Autore Topic: La terra che trema  (Letto 17537 volte)  Share 

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Offline Alex88

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R: Re:R: Re:La terra che trema
« Risposta #20 il: 25 Agosto, 2016, 09:55:17 am »
infatti, perciò dico che non sempre dietro una tragedia c'è una colpa da attribuire
In Giappone, dove tenendo 2 vulcani e una faglia grossa quanto l'isola, hanno visto bene di non far crollare intere prefetture al primo 5to grado che capita.
In italia e' un altro paio di maniche, teniamo casi a carrettate di terremoti di medio-alto livello, siamo palesemente una zona a rischio (ringraziando semp a maronn che campi flegrei nun zompano), noi aspettiamo che muoia la gente e poi continuiamo ad aspettare.
« Ultima modifica: 25 Agosto, 2016, 09:58:28 am da Alex88 »

Offline impfed81

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Re:La terra che trema
« Risposta #21 il: 25 Agosto, 2016, 10:14:35 am »
guardate che il problema non sono gli edifici storici , qua crollano scuole , ospedali , stazioni dei carabinieri ,  ma stiamo pazziann
ma sticazzi del mercato.

Offline IlGeneraleNero

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Re:R: Re:R: Re:La terra che trema
« Risposta #22 il: 25 Agosto, 2016, 10:15:18 am »
In Giappone, dove tenendo 2 vulcani e una faglia grossa quanto l'isola, hanno visto bene di non far crollare intere prefetture al primo 5to grado che capita.
In italia e' un altro paio di maniche, teniamo casi a carrettate di terremoti di medio-alto livello, siamo palesemente una zona a rischio (ringraziando semp a maronn che campi flegrei nun zompano), noi aspettiamo che muoia la gente e poi continuiamo ad aspettare.

ma non è sempre così, come pensi di mettere in sicurezza quei paesini se non ricostruendoli da capo? Cosa che ovviamente mi pare impossibile da fare ... Non è il costo il problema, ma la fattibilità

Poi se arriva un ingegnere che mi dice che la cosa è possibile ed in brevissimo tempo ok, vuol dire che ho detto una cazzata ...
“La prima volta che ti ho vista sai, di un calcio di altri tempi mi innamorai, son qui in curva a cantare perchè da quel momento ci sei soltanto te...chiudo gli occhi e penso che passa il tempo passa insieme a te quando un giorno morire dovro' voglio portare in cielo i miei color…!” by ULTRAS L'AQUILA

Offline Capetiello

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Re:La terra che trema
« Risposta #23 il: 25 Agosto, 2016, 10:36:52 am »
La questione è complicata assai, si fa presto a parlare. Qualche mese fa sono stato ad Apice Vecchio, uno dei tre borghi fantasma che abbiamo in Campania. Il paese è stato abbandonato nel 62 dopo un terremoto, completamente abbandonato nell'80, ed è rimasto tutto come allora, case, edifici pubblici, piazze, locali commerciali. E' stata una delle esperienze più belle della mia vita, una città svuotata dalla sera alla mattina, una Pompei moderna, completamente deserta dove ci stavo io solo. E' stato come camminare in una fotografia di cinquanta e passa anni fa.

L'evacuazione più significativa è avvenuta nel 62 ma fino a cinque anni fa c'era gente che continuava ad abitarci o ad esercitare la professione, nonostante i locali seriamente pericolanti, tipo ci stava un Salone da barbiere e proprio affianco una casa mezza crollata con gli archi delle porte completamente distorti. E devi dire che la tenuta in vita di certe attività venivano incentivate dall'amministrazione locale, che il Sindaco (oggi morto) si è battuto fino alla fine per occupare le case e i locali non ancora distrutti (ma ad occhio comunque solarmente pericolanti).
Senza contare poi la presenza di quelli che, apparentemente, sembravano degli extracomunitari, clandestini in genere, che abitano certe strutture. Mentre visitavo la città avevo come la sensazione di essere osservato, camminando per le stradine stavi solo, ma avevi comunque la sensazione che qualcuno ci fosse. Convinti che fosse suggestione io e i miei compagni ci siamo addentrati nel punto centrale e bellebbuono cominciammo a vedere dei cristiani che si annascunnevano. Incoscientemente godevo per la sensazione di trovarmi in una situazione del genere, sembrava un film di paura, e proprio ste presenze ci hanno spinto ad andare via dopo due ore di "esplorazione". Col senno di poi capisci come certi posti  restino un pericolo pure se abbandonati. Approssimativamente in città ci potevano stare decine e decine di persone ad abitare le case abusivamente, roba che 'nzia mai a maronna viene un terremoto di Apice Vecchio non rimane veramente nulla.

