Penso che andremo incontro a un periodo incomprensibile per la politica italiana, che di riflesso investirà anche lo sport. Fino a mo' è chiaro che siamo retti da un nano mafioso e ladro. Questo nano però magna, chiagne, fotte e ci fotte alla luce del sole. Lo ha fatto indisturbato per 20 anni in politica e per i 10 precendenti nell'imprenditoria, senza che nessuno osasse mai contrastarlo veramente. Chi lo ha fatto o è saltato in aria o si è scontrato contro un muro di gomma. Solo la morte se lo può portar via. Quella politica sta per arrivare (tempo 1 o 2 anni). Quella fisica pure (si spera).
Mo' però per l'Italia è in arrivo una strana era dopo quella nanesca: l'era degli incomprensibili. Di quelli che parlano, parlano e parlano e nella mente di una persona con un minimo di lucidità mentale balena questo inquietante interrogativo:" Ma che cazz stann ricenn?". Qualcosa già si intravede. I Montezemoli che parlano di futuro futuribile, i Finiani e la Corrente Bocchinara, i Formigoniani, i Vendola, i Matteo Renzi, tutta gente che ascolti, ascolti e ascolti, eppure non si capisce nu cazz e resti sempre così con questo inquietante interrogativo di fondo.
De Laurentiis un po' appartiene a questa categoria che si appresterà a governare l'Italia, soprattutto quando sta strafatto 'e cocaina e quando ostenta tranquillità: di pressoché impossibile interpretazione e difficile comprensione. Quando si incazza invece è come se acquisisse la lucidità d'ubricaco, una lucidità rivelatoria dei mali esistenti e sulla cricca dei diritti tv e su quella della Figc ci ha preso in pieno con buona pace di chi afferma il contrario.