Purtroppo è nera, è nerissima. Ci sono tutte una serie di situazioni e fattori che per domani sera fanno decisamente pensare alla terza sconfitta consecutiva in casa contro il Milan. Tutto si è pensato ma tranne a questa fondamentale partita, prima si è passati due settimane a pensare ad un ipotetica (ma ancora lontana e difficile) festa scudetto in città, tra deliri di festoni e bandiere messe ovunque alle nefandezze di sindaco, questore e personaggi orribili macchiettistici come Borrelli, alla ricerca di pseudo imbrattatore del patrimonio (?) storico della città, ed in tutto ciò De Laurentiis come un maiale nel fango ci ha sguazzato benissimo. Poi è arrivata la mazzata tremenda e quella più importante, ovvero l'infortunio di Osimhen, ovviamente avvenuto per l'ennesima volta in nazionale (negri di merda stavolta non fanno i riti vodoo come l'anno scorso quando decise giustamente di non partire per la coppa d'Africa visto che stava tutto scassato in faccia...), in un momento di forma smagliante e che purtroppo ci pregiudicherà seriamente non solo il proseguo in campionato ma anche quello fondamentale in Champions e terzo ed ultimo, la solita polemica sterile tra gli Ultrà che hanno deciso di scioperare e rendere il San Paolo un triste teatro muto e spettrale, degno di una trasmissione politica della Rai. E purtroppo nessun passo indietro dal pappone romano maledetto che crede che lo stadio così sia la stessa cosa, della bolgia infernale che c'era ai tempi andati. Maledetti, lui ed il questore.
Purtroppo tutta questa serie di cose, oltre all'aspetto puramente tattico, ovvero un Milan che torna al 4231, modulo che gli ha permesso di vincere le ultime due partite al San Paolo e che comunque resta imbattuto addirittura dall'agosto 2018, ovvero quasi ben 5 anni fa, un'eternità praticamente, sicuramente renderanno questa partita proibitiva. Leao messo nel suo ruolo congeniale, in coppia con Theo Hernandez sono sempre stati praticamente immarcabili a Napoli, l'anno scorso se la giostrarono alla grande, in più il solito Giroud che a 36 anni a differenza di Osimhen non prende mai manco un raffreddore e sono 10 anni che è l'autentica bestia nera del Napoli fin dai tempi dell'Arsenal.
Insomma quella di domani è solo un antipasto di ciò che poi avverrà in Champions, ma al momento conta tantissimo questa partita dove partiamo sfavoriti e che presenta anche gravi nubi nerissime per il proseguo del campionato. Io onestamente sono preoccupato e disperato da ieri da quando ho saputo dell'infortunio del negro, il campionato non è affatto finito ed i gobbi senza penalizzazione hanno nelle corde ben 11 vittorie consecutive, ed i punti di margine che abbiamo sono ancora pochi, anche perchè sappiamo benissimo che coi gobbi attaccati al culo inizia lo psicodramma.