Nonostante tutto uscendo dalla città (che non è accessibile bisogna valicare le transenne che hanno messo i guardi) si vede che stanno poi costruendo una zona nuova perché la messa in sicurezza è veramente troppo dispendiosa.

Secondo il buon senso 3/4 dei borghi Italiani posti in una certa zona d'Italia da domani dovrebbero essere ridotti così:


Offline kowalski

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Re:La terra che trema
« Risposta #24 il: 25 Agosto, 2016, 10:56:45 am »
Tragedia davvero terribile, si rischia di superare il bilancio di vite umane del terremoto dell'Aquila a questo punto.
Premesso che è presto per il tempo delle discussioni e delle polemiche, ora è il tempo del dolore, della speranza e della solidarietà, c'è da dire che a questo punto, forse, ce n'è abbastanza per poter concludere che l'Italia è un paese ad alto rischio sismico.
In Giappone la cultura antisismica era proverbiale, c'era informazione, esercitazioni nelle scuole... Qui non mi pare si senta parlare di questo, addirittura si continua a costruire senza antisismicità...
Bisogna che la cultura della prevenzione si diffonda, sappiamo benissimo che l'Italia è un paese che ha vissuto per molti decenni praticamente nell'assenza di qualunque tipo di regola, con una cultura dell'abusivismo e dell'illegalità che è stata dominante per quasi tutta l'epoca repubblicana, ma sarebbe anche il momento di invertire la tendenza. Qua in Italia dalla mattina alla sera non si sente altro che polemiche, ci si rinfaccia questo e quello, il che può anche essere positivo se porta a migliorare, e non è solo distruttività fine a se stessa, finora però la diffusione di una cultura del fare, ma soprattutto del fare "bene" sembra ancora carente... le pur tantissime persone in Italia che fanno la loro parte con capacità e coscienza sembrano sempre un po' dei casi isolati.
Polemico ergo sum

Offline Alex88

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Re:R: Re:R: Re:La terra che trema
« Risposta #25 il: 25 Agosto, 2016, 11:02:15 am »
ma non è sempre così, come pensi di mettere in sicurezza quei paesini se non ricostruendoli da capo? Cosa che ovviamente mi pare impossibile da fare ... Non è il costo il problema, ma la fattibilità

Poi se arriva un ingegnere che mi dice che la cosa è possibile ed in brevissimo tempo ok, vuol dire che ho detto una cazzata ...
No no genera', altro che i paesini, la questione e' che come dice impfed, qua cadono scuole ed ospedali.

Online FistingTopo

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Re:R: Re:R: Re:La terra che trema
« Risposta #26 il: 25 Agosto, 2016, 11:39:11 am »
ma non è sempre così, come pensi di mettere in sicurezza quei paesini se non ricostruendoli da capo? Cosa che ovviamente mi pare impossibile da fare ... Non è il costo il problema, ma la fattibilità

Poi se arriva un ingegnere che mi dice che la cosa è possibile ed in brevissimo tempo ok, vuol dire che ho detto una cazzata ...
parte della mia famiglia è umbra, colpita dal terremoto un Po di anni fa.... ebbene si..... si può fare una messa in sicurezza senza ricostruire tutto da capo. Ci vogliono soldi e lavori, ma sai ..... prevenire è meglio che curare. E a qualcuno nei posti importanti piace curare perché significa Magna magna

Offline IlGeneraleNero

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Re:La terra che trema
« Risposta #27 il: 25 Agosto, 2016, 12:17:04 pm »
Lo so uagliù, voi avete ragione, ma qui ci sta più di mezza Italia da mettere in sicurezza a cominciare dai paesini di montagna alle città costruite sulle rive dei torrenti che possono straripare da un momento all'altro ... oggi è un terremoto, domani un'inondazione, dopo domani un altro cazzo ...

