Autore Topic: La rubrica di Giovanni Guallera, la nostra enciclopedia vivente!  (Letto 55335 volte)  Share 

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Offline kurz

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Re:La rubrica di Giovanni Guallera, la nostra enciclopedia vivente!
« Risposta #20 il: 27 Gennaio, 2010, 12:53:21 pm »
La mia prima grande delusione fu la finale di coppa italia col Vicenza, seguivo il Napoli da poco, ero piccolo (ma che anno era?  :look: )  me pigliai na collera  :peppe:
gesucrì

Offline mv80

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Re:La rubrica di Giovanni Guallera, la nostra enciclopedia vivente!
« Risposta #21 il: 27 Gennaio, 2010, 12:55:42 pm »
Comunque vorrei qualche aneddoto su David Sesa :look:

Sesa sembrava dovesse passare alla Juve quando lo prendemmo noi. A Lecce era reduce da 2 ottimi campionati (poi lo sostituirono con Davor Vugrinec). Si portava dietro la fama di tiratore formidabile, aveva segnato un gol-fucilata su punizione, fulminando Peruzzi. A Napoli fu disastroso. Era venuto per fare l'esterno sinistro d'attacco, per la regola zemaniana che vuole il calciatore offensivo giocare al lato opposto al piede di calcio. A parte il culo enorme, di lui mi ricordo la sostituzione-umiliazione subita al 44' del primo tempo a Perugia, nell'ultima partita di Zeman. Incredibile fu l'astinenza da gol. Me ne ricordo uno col Bari, uno nemmeno male col Catania ma nei pochi che realizzò c'era sempre una mezza deviazione di un difensore avversario, tant'è che non mi capacitavo del fatto che questo non segnasse mai. Di lui si ricordano solo la evve moscia e la marea di Sicuvamente durante le interviste :asd:
Secondo dati Opta, David Lopez ha avuto ben il 90% di Pass Success, su ben 81 Touches. E' un rapporto molto buono

Offline signor groucho

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Re:La rubrica di Giovanni Guallera, la nostra enciclopedia vivente!
« Risposta #22 il: 27 Gennaio, 2010, 12:57:29 pm »
La mia prima grande delusione fu la finale di coppa italia col Vicenza, seguivo il Napoli da poco, ero piccolo (ma che anno era?  :look: )  me pigliai na collera  :peppe:

Io invece qui momenti li ho completamente rimossi, ho come un vuoto. Ricordo invece bene la retrocessione successiva, pure quella che grida vendetta, con Mondonico che difendeva il gol di svantaggio... E l'ultima partita, a Firenze, con Husain che frega il cartellino giallo all'arbitro... Ma la mia prima delusione è lo scudetto mancato perso col Milan. Io ero piccolo e ricordo la disperazione di mio zio...
Alfrè ti conviene abbandonare la conversazione :look:

Offline kurz

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Re:La rubrica di Giovanni Guallera, la nostra enciclopedia vivente!
« Risposta #23 il: 27 Gennaio, 2010, 12:59:31 pm »
Di lui si ricordano solo la evve moscia e la marea di Sicuvamente durante le interviste :asd:

Mi ricordo delle sue interviste con Del Genio e la lavagnetta, secondo me erano amanti  :sbav:
gesucrì

Offline mv80

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Re:La rubrica di Giovanni Guallera, la nostra enciclopedia vivente!
« Risposta #24 il: 27 Gennaio, 2010, 13:01:12 pm »
La mia prima grande delusione fu la finale di coppa italia col Vicenza, seguivo il Napoli da poco, ero piccolo (ma che anno era?  :look: )  me pigliai na collera  :peppe:

96/97

Allenatore Enzo Montefusco, perchè Ferlaino aveva deciso che gigi simoni, già  sotto contratto con l'Inter poteva andarsene a cacare. a quella finale ci arrivammo dopo la vittoria ai rigori in semifinale contro l'inter, ultimo rigore di boghossian :sbav:

