Purtroppo il problema di Renzi è che voleva cambiare l'Italia, ma senza avere una vera visione - non voglio dire un'ideologia, perché fortunatamente l'epoca delle grandi ideologie è finita - però senza un punto di vista a mio avviso non puoi avere nemmeno una direzione, e così la sua ansia di cambiamento è risultata confusa, e alla fine, sotto sotto, un modo "cool" di conservare lo status quo.
Ha sbagliato poi a puntare tutte le sue carte su questa riforma, oggettivamente brutta, che in maniera non dichiarata aumentava in maniera sbilanciata i poteri del Premier, centralizzava lo Stato, approvata da un Parlamento sotto ricatto, senza il consenso della grande maggioranza dello schieramento politico.
Ha sbagliato nel fare una campagna dai toni così aggressivi e divisivi, di fronte a un Paese stanco, passato attraverso anni di crisi, di riforme che spesso hanno penalizzato parti importanti della Nazione, e che a mio avviso in questo momento non ha voglia di ulteriori laceranti divisioni ma avrebbe bisogno di figure capaci di unire.
Chi succederà a Renzi, se pure dovesse essere lui stesso (io spero di no), dovrebbe riuscire a fare questo, portare una politica di cambiamento (che magari non sia inteso semplicemente come modernizzazione, che pure è necessaria) ma sapendo anche unire il Paese e non creare ulteriori inutili lacerazioni.