Più che un problema di soldi qua c'è un problema di tempo, per mettere tutto a norma non basterebbero trent'anni per come siamo combinati, onestamente sono molto sfiduciato. Non è possibile assistere a tragedie come queste oramai ogni due o tre anni
“La prima volta che ti ho vista sai, di un calcio di altri tempi mi innamorai, son qui in curva a cantare perchè da quel momento ci sei soltanto te...chiudo gli occhi e penso che passa il tempo passa insieme a te quando un giorno morire dovro' voglio portare in cielo i miei color…!” by ULTRAS L'AQUILA

Offline kowalski

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Re:La terra che trema
« Risposta #28 il: 25 Agosto, 2016, 12:35:23 pm »
Ma basterebbe, ad esempio, mettere un tagliando obbligatorio per gli edifici come per le auto...
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Offline Fuller

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Re:La terra che trema
« Risposta #29 il: 25 Agosto, 2016, 13:05:49 pm »
guardate che il problema non sono gli edifici storici , qua crollano scuole , ospedali , stazioni dei carabinieri ,  ma stiamo pazziann

E' vero. Però, almeno nel caso specifico, quante scuole, ospedali, stazioni, sono in strutture moderne e non in costruzioni fatte in epoche in cui la parola antisismico non si sapeva neanche cosa significasse? Parliamo pur sempre di vecchi paesini di collina/montagna.

Offline impfed81

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Re:La terra che trema
« Risposta #30 il: 25 Agosto, 2016, 14:14:00 pm »
E' vero. Però, almeno nel caso specifico, quante scuole, ospedali, stazioni, sono in strutture moderne e non in costruzioni fatte in epoche in cui la parola antisismico non si sapeva neanche cosa significasse? Parliamo pur sempre di vecchi paesini di collina/montagna.

Devono arrivare che anche nei vecchi paesini le scuole e gli ospedali per essere agibili  devono essere a prova di terremoto di questa portata. Sennò hai voglia di piangere.
ma sticazzi del mercato.

Offline GeppiGeppi

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La terra che trema
« Risposta #31 il: 25 Agosto, 2016, 14:49:39 pm »
Il Giappone ha una storia diversa dalla nostra, così come le civili abitazioni che ormai sono quasi tutte di nuova generazione.
Le costruzioni civili in muratura o in pietra devono essere passate al setaccio per l'adeguamento sismico, su quelle esistenti in c.a. pure delle verifiche.
Grave la situazione post terremoto in cui una struttura di importanza strategica (ospedali, caserme, edifici pubblici, scuole, ponti e strade) diventano inagibili dopo un evento sismico (categoria per le quali la progettazione avviene allo SLC, allo stato limite di collasso. Dopo un evento sismico la struttura deve mantenere la sua operatività, vi devono risultare danni solo a elementi non strutturali. Vi deve essere assicurata non solo la resistenza carichi verticali, ma anche ad ulteriori carichi orizzontali quali il sisma).
Prima di tutto, strutture come ospedali devono assolutamente essere trasferite in strutture nuove. In contemporanea anche le scuole. Non è più possibile accogliere servizi pubblici in strutture di vecchia generazione.
Attenzione: una struttura che ha alcuni secoli non significa che non sia in grado di resistere ad un evento sismico. Ma è anche ovvio che in un paese come il nostro non ci possiamo permettere di rischiare.
Ci sarebbero tutti i presupposti per dare lavoro e sicurezza al paese per i prossimi decenni.

