e sarà sempre più maggioranza e sempre più silenziosa finché sarà questo l'atteggiamento dei sostenitori del no
Io non sono sostenitore del no, io sono io. Non lavoro in comitati per il no e non faccio politica attiva per il no, se non nei miei luoghi e nei miei spazi.
In tutta farncchezza il discorso sarebbe lungo, ma io non credo che la politica possa mai passare per il dialogo diffuso, la mia sotoria politica passa per avanguardismo e prassi, non sono mai stato ecumenico, non ho mai tentato di convincere qualcuno a parole e mi hanno sempre annoiato profondamente i lunghi dialoghi tra persone che evidentemente non posssono tyrovare una sintesi (i dialoghi li faccio coi compagni in politica e non con chi ha altre posizioni).
Proprio in questa ottica, vi invito a rileggervi la discussione, non sono proprio intervenuto nella discussione sul referrendum (se non per augurare l'impotenza a cghi vota si, cosa che mi pare evidentemente goliardi forummistica) e non tollero che uno che sta votando a favore di Renzi e Verdini e contro il parere, giusto per fare qualche nome, dell'ANPI mi dia dell'ignorante del vuoto e del becero così a gratis (non son io che ho iniziato sto dialogo stamattiona e le parole di Dosto, senza nulla di personale, son ben più offensive di un amichevole ma va a aizzà a merda).
Peraltro il dialogo ha subito assunto caratteri giuristrudenziali e, con buona pace dell'amico Alfredo, per me la giurisprudenza non è mai politica e la politica e altro.
Detto ciò torno nel mutismo che ad inizio questione avevo promesso (e che ho rotto esclusivamente con un post) augurando, chiaramente, a chi vota si di non intostare per almeno un decennio.