Io sono probabilmente l'ultima persona che può parlare, prechè sto ancora in crisi maledetta, in mano ad uno psicologo perchè non riesco più a vivere la relazione sentimentale, ma dico pure io la mia in merito al chiavare.
A mio modesto avviso nella società occidentale c'è una trappola subdola che stressa rapporti e relazioni, ed è la monogamia, intesa come esclusiva sessuale. La società occidentale è basata sul fatto che se entri in una relazione c'è il tacito accordo che il tuo partner è l'unica altra persona con cui puoi avere rapporti: eventuali deroghe a questa situazione sono o traumatiche, in caso di tradimenti, o quanto meno non viste di buon occhio, in caso di relazioni aperte (a cui, a differenza di quel che dice Gesucristo, la
scienza sembra ascrivere meriti). Nell'ambito di una monogamia forzata, oserei dire che il tradimento "dovrebbe" risultare traumatico finanche in caso in cui restasse nascosto, perchè si suppone che la persona che tradisce dovrebbe fare i conti con la propria coscienza per aver tradito il/la proprio/a partner.
A sua volta, questo paradigma sociale viene inculcato sin dalla tenera età a botte di film romantici, cartoni Disney in cui la principessa sposa il principe, senza contare lo stupro mentale cristiano, che ha prodotto più danni del berlusconismo (a sua volta verosimilmente figlio di questo tipo di approccio alle relazioni, il maschio-macho che non sottosta alla ginecocrazia che lo vorrebbe limitato ad una sola partner). Il risultato è che l'assioma di base della coppia, invece dell'amore e del rispetto reciproco, si sposta verso l'essere la fedeltà: una coppia "di successo" non è una coppia in cui regna l'amore, ma quella in cui non ci sono corna per amore della fedeltà stessa, in cui magari entrambi i partner stanno assieme solo per convenienza e abitudine, invece che per desiderio reciproco.
Finanche Gesucristo ammette che a un certo punto andare con un'altra donna è un'opzione contemplata, a patto che ci sia la discrezione. Assumendo, chiaramente, che anche alla propria partner sia riservato questo diritto, non sarebbe a questo punto il caso - invece di farsi l'un l'altro fessi e contenti - di ripensare questo prototipo relazionale ed accettare che sì, siamo umani, desiderare altre persone dopo un certo periodo di tempo è naturale? Anche proprio per una questione di curiosità personale.