendo il calcio, ci si stupisca d'un rispetto reciproco e di una sintonia assoluta tra due figure così rilevan­ti all'interno d'una società. Con Mazzarri abbiamo un'intesa che si è consolidata negli anni, frequentan­doci assiduamente ed avendo una visione del lavoro simile, identica. Ma anche con altri tecnici sono an­dato d'accordo. E' il mio modo di es­sere».

Torniamo alla costruzione del Na­poli, all'estate, a certe esigenze sor­te in corso: si rompe Britos...

«Ed in tre giorni abbiamo dovuto in­tegrare l'organico. La bontà dell'or­ganizzazione ha consentito di indi­viduare in Fideleff il giovane su cui puntare. Vedere centinaia di partite, fare migliaia di chilometri, avere un quadro ampio, internazionale delle risorse è stato decisivo e di ciò devo dare atto a Micheli, a Mantovani, a Zunino, il nostro gruppo di lavoro scouting».

Volevate Juan....

«Ma con il Brasile è più complesso definire una trattativa e tre giorni non sarebbero bastati. Vero che Juan è di grandi prospettive, un ‘91 di gran livello; ma Fideleff ha solo due anni in più ed ha già giocato».

L'addio a Victor Ruiz ha lasciato perplessi...

«Un affare economico, certo. E poi una valutazione complessiva: Ruiz è calciatore di indubbio valore, tant'è vero che è titolare nel Valencia, che finirà per trovar posto tra i convoca­ti della nazionale spagnola; però va anche detto che talvolta le caretteri­stiche di un calciatore possano non sposarsi con quelle di un club o per­sino di un Paese. Lui per noi rimane di enormi prospettive, però forse è la Spagna si adatta di più alla sua in­dole».

E, come spesso accade, avete vira­to di nuovo in Sud America...

«La mentalità degli argentini in par­ticolare ha enormi affinità con il mo­do di pensare napoletano; ma anche uruguagi e comunque sudamericani in genere. Un calciatore del Nord Europa si ambienta con difficoltà maggiori».

Ha vinto uno scudetto da bambino e uno da adulto...

«Avevo otto anni quando mio padre, Albertino, conquistò la stella con il Milan; ne avevo qualcuno in più quando trionfò sulla panchina del Napoli. Ma so che c'è un altro tra­nello: io penso al Chievo, alle diffi­coltà che può creare un avversario che ci ha battuti due volte su due, l'anno scorso. Non so cosa accadrà al Bentegodi e lei vuol farmi sbilan­ciare sull'esito del campionato?».

ga.b.

Offline bat86

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Re:Presidenza & Dirigenza (De Laurentiis, DG Fassone, DS Bigon)
« Risposta #7999 il: 21 Settembre, 2011, 10:24:00 am »
Fonte: Il Corriere dello Sport

Ecco l'intervista rilasciata dal direttore sportivo Riccardo Bigon al Corriere dello Sport:

Un Napoli così in alto, Bigon, se l'aspettava?

«Domanda, eventualmente, da rifa­re a marzo, aprile. Perché dopo due giornate di campionato e una di Champions, non azzardo valutazioni né entusiastiche né pessimistiche. Troppo presto».

Giriamo al largo: pensava mai che questo Napoli fosse così autorevo­le?

«Avevamo ben chiare le attitudini caratteriali e le caratteristiche tec­niche del gruppo, sapevamo dello spessore dei ragazzi: però è vero che prestazioni come Manchester e co­me quella con i campioni d'Italia del Milan danno soddisfazione e aiutano la crescita».

Come è nata questa squadra da scu­detto?

«Bel trappolone, questo: da scudet­to lo dice lei....».

Veramente lo dicono Lippi, Zoff, Mauro, Damiani, Altafini, il calcio intero (quasi)...

«Mi limito a sottolineare com'è nato questo Napoli, ch'è figlio d'un lavo­ro d'equipe. E' il Napoli d'una socie­tà che si confronta, che analizza, che rispetta i ruoli. E' il Napoli d'un pre­sidente ambizioso, che ci lascia car­ta bianca: non c'è, in questa squa­dra, un calciatore che non fosse sta­to scelto da me o da Mazzarri».

Il colpo più complicato?

«Il più estenuante, ed è noto: Inler. Ma in lui c'è sempre stata la volon­tà precisa di aderire alla nostra idea. Il suo entusiasmo non è mai manca­to. E' evidente che in fase di tratta­tiva possano sorgere problemi, ma sono stati risolti».