L'andata di quella finale la vincemmo 1-0 (pecchia). Al ritorno eravamo una squadra ormai a pezzi. Montefusco ebbe la brillante idea di tenere fuori Beto. L'espulsione di Caccia fece il resto. Arrivammo fino ad un minuto dalla fine dei supplementari, giocando praticamente in 9, visto che Aglietti quella sera decise di diventare uno degli uomini più lenti e inutili della storia. Alla punizione dal limite del Vicenza andai via. Ero sicuro che avremmo preso gol e così fu. Segno Cavallopazzo Rossi, chiastramuort, e poi prendemmo in contropiede il 3-0 da Iannuzzi. Un'altra botta tremenda. 
Secondo dati Opta, David Lopez ha avuto ben il 90% di Pass Success, su ben 81 Touches. E' un rapporto molto buono

falceEmarcello

Re:La rubrica di Giovanni Guallera, la nostra enciclopedia vivente!
« Risposta #25 il: 27 Gennaio, 2010, 13:01:22 pm »
La mia prima grande delusione fu la finale di coppa italia col Vicenza, seguivo il Napoli da poco, ero piccolo (ma che anno era?  :look: )  me pigliai na collera  :peppe:

Io invece qui momenti li ho completamente rimossi, ho come un vuoto. Ricordo invece bene la retrocessione successiva, pure quella che grida vendetta, con Mondonico che difendeva il gol di svantaggio... E l'ultima partita, a Firenze, con Husain che frega il cartellino giallo all'arbitro... Ma la mia prima delusione è lo scudetto mancato perso col Milan. Io ero piccolo e ricordo la disperazione di mio zio...


mamma mia quanto siete giovani ... la finale col vicenza era l'anno di beto e boghossian ... partita sfigatissima ... da la in poi declino del napoli ...
la semifinale ai rigori con l'inter (stavo allo stadio) tornai alle 2 a casa ... al grido di ... LA MAMMA DI PAGLIUCA E' UNA PUTTANAAAAAAAA

Offline signor groucho

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Re:La rubrica di Giovanni Guallera, la nostra enciclopedia vivente!
« Risposta #26 il: 27 Gennaio, 2010, 13:03:20 pm »
96/97

Allenatore Enzo Montefusco, perchè Ferlaino aveva deciso che gigi simoni, già  sotto contratto con l'Inter poteva andarsene a cacare. a quella finale ci arrivammo dopo la vittoria ai rigori in semifinale contro l'inter, ultimo rigore di boghossian :sbav:

L'andata di quella finale la vincemmo 1-0 (pecchia). Al ritorno eravamo una squadra ormai a pezzi. Montefusco ebbe la brillante idea di tenere fuori Beto. L'espulsione di Caccia fece il resto. Arrivammo fino ad un minuto dalla fine dei supplementari, giocando praticamente in 9, visto che Aglietti quella sera decise di diventare uno degli uomini più lenti e inutili della storia. Alla punizione dal limite del Vicenza andai via. Ero sicuro che avremmo preso gol e così fu. Segno Cavallopazzo Rossi, chiastramuort, e poi prendemmo in contropiede il 3-0 da Iannuzzi. Un'altra botta tremenda.

Quella traversa di Caccia :violence:
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Offline nocerino

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Re:La rubrica di Giovanni Guallera, la nostra enciclopedia vivente!
« Risposta #27 il: 27 Gennaio, 2010, 13:26:23 pm »
Allenatore Enzo Montefusco, perchè Ferlaino aveva deciso che gigi simoni, già  sotto contratto con l'Inter poteva andarsene a cacare.
Montefusco ebbe la brillante idea di tenere fuori Beto.

siamo stati degli antesignani del caso pandev..in un modo molto più naif,ovviamente.
io me lo ricordo beto,prima dell'inizio dei supplementari,inquadrato dalla telecamera,appoggiato vicino a un tabellone pubblicitario...a parte quella sera non ho capito più che cazzo di carriera abbia fatto...tutta in sudamerica ?

