Non può essere un caso che sia Maksimovic che Chiriches sul centro sinistra abbiano avuto brutte giornate, il problema è di base: nella coppia di centrali, in quella posizione gioca chi deve maggiormente accorciare sull'avversario, muoversi d'anticipo ed impostare con il piede mancino. Questo comporta, per dei destri come il rumeno o il bosniaco - che non sono né marcatori né particolarmente dei sultani con il piede debole - la possibilità di pagare oltre modo ogni calo di concentrazione (e la dice ancor più lunga sull'importanza di Koulibaly nel nostro assetto tattico).
Non per niente il miglior interprete del ruolo è stato probabilmente Lorenzo Tonelli che, al netto delle ruvidità tecniche, è (anzi, era) il più esplosivo e dominante di testa dell'intero pacchetto arretrato.
Detto questo, il Napoli primo sta facendo scoppiare moltissimi fegati e dimostrando ancora una volta quanto l'Italia sia un Paese di merda. Il calcio, da sempre termometro e specchio della società, ci rivela la pochezza dell'italiano tifoso (e quindi dell'italiano e basta): quello che non riesce a metter giù il cappello nemmeno nei confronti di una squadra da trentuno punti nelle prime undici partite, ottenuti con un calcio spettacolare e nonostante il deficit economico rispetto alle grandi e nonostante nessuna della suddette grandi abbia mollato un solo briciolo (avvio impressionante di Roma, Inter, Lazio e Juventus se qualcuno non l'avesse notato), quello che preferisce il gol di Bernardeschi a quello di Mertens (dimostrazione immediata di malafede) e sfotte questo movimento calcistico solo perchè non ha (ancora) vinto untrofffeeeeeoooo.
Che schifo, che pochezza, che gente e sfaccimma.