Personalmente propendo per un futuro in cui la componente decisionale dell'arbitro in campo viene limitata al minimo e viene relegato a mero esecutore e segnalatore delle decisioni di giudici che si trovano dentro una stanza, con la massima trasparenza delle decisioni per chi guarda la partita in TV e allo stadio (con un replay delle immagini che hanno visto i giudici disponibile per tutte le televisioni/maxischermo).
Per me se esiste un regolamento , questo deve essere applicato con rigore scientifico. Tenere il giudice in mezzo al campo significa rischiare di inquinare l'applicazione del regolamento con l'emotività; un arbitro può farsi condizionare dal pubblico, dai giocatori in campo, dal pathos della partita, dalle proteste, dai precedenti durante la partita stessa. Basta con questa mentalità dell'arbitro che "non se l'è sentita" perchè era un rigore dubbio all'ultimo minuto oppure era il primo fallo, oppure l'arbitro casalingo o peggio ancora la famosa sudditanza psicologica.
Non sto dicendo che si deve eliminare la discrezionalità e quindi la sensibilità umana perchè un giudice c'è solo che sta lontano dal campo, non esposto alle "intemperie" emotive. Con le mille telecamere (e mille in più si potrebbero mettere) , tra slow motion ingrandimenti e superdefinizione, oramai si porterebbe l'applicazione del regolamento a livelli di precisione inediti.
Quindi per me il calcio deve andare in quella direzione.