Offline Hwarang

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Re:La rubrica di Giovanni Guallera, la nostra enciclopedia vivente!
« Risposta #28 il: 27 Gennaio, 2010, 13:39:03 pm »
siamo stati degli antesignani del caso pandev..in un modo molto più naif,ovviamente.
io me lo ricordo beto,prima dell'inizio dei supplementari,inquadrato dalla telecamera,appoggiato vicino a un tabellone pubblicitario...a parte quella sera non ho capito più che cazzo di carriera abbia fatto...tutta in sudamerica ?

Tutta Brasile e Giappone, ad alti livelli, tra Gremio e S.Paolo...ma quel Beto fece parte anche della Nazionale Brasiliana vincitrice della Coppa America del 99, giocando pure 2-3 partite...

Crippler

Re:La rubrica di Giovanni Guallera, la nostra enciclopedia vivente!
« Risposta #29 il: 27 Gennaio, 2010, 14:12:28 pm »
96/97

Allenatore Enzo Montefusco, perchè Ferlaino aveva deciso che gigi simoni, già  sotto contratto con l'Inter poteva andarsene a cacare. a quella finale ci arrivammo dopo la vittoria ai rigori in semifinale contro l'inter, ultimo rigore di boghossian :sbav:

L'andata di quella finale la vincemmo 1-0 (pecchia). Al ritorno eravamo una squadra ormai a pezzi. Montefusco ebbe la brillante idea di tenere fuori Beto. L'espulsione di Caccia fece il resto. Arrivammo fino ad un minuto dalla fine dei supplementari, giocando praticamente in 9, visto che Aglietti quella sera decise di diventare uno degli uomini più lenti e inutili della storia. Alla punizione dal limite del Vicenza andai via. Ero sicuro che avremmo preso gol e così fu. Segno Cavallopazzo Rossi, chiastramuort, e poi prendemmo in contropiede il 3-0 da Iannuzzi. Un'altra botta tremenda.
ricordo il goal di pecchia al san paolo in mezza girata :sbav:

a vicenza segnò pure jimmy chilemmuort Maini :doh: la papera di batman che non trattenne quel pallone :pianto:

Offline djcarmine

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Re:La rubrica di Giovanni Guallera, la nostra enciclopedia vivente!
« Risposta #30 il: 27 Gennaio, 2010, 14:24:55 pm »
anche per me i primi ricordi del napoli risalgono a quei tempi

che infanzia calcistica di merda......
ed io mi sentii in quel momento come una prostituta sverginata dai suoi aguzzini

C. Pazzo 
Noi vinciamo in quanto esistiamo. Vinciamo quando siamo in 60.000 per Napoli-Cittadella e quando ci ricordiamo di Esteban Lopez o di Picchio Varricchio. Vinciamo odiando le strisciate e vivendo in funzione di questa maglia. Vinciamo andando con un paio di amici allo stadio e non guardando la partita in casa da soli in un salotto di Reggio Calabria. Vinciamo quando siamo migliaia ad ogni trasferta, vinciamo quando uno juventino nella nostra città viene additato come essere anormale e malato di scabbia

Offline cavallopazzo

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Re:La rubrica di Giovanni Guallera, la nostra enciclopedia vivente!
« Risposta #31 il: 28 Gennaio, 2010, 11:59:06 am »
giovanni puoi ricordare a parole tue...quello che all'epoca era il mio mito....
ossia policano?
grazie

Offline mv80

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Re:La rubrica di Giovanni Guallera, la nostra enciclopedia vivente!
« Risposta #32 il: 28 Gennaio, 2010, 12:00:26 pm »
giovanni puoi ricordare a parole tue...quello che all'epoca era il mio mito....
ossia policano?
grazie

vai giovanni...parlaci di oliveira preso per il bavero in napoli fiorentina 2-2  :sbav:
Secondo dati Opta, David Lopez ha avuto ben il 90% di Pass Success, su ben 81 Touches. E' un rapporto molto buono

