Poi se non deve andare a provare a vincere in un'altra squadra perchè su partenopeo se pigln coller, stiamo rasentando l'idiozia.
non stiamo parlando di un'altra squadra, che mi lascerebbe sinceramente indifferente pure se fosse italiana.
stiamo parlando della Juventus.
questa qui
non esiste nulla e ripeto nulla che possa giustificarlo. non esiste argomentazione che non sia giustificazionista, revisionista, capziosa, faziosa, cervellotica.
lui è stato un simbolo di una città per un triennio, di un popolo che ha sfidato il sistema marcio e corrotto di questo pallone italiano
di una squadra operaia che andava contro tutti e tutto e a cui hanno rubato uno scudetto
e ha ben scelto di mettersi addosso quei panni, di parlare da tifoso, da capopolo. Non gliele abbiamo messe in bocca noi certe cose, questo è il punto.
Non puoi uscirtene con la professione richiede scelte difficili, sei un miserabile e da tale vai trattato.
Volete aspettare l'ufficialità ? E' giusto. E' più corretto di ciò che sto facendo io, che sono prevenuto ed esasperato.
Perché tra me e Maurizio Sarri qualcosa si è rotto dal caso Higuain. Un calciatore che lui stesso fa uomo, che lo lascia di notte senza salutarlo passando all'avversario per il titolo e che ha sempre difeso. Ha sempre parlato di scelta professionale, che tanto il cuore è un'altra cosa.
Allora quello è Maurizio Sarri ?
Un uomo ambizioso, un uomo che ha rischiato tutto, finanche la stabilità economica della sua famiglia per il desiderio di emergere in questo mondo, abbandonando un lavoro sicuro. Uno che per la carriera non guarda in faccia a nessuno. Un trionfo dell'individualità, altro che uomo del collettivo. Uno che non si è fatto problemi a lasciare tutto per niente non si fa problemi ad andare alla Juventus a vincere i trofei con un paracadute di denari in caso di fallimento.
Allora noi abbiamo sempre letto male la favola Maurizio Sarri ? Non è l'uomo che viene dal basso, ma è l'uomo spietato, quello che non guarda in faccia a nessuno pur di emergere e non si fa carico di nessuno. A me sta cosa distrugge, e non sto pazzianne.
Quello di Maurizio Sarri allora non è il trionfo dell'operaio ma il traguardo del famelico borghese.
Quelle parole al miele prima di mettercelo in culo, se veramente così fosse, sono la più grande bassezza che ci abbiano mai fatto.