Sono passato di qui solo per dire due parole.
(urca poi quanto ho scritto)
La partita la commento tra un attimo, ma non mi interessa nemmeno poi così tanto farlo: non sto nemmeno preso collera, così come non sono rimasto di merda quando siamo usciti dalla Champions.
Il perché è semplice: ho pesato questi uomini. Ottimi ragazzi per l'amor del cielo: gente che si impegna, suda, si sbatte e spesso gioca anche ottime partite. Il problema è che sono, senza mezzi termini, delle loffe dal punto di vista della tenuta nervosa, che nella vita conta come e più della bravura; e nel nostro caso siamo di fronte davanti a un gruppo saldo, unito, bravo ma non bravissimo.
E se non sei bravissimo ma difetti di sangue freddo e concentrazione allora perdi.
Perdi sia che l'obiettivo abbia dimensioni piccole o grandi o medie.
Perdi stasera, quando potevi chiudere il discorso secondo posto e rosicchiare due punticini alla Juventus giusto per non fargli giocare la Champions gestendo il campionato in doppia cifra, a marzo; perdi 1-0 a Liverpool, uscendo; perdi al San Paolo quando eri a +4 dalla Juventus; perdi in maniera sanguinosa con il gol di Zaza, qualche tempo prima; perdi con il Real Madrid, quando eri in vantaggio 1-0; pareggi con il Palermo ultimo quando potevi agganciare e superare la Roma seconda; 2-4 con la Lazio; esci con il Dnipro, esci a dodici punti.
Una volta è sfortuna, due volte è l'arbitro, tre volte non sei capace. Tutti i match point li hai sprecati, e ne hai avuti. Anche se sei l'underdog, la sfavorita, una scopa devi metterla: mai.
Non me la prendo nemmeno più con loro, chiaramente è un limite che non dipende dal manico. Abbiamo avuto tre grandissimi allenatori a gestire questi calciatori, diversissimi tra loro, e non è servito a nulla. Non è che se il tuo cane non sa guidare la macchina lo puoi riempire di schiaffi, è limitato, dobbiamo accettarlo.
Quando invece devi "stupire" invece il discorso è diverso: a mente libera capita che sorprendi. Al novantesimo, con la Juventus; ai rigori, la Supercoppa. Che rimane e rimarrà per sempre il vero "statement game" di questo ragazzi, una partita secca che conferisce un trofeo vinta con la tenacia di chi ha fame, coincisa però con la migliore partita del miglior calciatore transitato in questi lidi nell'ultimo lustro (a voler volare bassi).
Funzioniamo così: quando dobbiamo vincere obbligatoriamente, o comunque non perdere, non ci riusciamo mai, mai mai; quando se si vince è fantastico ma se si perde fa nulla, portiamo il risultato a casa. La "mentalità vincente" è però la prima, vinci quando devi vincere e basta. Non è cosa nostra.
E vedete bene che ho lasciato fuori dal discorso Fiorentina-Napoli, una partita che ha un contesto così particolare da non volerla buttare nella mischia (e parlo sia di quella di Coppa Italia che il triste 3-0).
Comunque, tutto questo sproloquio è per dirvi che arriveremo certamente secondi perché siamo più forti di questa banda di scappati di casa che sul lungo non sarà capace di tenere il nostro passo, e il margine sarà pressapoco questo; ma allo stesso tempo, vi chiedo di non metterci il pensiero su una finale di Europa League. Non ci arriveremo. La prima, massimo seconda, compagine quotata che incontriamo ci butterà fuori.
Sulla partita giusto poche righe, ché già ho scritto parecchio.
La squadra è in confusione tattica e ha risentito del colpo Champions su cui puntavamo molto: non è un caso che domi due squadrette come Spal e Cagliari a fatica, con due gol dei quali nessuno giunge su azione. Abbiamo perso sicurezze e fare minestra non aiuta. Mi sfugge il perché siamo partiti con Callejon terzino: se il senso era una linea di centrocampo in grado di permettere all'esterno basso di sganciarsi coprendogli lo spazio alle spalle e dandogli una soluzione d'appoggio, allora perché non Malcuit ? Lo spagnolo era in estrema difficoltà e paradossalmente l'uscita di Hamsik ci ha dato una forma più quadrata. Altra formazione totalmente sballata dopo quella proprio di Anfield, dove a parole siamo andati lì ad attaccare e nei fatti ci siamo presentati con una difesa a tre e una fascia destra totalmente bloccata e incapace di palleggiare: una squadra che fa dell'aggressione alta il suo leit motiv come il Liverpool ci ha veramente brindato a nozze, bloccando il nostro centrosinistra e schiacciandoci per 90 minuti cosa che per condizioni fisiche non era stata in grado di fare all'andata.
I cambi una tragedia, come già contro la SPAL. Non aver tirato fuori Insigne è inspiegabile e sinceramente demoralizza un giocatore che, seppur di medio livello come Milik, sta attraversando uno splendido momento di forma e ci ha regalato quattro punti con due gol.
Dobbiamo metterci in testa che davanti i tre attaccanti sono più o meno della stessa fattura (ritengo il frattese meglio, ma discontinuo), quindi se uno va in panchina è perché è meno in palla e deve tacere.
Spero che i fatti scandalosi riguardanti Koulibaly (che è nu strunz: sono disposto a perdere 3-0 a tavolino perché ritiri la squadra per razzismo, ma non questo) distraggano l'opinione pubblica dal momento non felice ma ci consentano comunque di rimetterci al passo ragionando un po' su cosa vada e cosa non vada.
Nonostante tutto, non sono minimamente preoccupato.
Torneremo a pieni giri e quando ci sarà qualcosa in palio in una partita secca, falliremo.
Però, come sempre,
a testa altissima.