Offline cavallopazzo

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Re:La rubrica di Giovanni Guallera, la nostra enciclopedia vivente!
« Risposta #33 il: 28 Gennaio, 2010, 12:07:32 pm »
vai giovanni...parlaci di oliveira preso per il bavero in napoli fiorentina 2-2  :sbav:
oddio oddio non vedo l'ora di leggere del mio mito da piccolino

( eh si sono sempre stato un violento del kaiser)

guallera

Re:La rubrica di Giovanni Guallera, la nostra enciclopedia vivente!
« Risposta #34 il: 28 Gennaio, 2010, 12:33:05 pm »
Roberto Policano arrivò nell'estate del 1992 dal Torino, dove era stato uno degli idoli della Curva Maratona e soprattutto uno dei pilastri del Toro di Mondonico, che in soli due anni passò dalla promozione in  A alla finale di Coppa Uefa con l'Ajax di Van Gaal, quella dei Bergkamp, Jonk, Kreek, Roy, Vant'schip, Winter tutta gente che poi venne a giocare in Italia, oltre ai già  noti Stanley Menzo, Silooy, Frank De Boer, lo svedese Petterson, e l'ex bomber di Torino e Pisa Wim Kieft.
Mondonico lo reinventò terzino sinistro, lui che in precedenza al Genoa in serie B e soprattutto con la Roma aveva prevalentemente giocato a centrocampo...tra l'altro c'è un piccolo anedotto che forse in pochi ricorderanno : il Napoli inizialmente doveva prendere l'esterno della nazionale e del Parma Antonio Benarrivo, più giovane del nostro eroe Policano, l'affare addirittura sembrava già  fatto...il CDS all'epoca a dir poco fondamentale per il calcio mercato, per un paio di giorni già  lo portava tra gli acquisti e nell'ipotetica nuova formazione insieme agli altri arrivi Thern, Fonseca, Pari, Carbone e Cornacchia (si proprio lui...voluto da Ranieri che l'allenò a Cagliari). Poi il Parma iniziò a tentennare ed il calciatore alla fine accettò di restare in gialloblù, mentre il Napoli in poco tempo virò sul barbuto e aggressivo calciatore del Torino, e sfruttando soprattutto il fatto che all'epoca la società  presieduta da Borsano era in gravi difficoltà  finanziarie, e stava praticamente smobilitando la squadra (Lentini passò al Milan, Benedetti alla Roma, Cravero alla Lazio, Bresciani al Cagliari e poi a novembre proprio al Napoli, Martin Vasquez al Marsiglia..), chiuse l'affare in breve tempo, anche perchè il Toro già  in precedenza aveva stranamente chiuso per l'acquisto di Raffaele Sergio della Lazio, nel ruolo di terzino sinistro.
Policano così fu preferito inizialmente a Francini nel ruolo di terzino sinistro, che passò invece a quello di stopper nell'idea ranierania...ma il Napoli ebbe un inzio disastroso, sconfitte interne con Inter e Juve, sconfitta a Bergamo, sconfitta a Udine, pareggio scialbissimo con il fanalino di coda Ancona (nel mezzo le vittorie esterne a Foggia e quella interna con la Roma, oltre allo 0-0 interno col Brescia nella prima giornata di campionato, con Careca che sbaglia un rigore e Landucci che compie autentici miracoli...), e dopo l'umiliante sconfitta interna 1-5 col Milan (0-3 il primo tempo con l'indimenticabile marcatura ad uomo voluta da Ranieri, di Tarantino su Van Basten), Ranieri fu esonerato ed al suo postò subentrò Ottavio Bianchi.
Bianchi cambiò sensibilmente l'assetto tattico del Napoli e Policano tornò a giocare più avanti, risultando uno dei pochi positivi in quell'annata balorda, raggiugendo addirittura il bottino di 7 reti. Da ricordare il fatto che giocò alcune partite con la maglia numero 9, quando Careca non era in campo. Da segnalare il gol vittoria contro l'Atalanta di Lippi al San Paolo.
Sta di fatto che stranamente quella fu la sua migliore annata partenopea, visto che poi l'anno successivo risultò uno dei "vecchi" accantonati da Lippi (gli altri erano Nela, Corradini e successivamente Francini) in favore di gente fresche come Cannavaro, Pecchia e Bia. Comunque il suo apporto a gara in corsa riusciva a darlo.
Con Guerini tornò a giocare alcune partite come titolare, di nuovo nel ruolo di terzino sinistro (segnò con una bomba da fuori area a Marassi, nel 3-3 col Genoa...), ma con l'avvento di Boskov ritornò ad accomodarsi in panchina.
L'anno successivo è memorabile quello che fece nel posticipo domenicale contro l'Atalanta al San Paolo : entrò e dopo due minuti compì un tentato omicido ai danni di Morfeo e fu espulso. Meno male che il Napoli già  vinceva 2-0 e riuscì a mantenere il risultato.
L'anno successivo con un Napoli in crisi, oramai bollito ed ai limiti del cadaverico, a pochi punti dalla zona retrocessione, cercò di cambiarei i connotati a Oliveira, che segnò il gol del momentaneo 0-2 della Fiorentina al San Paolo e si mise a festeggiare più del dovuto. Fortuna vuole che la squadra riuscì a rimontare...
Quell'anno c'è da segnalare la sua grande prova nella semifinale di ritorno con l'Inter : Simoni schierò delle precise marcature a uomo, Milanese che era un fludificante fu mandato sul pericoloso Ganz, mentre Colonnese era sulla bestia nera Djorkaeff che agiva da trequartista e Baldini su Zamorano. Così Policano trovò spazio in squadra sulla fascia sinistra a fronteggiare il giovane Javier Zanetti.
A fine anno lascerà  la squadra e troverà  posto al Casarano in serie C1
Cronache dell'epoca lo vollero addirittura per un anno tra il '99 ed il 2000, a calcare i campi del campionato maltese...purtroppo mai nessun adetto ai lavori si è interessato di tale avvenimento.

