“La Champions è ottenuta, ma per il terzo posto servono ancora due punti. Potremmo così evitare i preliminari, che spesso mettono di fronte a squadre di Paesi dal coefficiente Uefa importante. Già da domenica cercheremo di chiudere il discorso. Ma la stagione resta straordinaria, la squadra ha fatto molto di più di quello che era nelle più rosee previsioni, riuscendo ad arrivare davanti a Juventus e Roma, che spendono molto di più, ma anche a Palermo e Fiorentina che hanno rose importanti. E’ una società che sta crescendo, anche a livello organizzativo: partecipare costantemente alle competizioni europee è un aspetto importantissimo”
“Il risultato ottenuto è frutto di tutto un insieme di cose, dai tifosi alla società, passando per lo staff medico. Questa squadra ha comunque avuto la caratteristica di cercare sempre il risultato pieno, sia in casa che fuori casa, anche nei minuti finali. E lo ha fatto attraverso la disciplina, siamo stato come un pugno chiuso capace di sfondare tante situazioni”
“Il rischio di godersi poco il momento? All’interno della squadra siamo ancora molto concentrati, non è arrivato il momento ancora di festeggiare. All’esterno però sento che l’ambiente, soprattutto per ciò che si dice sui giocatori più rappresentativi e sull’allenatore, sta mettendo quasi in secondo piano il risultato acquisito. Però ripeto, è una cosa che riguarda l’ambiente esterno, non certo lo spogliatoio che pensa a fare solo il suo lavoro”
“Per competere a certi livelli bisogna fare in modo che la squadra sia strutturata per stare su più competizioni e starci bene: non si può pensare di fare solo un’apparizione in Champions. Napoli è seguitissimo in Europa, da grandi doveri derivano grandi responsabilità. Lo dico da giocatore, il mio obiettivo è andare in Champions da secondo o da terzo, al resto deve pensarci la società”
“A luglio mi ritroverò in ritiro con il Napoli e vedremo cosa avrà fatto la società. Rispetto a quanto ricava ha un monte ingaggi bassissimo, quindi ha una forbice che consente di muoversi sul mercato mantenendo i più forti e comprandone altri. Per quanto riguarda Mazzarri, l’auspicio mio e di tutta la squadra è che lui possa rimanere qui. Però da questo punto di vista voi giornalisti potreste saperne più di me. Ma se io calciatore ascolto il presidente e la società che mi rassicurano sotto quest’aspetto, non ho altri motivi per giudicare. Io posso godermi il Mazzarri in campo, al contrario di voi, e vi posso assicurare che in allenamento e in partita è sempre lo stesso, concentrato al centodieci per cento”
“La vittoria sulla Lazio è stata determinante per l’obiettivo Champions. Poi ci sono state due sconfitte che ci hanno impedito di continuare a inseguire un sogno in cui noi tutti avevamo iniziato a credere. Per il secondo posto dovremo vincere lo scontro diretto con l’Inter, c’è poco da fare”
“Una squadra che vorrei affrontare in Champions? Le 32 squadre si conoscono solo in parte per ora, ma quasi sicuramente saremo in quarta fascia e giocheremo in due stadi prestigiosi. Se proprio devo dirne una, allora penso all’Inghilterra, e al Manchester United di Rooney. Ci sarà il tempo per pensarci, siamo orgogliosi e fieri di aver portato il popolo azzurro in stadi così importanti”
“Chiudere qui la carriera? Non lo posso promettere, conoscete tutti ciò che accade nel calcio. Ma finchè avrò addosso questa maglia la difenderò da professionista serio fino in fondo”
“Quando un certo gruppo di giocatori fa delle cose così importanti, è vero che le fa per merito dell’allenatore, però non credo che possano essere così condizionati dalla permanenza o meno dello stesso tecnico. Anche perché ripeto, la mia sensazione è che Mazzarri resterà qui. E non ci facciamo condizionare dal tam tam mediatico che circonda la vicenda. Siamo concentrati sull’obiettivo da raggiungere, la squadra è compatta e unita: pensiamo a fare questi due punti”
“Rimpianti per Udinese e Palermo? I friulani hanno vinto una sola partita nelle ultime cinque, contro di noi purtroppo. Ben inteso che non hanno rubato niente, la nostra squadra non ha ciccato la prestazione, a un certo punto ci sono dei limiti, delle circostanze che portano alla sconfitta. E’ andata così. E’ più forte il sentimento di aver fatto una cosa grande, che il rimpianto di due sconfitte che ci hanno tagliato fuori dalla lotta scudetto. Anche personalmente sono molto soddisfatto, anche perché Napoli è una vetrina che amplifica tutto”
"La società ha margini di crescita importanti. Certo, non è un benefattore come lo sono stati negli anni Berlusconi o i Senti, ma ci sono potenzialità importanti. Io mi sento davvero tranquillissimo, questa è una società proiettata ad un futuro che è azzurrissimo. Io sono stato, ad esempio a Udine, ed è evidente che ci siano certi paletti per trattenere i giocatori importanti e sicuramente anche per prenderne altri mentre il Napoli ha abituato diversamente già in questi anni. Poi se va via un giocatore e arriva uno ancora più forte, credo sia solo postivo".
"Record personali? Quello che è il mio desiderio è alzare una coppa con il Napoli. Non a caso ho sempre parlato della Coppa Italia di qualcosa di importante, il rammarico è quello di non aver concretizzato quella partita bellissima disputata con l’Inter. Altro rammarico è l’eliminazione con il Villarreal"