Infatti, poi uno la pensa come vuole ma il giocatore del genoa che fa un bagher in area senza che venga sanzionato ha del vergognoso, come si fa a pretendere che uno vada oltre i torti se gli errori dell'arbitro sono cosi' netti e in malafede?
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Ho qualche dubbio su questa interpretazione dei fatti; prendo ad esempio questa frase, perché mi sembra che ne sintetizzi lo spirito.
Ho l'impressione che questi episodi (i tanti rigori non dati nell'arco dell'anno) vengano osservati con gli occhiali del tifoso, con l'animo di chi ogni domenica aspetta, spera, gode oppure bestemmia la madonna e tutto il paradiso; e quindi si vedono tesi e complotti - o, quanto meno, tanti casi di manifesta mala fede.
E', insomma, un approccio sentimentale (che, sia chiaro, in prima battuta condivido anche io).
Però vorrei ragionare con voi su un aspetto: il calcio, ormai, prima di tutto è un fenomeno economico e come tale andrebbe giudicato, soprattutto nel medio e lungo periodo.
Allora, se così è, credere che vi sia una conventio ad excludendum ai danni del Napoli mi pare un poco azzardato; io, almeno, non ne vedo il senso. Uno scudetto a Napoli muoverebbe una tale quantità di soldi - a tutti i livelli - e genererebbe una fortissima ondata di interesse, anche da parte dei tanto invocati mercati esteri, di cui finirebbe per beneficiare tutto il sistema.
A chi credete che interessi un campionato vinto per la sesta volta dalla stessa squadra, senza una reale competizione?