Offline signor groucho

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Re:La rubrica di Giovanni Guallera, la nostra enciclopedia vivente!
« Risposta #35 il: 28 Gennaio, 2010, 12:41:15 pm »
Da segnalare il gol vittoria contro l'Atalanta di Lippi al San Paolo.

La mia prima volta allo stadio (e anche di Stefano!)!
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Offline mv80

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Re:La rubrica di Giovanni Guallera, la nostra enciclopedia vivente!
« Risposta #36 il: 28 Gennaio, 2010, 12:41:53 pm »
Cronache dell'epoca lo vollero addirittura per un anno tra il '99 ed il 2000, a calcare i campi del campionato maltese...purtroppo mai nessun adetto ai lavori si è interessato di tale avvenimento.

:sisi:

Mi ricordo. Lo chiamarono per fare le qualificazioni UEFA o champions assieme a Bergodi, tipo Aldair col Murata o come cazzo si chiamava quella squadra di San Marino. :asd:
Non vorrei sbagliarmi, ma mi pare che il ritorno di coppa UEFA con l'Eintracht, che perdemmo 1-0 in casa (gol di Falkenmayer, ancor m'o ricord :brr: ) Policano entrò giocando prima punta perchè avevamo tutti fuori. Mi ricordo che agostini si strappò la pianta del piede durante la partita  :doh: 
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Offline cavallopazzo