Il colpo più semplice?

«Pandev, senza ombra di dubbio. Un minuto di colloquio: ti piacerebbe? Sì. Poi De Laurentiis ha telefonato al presidente dell'Inter, Moratti, ed abbiamo chiuso».

Il rimpianto?

«Nessuno, perché abbiamo centrato gli obiettivi. Con Criscito è andata così, ma sono fatalista e penso che il destino abbia voluto separarci: ne abbiamo preso atto, ma non c'è ma­lanimo».

Eravate su Vidal...

«Non scendo nei particolari delle trattative, perché mi sembrerebbe inelegante. In termini generali, ab­biamo lasciato perdere ogni collo­quio con calciatori che sembravano perplessi dinnanzi al nostro interes­samento. A quel punto, abbiamo vi­rato».

L'impressione generale, a giugno, sosteneva l'ipotesi che uno dei tre tenori potesse partire.

«E alla distanza la verità è stata un'altra: i gioielli sono rimasti qua. Anche perché la loro volontà era precisa: continuare in questo Napo­li, divenuto sempre più intrigante. La loro è stata una scelta precisa, che ha provveduto a tener lontani ­insieme alle dichiarazioni di incedi­bilità del presidente - eventuali cor­teggiatori».

Ora si può (riba)dire: Manchester City e Zenit San Pietroburgo s'era­no spinte oltre per Lavezzi?

«No comment. Per me vale la realtà che viviamo, non quella che si può intuire o dedurre. E poi il mercato è questo. Ma nel Napoli ci sono anco­ra Cavani, il Pocho ed Hamsik, uo­mini che hanno espresso il desiderio di rimanere al centro d'un progetto d'un club credibile e carico di aspi­razioni».

Quanto incide, ovviamente in posi­tivo, il rapporto talmente solido, fraterno, tra lei e Mazzarri?

«Una premessa mi sembra dovero­sa: mi stupisco che in questo mondo, e intendo il calcio, ci si stupisca d'un rispetto reciproco e di una sintonia assoluta tra due figure così rilevan­ti all'interno d'una società. Con Mazzarri abbiamo un'intesa che si è consolidata negli anni, frequentan­doci assiduamente ed avendo una visione del lavoro simile, identica. Ma anche con altri tecnici sono an­dato d'accordo. E' il mio modo di es­sere».

Torniamo alla costruzione del Na­poli, all'estate, a certe esigenze sor­te in corso: si rompe Britos...

«Ed in tre giorni abbiamo dovuto in­tegrare l'organico. La bontà dell'or­ganizzazione ha consentito di indi­viduare in Fideleff il giovane su cui puntare. Vedere centinaia di partite, fare migliaia di chilometri, avere un quadro ampio, internazionale delle risorse è stato decisivo e di ciò devo dare atto a Micheli, a Mantovani, a Zunino, il nostro gruppo di lavoro scouting».

Volevate Juan....

«Ma con il Brasile è più complesso definire una trattativa e tre giorni non sarebbero bastati. Vero che Juan è di grandi prospettive, un ‘91 di gran livello; ma Fideleff ha solo due anni in più ed ha già giocato».

L'addio a Victor Ruiz ha lasciato perplessi...

«Un affare economico, certo. E poi una valutazione complessiva: Ruiz è calciatore di indubbio valore, tant'è vero che è titolare nel Valencia, che finirà per trovar posto tra i convoca­ti della nazionale spagnola; però va anche detto che talvolta le caretteri­stiche di un calciatore possano non sposarsi con quelle di un club o per­sino di un Paese. Lui per noi rimane di enormi prospettive, però forse è la Spagna si adatta di più alla sua in­dole».

E, come spesso accade, avete vira­to di nuovo in Sud America...

«La mentalità degli argentini in par­ticolare ha enormi affinità con il mo­do di pensare napoletano; ma anche uruguagi e comunque sudamericani in genere. Un calciatore del Nord Europa si ambienta con difficoltà maggiori».

Ha vinto uno scudetto da bambino e uno da adulto...

«Avevo otto anni quando mio padre, Albertino, conquistò la stella con il Milan; ne avevo qualcuno in più quando trionfò sulla panchina del Napoli. Ma so che c'è un altro tra­nello: io penso al Chievo, alle diffi­coltà che può creare un avversario che ci ha battuti due volte su due, l'anno scorso. Non so cosa accadrà al Bentegodi e lei vuol farmi sbilan­ciare sull'esito del campionato?».

ga.b.

ruiz non adatto al calcio italiano...