Se in Europa non fossimo la squadra italiana più patetica e prevedibile di sempre, incapace mai di fare un'impresa (fatta eccezione nel 1989 nella gara di ritorno coi gobbi), dove perfino l'Atalanta in serie B raggiunse la semifinale di coppa delle coppe e fu eliminata dal Malines (all'epoca una delle migliori squadre europee) soltanto ai supplementari, cosa poi ripetuta oltre 30 anni dopo alla prima apparizione in Champions, per non parlare del Vicenza, della Fiorentina in coppa Uefa nel 90 ed in coppa delle coppe nel 97, della Lazio, della Roma che ribalta al ritorno proprio contro un Barcellona 10 volte più forte di questo, del Parma, del Torino, del Genoa, della Sampdoria e perfino del Cagliari che nel 94 elimina i gobbi ai quarti di Uefa e si arrende all'Inter in semifinale grazie ad una svista arbitrale abbastanza clamorosa (sempre perchè i diversamente gobbi sono sempre stati la squadra degli "onesti")...a sensazione direi che facciamo l'impresa ed andiamo a vincere a Barcellona, perchè c'è uno strano pensiero che mi fa essere più ottimista in questa partita che l'anno scorso col Milan, autentica bestia nera. Ma poi mi ricordo che per l'appunto siamo il Napoli, una squadra che per raggiungere in quarti di Champions, alla settima partecipazione in tale competizione, ha dovuto stravincere il proprio girone e beccare il non irresistibile Eintracht agli ottavi, tra l'altro nell'anno in cui fino al 19 marzo era un autentica macchina di guerra per poi squagliarsi col peggior Milan dell'era Cardinale, quando per l'appunto ci sono squadre che perfino all'esordio o nel giro di 2 anni hanno raggiunto risultati migliori. Ed allora tutto torna alla normalità perchè il Napoli è più scontato di un Cinepanettone per restare in tema del proprio padre/padrone, e va bene così. Vietato sognare, vietato emozionarsi.
Almeno noi comuni mortali senzienti evitiamo la solita retorica che va avanti da 14 anni de "l'uscita a testa alta".