Il punto come dicevo è: ammettendo che sulla pizza ci hai messo veramente il pistacchio di Bronte DOC e la pancetta di Norcia originale, ebbene quante persone sono in grado di coglierne la differenza con il prodotto "commerciale" , cioè diciamo la pancetta del salumiere sotto casa e il pistacchio confezionato nella busta? Forse tu si ma ti assicuro che il 100% delle persone che conosco io non è in grado di percepirla.
Ma tanto diciamoci la verità, il 99% delle persone non vanno a mangiare Gourmet né per l'esperienza sensoriale né perché se ne fregano di mangiare meglio. Ci vanno per elevarsi e sentirsi persone meno banali, ma tanto la differenza tra il pistacchio di Bronte e quello dell'MD continuano a non coglierla. Ma foss solo chest, continueranno a condividere link su Big Pharma ed il signoraggio bancario.
Per questo lo trovo un fenomeno ridicolo e patetico da quando si è esteso in larga scala.
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Però ci sono vie di mezzo. Cioè, apparte il fatto che le cose veramente buone le riconosce chiunque, ma posso capore che siano inutili all'utenza media (e lo dico da ingrippato di cose buone), il vero problema della pizzeria media, un 90%, non sono le cose non gourmet (che cazzo significa poi) ma le cose proprio di merda.
Come dire che non pretendo il pomodorino bio fatto in casa, il parmigiano di 36 mesi stagionato in grotta popolata da pipistrelli baltici e il fiordilatte originale di agerola portano a piedi da una 85 vergine e scalza fino a napoli, però le pizzerie medie di merda usano boatte di pummarole da 50 kg di discount, parmisian bulgaro e sottilette al formaggio di bufala...io la differenza tra la merda e una normale boatta non di sottomarca, un buon fiordilatte e il parmigiano vero (o tra l'olio exytravergine, normale, e quello di sansa) la sento e ti dico che le pizze dei locali che usano prodotti normalmente buoni sono molto meglio.
p.s. una margherita fatta con prodotti decenti, ve lo assicuro faccio la spesa tutti i giorni, deve uscire minimo a 4-5 euro, se no ci si va a perdere