Per me è finito il ciclo dei Mertens, Callejon, Insigne, Allan, Ghoulam, Hysaj, calciatori che hanno raggiunto il picco di rendimento due anni fa e che lo stesso Sarri capì che non avrebbero più ripetuto quella stagione in termini di continuità e/o prestazioni. E così è stato per diverse ragioni.
Hanno chiamato Ancelotti per continuare a spremerli in termini di stimoli e prestazioni e nel contempo per far partire un rinnovamento che c’è stato solo parzialmente e principalmente in questo mercato estivo. I giovani tra la scorsa e questo inizio di stagione non hanno ancora la maturità giusta, la personalità per imporsi sui vecchi, per raggiungere la stessa continuità che questi hanno avuto nelle stagioni d’oro.
Ancelotti si sarebbe aspettato almeno un paio di campioni. Non ne sono arrivati. Sostanzialmente la stagione buttata nel cesso è stata la scorsa dove invece di osare e cambiare tanto in relazione al gruppo storico si è mantenuta la rosa quasi inalterata e questo è stato il più grave errore commesso da De Laurentiis e Ancelotti.
La rosa attuale è un compromesso sbagliato frutto di questo errore, in attesa che la rivoluzione sia totale a fine stagione. Con dei campioni in rosa avremmo avuto meno problemi e messo meno pressioni ai giovani. Ancelotti per me è stato fatto fesso alla grande da De Laurentiis, quando ha firmato. Gli era stato promesso ben altro e vederlo nel ruolo di quello che deve far crescere i giovani è cosa che appartiene al dna di altri allenatori, non al suo, che ha quasi sempre allenato calciatori fatti e finiti e campioni, mentre in condizioni come la nostra mostra tutti i suoi limiti.