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Re:La rubrica di Giovanni Guallera, la nostra enciclopedia vivente!
« Risposta #37 il: 28 Gennaio, 2010, 12:47:10 pm »
Roberto Policano arrivò nell'estate del 1992 dal Torino, dove era stato uno degli idoli della Curva Maratona e soprattutto uno dei pilastri del Toro di Mondonico, che in soli due anni passò dalla promozione in  A alla finale di Coppa Uefa con l'Ajax di Van Gaal, quella dei Bergkamp, Jonk, Kreek, Roy, Vant'schip, Winter tutta gente che poi venne a giocare in Italia, oltre ai già  noti Stanley Menzo, Silooy, Frank De Boer, lo svedese Petterson, e l'ex bomber di Torino e Pisa Wim Kieft.
Mondonico lo reinventò terzino sinistro, lui che in precedenza al Genoa in serie B e soprattutto con la Roma aveva prevalentemente giocato a centrocampo...tra l'altro c'è un piccolo anedotto che forse in pochi ricorderanno : il Napoli inizialmente doveva prendere l'esterno della nazionale e del Parma Antonio Benarrivo, più giovane del nostro eroe Policano, l'affare addirittura sembrava già  fatto...il CDS all'epoca a dir poco fondamentale per il calcio mercato, per un paio di giorni già  lo portava tra gli acquisti e nell'ipotetica nuova formazione insieme agli altri arrivi Thern, Fonseca, Pari, Carbone e Cornacchia (si proprio lui...voluto da Ranieri che l'allenò a Cagliari). Poi il Parma iniziò a tentennare ed il calciatore alla fine accettò di restare in gialloblù, mentre il Napoli in poco tempo virò sul barbuto e aggressivo calciatore del Torino, e sfruttando soprattutto il fatto che all'epoca la società  presieduta da Borsano era in gravi difficoltà  finanziarie, e stava praticamente smobilitando la squadra (Lentini passò al Milan, Benedetti alla Roma, Cravero alla Lazio, Bresciani al Cagliari e poi a novembre proprio al Napoli, Martin Vasquez al Marsiglia..), chiuse l'affare in breve tempo, anche perchè il Toro già  in precedenza aveva stranamente chiuso per l'acquisto di Raffaele Sergio della Lazio, nel ruolo di terzino sinistro.
Policano così fu preferito inizialmente a Francini nel ruolo di terzino sinistro, che passò invece a quello di stopper nell'idea ranierania...ma il Napoli ebbe un inzio disastroso, sconfitte interne con Inter e Juve, sconfitta a Bergamo, sconfitta a Udine, pareggio scialbissimo con il fanalino di coda Ancona (nel mezzo le vittorie esterne a Foggia e quella interna con la Roma, oltre allo 0-0 interno col Brescia nella prima giornata di campionato, con Careca che sbaglia un rigore e Landucci che compie autentici miracoli...), e dopo l'umiliante sconfitta interna 1-5 col Milan (0-3 il primo tempo con l'indimenticabile marcatura ad uomo voluta da Ranieri, di Tarantino su Van Basten), Ranieri fu esonerato ed al suo postò subentrò Ottavio Bianchi.
Bianchi cambiò sensibilmente l'assetto tattico del Napoli e Policano tornò a giocare più avanti, risultando uno dei pochi positivi in quell'annata balorda, raggiugendo addirittura il bottino di 7 reti. Da ricordare il fatto che giocò alcune partite con la maglia numero 9, quando Careca non era in campo. Da segnalare il gol vittoria contro l'Atalanta di Lippi al San Paolo.
Sta di fatto che stranamente quella fu la sua migliore annata partenopea, visto che poi l'anno successivo risultò uno dei "vecchi" accantonati da Lippi (gli altri erano Nela, Corradini e successivamente Francini) in favore di gente fresche come Cannavaro, Pecchia e Bia. Comunque il suo apporto a gara in corsa riusciva a darlo.
Con Guerini tornò a giocare alcune partite come titolare, di nuovo nel ruolo di terzino sinistro (segnò con una bomba da fuori area a Marassi, nel 3-3 col Genoa...), ma con l'avvento di Boskov ritornò ad accomodarsi in panchina.
L'anno successivo è memorabile quello che fece nel posticipo domenicale contro l'Atalanta al San Paolo : entrò e dopo due minuti compì un tentato omicido ai danni di Morfeo e fu espulso. Meno male che il Napoli già  vinceva 2-0 e riuscì a mantenere il risultato.
L'anno successivo con un Napoli in crisi, oramai bollito ed ai limiti del cadaverico, a pochi punti dalla zona retrocessione, cercò di cambiarei i connotati a Oliveira, che segnò il gol del momentaneo 0-2 della Fiorentina al San Paolo e si mise a festeggiare più del dovuto. Fortuna vuole che la squadra riuscì a rimontare...
Quell'anno c'è da segnalare la sua grande prova nella semifinale di ritorno con l'Inter : Simoni schierò delle precise marcature a uomo, Milanese che era un fludificante fu mandato sul pericoloso Ganz, mentre Colonnese era sulla bestia nera Djorkaeff che agiva da trequartista e Baldini su Zamorano. Così Policano trovò spazio in squadra sulla fascia sinistra a fronteggiare il giovane Javier Zanetti.
A fine anno lascerà  la squadra e troverà  posto al Casarano in serie C1
Cronache dell'epoca lo vollero addirittura per un anno tra il '99 ed il 2000, a calcare i campi del campionato maltese...purtroppo mai nessun adetto ai lavori si è interessato di tale avvenimento.
6 incredibile...... :clap: :clap:

