AMEN. Scolpitelo nella pietra. Bravissimo, ti abbraccerei e ti darei una sola in canna
Veramente, questo è un cruccio che mi porto dietro e ripeto diverse volte a chi a volte mi dice "eh ma abbiamo fatto questo.."...il Napoli è bello e caro, ma non fa più un'impresa manco per sbaglio. Così in Champions, dove tutte le big ti vengono a vattere in casa, e così perfino in campionato dove quest'anno (e pure l'anno scorso con Juve e Roma) non abbiamo battuto nessuna delle prime 4 in classifica (ho invertito apposta Lazio e Inter). Mio padre ripete all'infinito che il primo scudetto lo si vinse, perchè il via nacque dalla vittoria a novembre a Torino con la Juve, arrivata perfino in rimonta. Noi al di là della forza dei gobbi, non solo perdiamo, ma puntualmente ci segna Higuain e ci sfotte pure. Il Napoli deve iniziare a contemplare che qualche volte deve fare l'impresa.
Sono d'accordo. Infatti è questo che, nonostante tutto, mi farà sentire sempre "lontano" emotivamente da questa squadra.
È stato un momento storico in cui oggettivamente abbiamo fatto bene, sono i dati a parlare, ma è mancata quella soddisfazione di aver messo una scopa.
E non intendo solo vincere qualcosa, ma evitare che ogni occasione che il destino ti abbia presentato sia stata irrimediabilmente persa.
- L'anno scorso hai avuto due momenti diversi dove passare la Roma: Napoli Palermo e Sassuolo Napoli, due pareggi;
- Semifinali con la Juventus in Coppa Italia ? Al di là della ruberie, te lo sei fatto mettere a quel servizio ancora una volta da Higuain con un tiro lentissimo dalla distanza;
- Napoli Juventus di quest'anno, ti basta non perdere per mantenere il +4...e perdi. Ovviamente segna Higuain;
- Momento cruciale della stagione 17/18, mese di marzo: cinque punti in quattro gare;
- Devi strappare un punto con il City, paliata in entrambe le gare;
- Juventus Napoli del 2016, Zaza;
- Con il Real Madrid chiudi il primo tempo in vantaggio 1-0, perdi 1-3.
Queste sono alcune occasioni (mi pare le più importanti), in opinabile ordine di difficoltà. Non c'è una volta, e dico una volta, che sia stato fatto cioè che si sognava di fare.
Il "core" di questi giocatori è sempre stato di psicolabili, d'altronde sono praticamente gli stessi che perdono la Champions in casa con la Lazio, che si fanno sbattere fuori dal Dnipro e via discutendo.
Ancora oggi non mi spiego come questo gruppo abbia portato a casa due trofei, probabilmente perché nelle finali giochiamo a mente libera senza nulla da perdere.
Ho sempre pensato che, nel momento in cui si realizza la possibilità di fare un'impresa, nella mente dei nostri eroi già si materializza la ricerca dell'alibi per non essere arrivati a compierla. Invece per i merdoni bianconeri è fatta già nel momento in cui si presenta l'occasione, poi per fortuna c'è sempre chi è più forte di loro (grazie Barcellona, grazie Bayern, grazie Real).
Non so questo da cosa dipenda, ma forse è anche "colpa" nostra...come ho scritto prima, a Napoli si potrà vincere quando il tifoso smetterà di pensare a cose tipo "noi non siamo proprio nessuno, vai a tifare un'altra squadra se vuoi vincere, vinciamo perché esistiamo" e inizierà a pretendere di alzare i trofei, altrimenti si può anche levare la bancarella da mezzo. E, come in ogni società dominata dalla volontà del consumatore, devi vedere come l'amico De Laurentiis correrebbe a trovare investitori esterni, a fare le strutture eccetera...visto il rischio di perdere il suo business centrale.
C'è sempre un perché nella vita, un perché Insigne ai primi due fischi di frustrazione (per carità di dio, DA SUBUMANI e nessuno lo nega) si affretta a puntare l'indice alla bocca dei suoi tifosi mentre Marchisio risponde alle critiche, dopo la debacle casalinga con il Real, di chi in Italia ha vinto oltre l'inimmaginabile scusandosi e profetizzando una rimonta veramente sfiorata e basta, senza dire "avete vinto 7 scudetti di seguito, fate il cesso..." come invece sarebbe successo a queste latitudini.
È questa l'altra faccia della loro arroganza esterna, il grande rispetto interno verso il tifoso che porta i soldi e pretende, la forza mentale incrollabile. Certe cose si devono dire, perché dal nemico bisogna anche trarre insegnamenti se ambisci a distruggerlo.
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