In un'intervista a Il Mattino, il pensiero di De Laurentiis su Mourinho e non solo. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": "E' un allenatore di spessore, come la sua storia professionale dimostra. E' anche un uomo di spettacolo e un comunicatore: sa catturare il pubblico e la telelecamera. Mi piacerebbe Mourinho come personaggio per un mio film. Ma, come allenatore, non lo baratterei con Mazzarri. Quelli che vengono chiamati torti, o addirittura complotti, sono errori comprensibili o anche sviste: il tutto, però, in buona fede. Respingo qualsiasi altra ipotesi. Gli arbitri non rappresentano una questione e non esistono piani segreti per impedire la nostra crescita. Io credo che il mondo del calcio guardi al Napoli con grande attenzione e grande simpatia per la passione dei suoi tifosi e la professionalità dei suoi uomini, dai dirigenti all'allenatore e ai calciatori. Bigon e Mazzarri non hanno detto che mancano dei punti in classifica. Loro ed io, per come è andata ad Udine, - pali, traverse ed errori-, consideriamo la partita vinta, ma questa valutazione appartiene solo ad una classifica ideale. Del resto non bisogna dimenticare che durante l'estate scorsa io avevo sempre pronosticato un posto in Uefa. Sto discutendo con un pool di architetti la ristruttarazione dello stadio. Il San Paolo si può rifare. Mi auguro che il testo della legge sugli stadi, dopo l'ottimo lavoro svolto al Senato, possa trovare tempi rapidi, apportando le modifiche necessarie, anche alla Camera: dovrà essere un valido strumento per la ristruttarazione del San Paolo e la creazione di nuovi impianti in tutta Italia. Noi napoletani siamo ironici, pazzarelli, abbiamo nel dna la commedia dell'arte, sappiamo improvvisare ed essere simpaticamente graffianti. Collina, al quale rinnovo la stima, è persona arguta e certamente sorriderà : d'altra parte, è nato a Viareggio e lo scherzo di Carnevale è nella cultura dei viareggini. La protesta, se è civile, divertita e divertente, va accettata: è il sale delle menti libere. Mi pare opportuno,però, non mettere pressioni a chi va in campo, dai giocatori all'arbitro, e nello stesso tempo salvaguardare i diritti dei tifosi perchè noi tutti dobbiamo lavorarae per loro. E' fondamentale che i tifosi abbiano fiducia e rispetto verso le istituzioni, calcistiche e non. Il Napoli ama le grandi sfide ed io, scaramanticamente, preferisco non ricordare come sono finite le due ultime gare contro i nerazzurri al San Paolo. abbiamo lo stadio esaurito ed il grande sostegno del pubblico. Ma non dobbiamo dimenticare che il calcio è un gioco: si può vincere e si può perdere, ci può essere un pizzico di sfortuna in più o in meno. L'importante è giocare a viso aperto, sportivamente e con positività . Maggio non ci sarà . Noi siamo abituati alle assenze. Christian è un elemento di valore. Si è proposto ai massimi livelli, ha segnato gol pesanti e ha avanzato la candidatura per la Nazionale, tuttavia Mazzarri ha pronte le soluzioni migliori. Non festeggio solo io, ma tutti i napoletani per questo Napoli rinato ex-novo dalle ceneri di un fallimento. Per quanto è giovane bisogna essere tutti orgogliosi per i risultati conseguiti con umiltà , passione e grande lavoro. Invece della centesima in serie A vorrei parlare della prima partita, quella con il Cagliari, giocata nell'agosto 2007: la perdemmo, però i tifosi applaudirono la squadra e la ringraziarono per l'impegno. Furono bravi, quei tifosi. Videro lontano: oggi il Napoli è tra le prime del campionato. Cento partite ci hanno consentito di arrivare quassù e mi chiedo dove saremo quando ne avremo giocate mille in A. Lo scudetto? Andiamoci piano: a me piacciono le grandi sfide ma per vincerle ci vuole tempo, per poter crescere sani e forti".