Offline mv80

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Re:La rubrica di Giovanni Guallera, la nostra enciclopedia vivente!
« Risposta #38 il: 28 Gennaio, 2010, 12:52:20 pm »
Comunque qualche tempo fa su Sky, dissero che policano detiene ancora il record dell'ammonizione più veloce della Serie A, nella partita che vincemmo a Milano con l'inter. Allora sentivo le partite su RadioClub91, commento di enzo d'Anna. Policano entrò che c'era una punizione per l'inter, si andò a mettere in marcatura, mi pare su Ruben Sosa e fu ammonito dopo 4-5 secondi per una gomitata. Il commentatore disse solo:"Non è possibile  :wall: ".  Una robba di amore proprio.  :sbav:

Post unito automaticamente al precedente

Trovato :sbav:

Furio Zara in “Brut(t)i, sporchi e cattivi”, racconta le gesta di alcuni “cattivi ragazzi” del calcio italiano

“Gamba tesa. Brut(t)i, sporchi e cattivi, 100 figurine da salvare in corner”, è senza ombra di dubbio una delle iniziative editoriali legate al calcio, più riuscita del 2008. L’autore è il noto giornalista del “Corriere dello Sport” Furio Zara, reduce già  dal grande successo del 2006 di “Bidoni, l’incubo. Da Aaltonen a Zavarov”. In questo libro Zara traccia 100 ritratti di quei personaggi del mondo del calcio che hanno passato una carriera al di fuori degli schemi, quelli che i puritani e i perbenisti gradiscono poco, ma che i nostalgici di un certo modo di vivere il calcio non potranno mai dimenticare. In questa lunga carrellata di volti e storie, non mancano alcuni ex calciatori del Napoli, a cominciare da Dino Panzanato, il rocciosissimo difensore veneto dal cuore di pietra che ha vestito per ben 9 stagioni la maglia azzurra a cavallo tra il 64’ e il 73’. Per Zara “la carriera di Panzanato è un regolamento di conti a tappe. Se gli giravano non ce n’era per nessuno. Il suo capolavoro in un pomeriggio dicembrino del 1968. Come un incendiario in preda ad un orgasmo, scatenò una megarissa quando intimò allo juventino Favalli di alzarsi da terra dopo un fallo, vieni su che stai simulando. Un uragano. Raggi fotonici, pugni atomici, testine rotanti, ufo robot, ufo robot: e dire che Goldrake non era stato ancora inventato. Espulso, imbrattò ulteriormente la sua prestazione aggredendo un altro avversario negli spogliatoi. Si beccò nove giornate di squalifica ed il linciaggio dei giornali.

