Assafa.
Purtroppo il mito di Gattuso con i piedi da portiere nasce perché se giochi con Pirlo, Rui Costa, Seedorf, Inzaghi e Shevchenko sembri un coglione qualunque (e la versione 2.0 con Kakà per Shevchenko e Ambrosini a rinfoltire la mediana al posto di Rui Costa non è che cambiasse più di tanto).
La verità è che, soprattutto nel Milan della prima Champions di Ancelotti, è stato il giocatore più importante dal punto di vista tattico, quello che ha reso un ammasso di potenziali figurine (per dio, giocavano con due punte, due trequartisti e un regista, roba che normalmente ti servono quattro palloni) in una squadra di calcio vera.
Per questo, con tutto il rispetto per Bagni, Oriali, Benetti eccetera, grandissimi calciatori, Gattuso rimarrà sempre il migliore. Se riesci da solo a rendere possibile ed equilibrato uno schieramento del genere, allora sei un fottuto Dio.