Ma che c'azzecca?
La Juve tiene una squadra costruita una chiavica, il cui centrocampo fa cacare (al cospetto di certi livelli, come quelli della Champions). E questo fattore influisce più dell'individualità di Ronaldo, che è a quota 27 goal stagionali e quindi sta facendo il suo, a 36 anni.
Poi se oltre all'ovvietà del fatto che in campo servono giocatori di qualità, dobbiamo pure ribadire che il calcio è uno sport di squadra e quindi non basta averne 1,2 o 3 buoni, alzo le mani.
Magari avessimo noi uno che fa così schifo da fare fisso 30 goal all'anno 
Devi capire che Marco porta avanti una crociata, quella dell'allenatore decisivo, per dare addosso al malcapitato di turno sulla panchina del Napoli. Quindi distorce tutta la sua argomentazione prendendo come campione assoluto un range di due partite, per dimostrare la sua assurda tesi. È la sagra del bias cognitivo e del cherry picking. Uno vorrebbe pure aiutarlo a ragionare ma, come i bambini, lo induce solo a insultare l'interlocutore.
D'altronde si sa che alcuni professori sono un po' come i bambini, quando non gli dai ragione sbroccano. Evidentemente è abituato nella vita a sentirsi approvato anche quando spara minchiate, perciò non concepisce il contraddittorio.
In ogni caso fa sorridere, perché parliamo di una squadra che era già stata sbattuta fuori l'anno prima dal tremendo Lione, settimo in L1 e probabilmente più scarso del Porto attuale; quella volta in panchina c'era Sarri, la cui qualità come mister mi pare difficile da mettere in discussione.
La migliore prestazione della Juventus di Ronaldo in Champions è con Allegri, allenatore che per sua bocca considera il suo ruolo come quello di un gestore.
Segno che non esiste nessuna teoria generale da applicare ma si valuta caso per caso. E, in generale, un allenatore 1) non deve sabotare e 2) in alcuni contesti, date le caratteristiche tecniche, tattiche e mentali di chi sta allenando, trova una sintonia che riesce a ricavare da una rosa più di quanto ci sia effettivamente.
Poi vabbè, sul ragionamento a dire di Marco LOGICO, non mi applico nemmeno perché è smontabile in due secondi.
Statisticamente una squadra con atleti più forti tende a battere una squadra con atleti meno forti, e questo è evidente soprattutto in una competizione lunga come un campionato. Al di là di chi li allena.
Pretendere che il caso singolo, in uno sport comunque basato sull'episodio, indichi che quando il risultato negativo invece è colpa dell'allenatore, è di una ingenuità che rasenta la stupidità.