Eppure, quasi per addolcire questa ferocia tribale, si viene a sapere che il roccioso difensore riesce a dormire solo se ha il suo cuscino personale, per questo viaggia ovunque con il guanciale sotto il braccio, come Linus con la sua coperta”. In questa particolare, nonché straordinaria, carrellata di quelli che Zara definisce “Picchiatori d’altri tempi”, non poteva mancare all’appello Beppe Bruscolotti, “o’ pal’ e’ fierro” azzurro, la bandiera per eccellenza della storia del Napoli insieme ad Antonio Juliano. Per descrivere il personaggio e il suo attaccamento ai colori azzurri, basterebbe ricordare quando mise la sua faccia sulla palla per salvare un gol dalla linea di porta in un Napoli-Juventus 2-6 di metà  anni 70’. “Giuseppe Bruscolotti, le soppraciglia modello Breznev, l’aria truce del buttafuori, fisico compatto da uomo dei traslochi, ha il numero 2 sulle spalle e ce l’ha per sedici campionati di fila, dal 1972 al 1988, però quando arriva l’ora dell’addio la società  lo liquida con un calcio in culo e manco dice grazie a questo soldatino da trincea che è morto 387 volte per la patria, 387 come le partite con la maglia del Napoli: e chissenefrega se insieme al cuoricino ci va anche la tibia di qualche avversario”.

 Nella categoria “Duri e Puri” spicca, invece, Roberto Policano, 5 stagioni in azzurro dal 92’ al 97’, l’uomo che detiene ancora oggi il record dell’ammonizione più veloce del campionato italiano, 4 secondi dopo il suo ingresso in campo in un Inter-Napoli 0-2 del dicembre 1994. “Con Policano la tragedia era sempre in agguato”, racconta Zara. “Policano era un co.co.co., un precario dell’Impero del Male, un picchiatore a tempo determinato, inquieto nella sua posizione sociale e tattica, un terzino sinistro che le mode vippute avrebbero presto definito esterno basso di fascia”.

Quando si parla di “bad boys” del calcio italiano non può non ritornare alla mente Alves de Souza Neto, più noto a tutti come Edmundo, o se preferite “O’Animal”, soprannome che è tutto un programma. La categoria in cui lo colloca Zara, ovvero “Geni e Raptus”, basta da sola per descrivere il personaggio che sostò a Napoli per 6 mesi, 180 giorni di intense litigate con il tecnico partenopeo di allora Mondonico, che Edmundo neanche lo voleva. “Giorgio se ne vo’ i’ e o’ vescovo ne vo’ manna’ “ si direbbe all’ombra del Vesuvio. “Edmundo: psicopatico, irrecuperabile, borderline. Però, che classe. Giocava da solo, dentro al suo mondo, lì dove era sempre carnevale, fatemi fare festa ancora un altro po’ gridava l’uomo che ha camminato tutta la vita sui pezzi di vetro, e quanti tagli ai piedi. Sempre a spingere a tavoletta, a far collezione di eccessi”, il caustico, ma quasi affettuoso, giudizio di Zara sul giocoliere brasiliano ritiratosi proprio un paio di mesi fa all’età  di 37 anni.
« Ultima modifica: 28 Gennaio, 2010, 12:55:15 pm da mv80 »
Secondo dati Opta, David Lopez ha avuto ben il 90% di Pass Success, su ben 81 Touches. E' un rapporto molto buono

guallera

Re:La rubrica di Giovanni Guallera, la nostra enciclopedia vivente!
« Risposta #39 il: 28 Gennaio, 2010, 13:05:39 pm »
Citazione
“Con Policano la tragedia era sempre in agguato”, racconta Zara. “Policano era un co.co.co., un precario dell’Impero del Male, un picchiatore a tempo determinato, inquieto nella sua posizione sociale e tattica, un terzino sinistro che le mode vippute avrebbero presto definito esterno basso di fascia”.
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