Ragazzi, in un paese civile il riconoscimento sportivo è fondamentale.
È questo quello che rende l'avversario tale e non un nemico. Il che non c'entra niente con l'essere democristiani, ti puoi schifare malamente e dire sì però, bravo. L'avversario ti fa crescere, ti spinge a fare meglio, è il cuore della competizione sana. Per la miseria io ho visto i madrileni, i madrileni, dire che il Barcellona di Guardiola era qualcosa che rendeva onore al calcio. E mica hanno però smesso di afferrarsi ?
In questa nazione del cazzo, di guelfi e ghibellini, non accade mai. Senza il riconoscimento sei la Juventus, che poi è quello che li fa soffrire: ventimila trofei e mai l'onore delle armi dei contender. E giustamente aggiungerei, visto che sono stati sempre trofei sporchi, tra fortuna, sviste arbitrali a favore e soprattutto partenze ogni anno (per motivi economici e mediatici) da favoriti. Giocando storicamente di merda, dando importanza alla vittoria più che alla propria squadra.
Il punto è che noi non siamo loro. E vedere come anche in certi contesti "evoluti" si continuino a negare le evidenze ed a nascondere i meriti, sia da parte della stampa che dei sedicenti esperti che dal comune uomo di calcio, fa riflettere.
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