MAGARI si potesse ricominciare da zero (non parlo solo del pallone ma in generale) ma non credo che sarà questo il caso.
Quando si riparte
dopo un dramma sociale e non dopo una liberazione si riparte quasi sempre in peggio
Noi tutti siamo tanto critici verso questo sistema (almeno molti di noi), ma è indubitabile che questo sistema porti ancora "scorie" di quello messo su dopo la guerra mondiale e dettato dalla liberazione dal nazifascismo e, ancora di più, dall'esistenza di una controparte socialistra che faceva paura e calmierava le smanie degli iperliberisti. Dalla caduta del muro di berlino è stato un lento smantellamento dello stato sociale e dei meccanismi di ridistribuzione della ricchezza che avevano un argine solo, appunto, nel mantenimento di alcune posizioni ottenute con le guerre partigiane e le battaglie del movimento operaio (sostenute dalla sponda sovietica, piaccia o non piaccia e come lo si volgia anmalizzare).
Io temo che questa crisi, perchè la crisi sarà enorme, ci porterà ad avvicinarci quello che il capitalismo sogna per noi da almeno un trentennio: il modello sudamericano, teorizzato e creato dalle merde della scuola di chicago (per intendeci 10-15 nobel per l'eonomia, svedesi brutti bastardi) ed applicato scientificamente con l'appoggio della cia ai danni delle popolazioni latine
C'è da cacarsi sotto, altro che malattia, altro che pallone.