Ndё she ulkun e grekun, vrahj grekun e le ulkun. (Proverbio albanese)
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Offline Fagiolino Quattroporzioni

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Re:La terra che trema
« Risposta #32 il: 25 Agosto, 2016, 15:48:11 pm »
Il Giappone ha una storia diversa dalla nostra, così come le civili abitazioni che ormai sono quasi tutte di nuova generazione.
Le costruzioni civili in muratura o in pietra devono essere passate al setaccio per l'adeguamento sismico, su quelle esistenti in c.a. pure delle verifiche.
Grave la situazione post terremoto in cui una struttura di importanza strategica (ospedali, caserme, edifici pubblici, scuole, ponti e strade) diventano inagibili dopo un evento sismico (categoria per le quali la progettazione avviene allo SLC, allo stato limite di collasso. Dopo un evento sismico la struttura deve mantenere la sua operatività, vi devono risultare danni solo a elementi non strutturali. Vi deve essere assicurata non solo la resistenza carichi verticali, ma anche ad ulteriori carichi orizzontali quali il sisma).
Prima di tutto, strutture come ospedali devono assolutamente essere trasferite in strutture nuove. In contemporanea anche le scuole. Non è più possibile accogliere servizi pubblici in strutture di vecchia generazione.
Attenzione: una struttura che ha alcuni secoli non significa che non sia in grado di resistere ad un evento sismico. Ma è anche ovvio che in un paese come il nostro non ci possiamo permettere di rischiare.
Ci sarebbero tutti i presupposti per dare lavoro e sicurezza al paese per i prossimi decenni.

stavo per scrivere un post ma poi ho trovato il tuo.
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Offline kowalski

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Re:La terra che trema
« Risposta #33 il: 25 Agosto, 2016, 15:54:20 pm »
Comunque letto online che un adeguamento antisismico per un edificio di medie dimensioni può costare tra i 200.000 e i 600.000 euro... chiaro che a queste condizioni non lo farà nessuno, anche in presenza di tutti gli incentivi e sgravi fiscali di questo mondo.
Il lato positivo sarebbe che il nostro paese diventerebbe praticamente la locomotiva dell'economia mondiale...
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Offline kowalski

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Re:La terra che trema
« Risposta #34 il: 26 Agosto, 2016, 00:20:49 am »
Complimenti al napoletano arrestato come primo sciacallo del terremoto, tanto per far fare alla nostra città la solita figura di merda. Non riuscirò mai a capire perché non ci si decide a mandare a fare in culo una volta per tutte sta monnezza...
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Online Guallera V.2

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Re:La terra che trema
« Risposta #35 il: 26 Agosto, 2016, 14:54:43 pm »
Complimenti al napoletano arrestato come primo sciacallo del terremoto, tanto per far fare alla nostra città la solita figura di merda. Non riuscirò mai a capire perché non ci si decide a mandare a fare in culo una volta per tutte sta monnezza...
Ci vuole la pulizia etnica, è l'unico rimedio. Lavorando alla Sanità ho capito che non c'è nessun'altra soluzione.

Offline pappasouth

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La terra che trema
« Risposta #36 il: 26 Agosto, 2016, 17:11:48 pm »
pare che  non è vero, che la questura ha negato qualsiasi fermo per sciacallaggio

Offline joint

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Re:La terra che trema
« Risposta #37 il: 26 Agosto, 2016, 18:59:34 pm »
pare che  non è vero, che la questura ha negato qualsiasi fermo per sciacallaggio
Ci stanno i video del fermo, tutto vero ahimè

Offline kowalski

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Polemico ergo sum

Offline musicmad

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Re:La terra che trema
« Risposta #39 il: 30 Agosto, 2016, 11:18:03 am »
https://unitedforacause.bandcamp.com/releases
Per aiutare le vittime del terremoto ci siamo uniti per un compilation con i migliori producer e cantanti dub italiani.
La compilation conta più di 40 tracce ed è acquistabile sia completa (per soli 10 euro) che per traccia singola.
Il servizio bandcamp manda in automatico i soldi all'account paypal che abbiamo immesso che è quello della CRI, cosi da non perdere soldi nei passaggi.
Vi lascio sotto il comunicato in inglese e se avete voglia dategli un ascolto e se volete un supporto. grazie.

"UNITED FOR A CAUSE - Musical Foundraising to Help The Earthquake Victims in Italy" is the name of the project born after the striking earthquake that hit the centre of Italy on August 25th 2016, to raise funds and give a helping hand to the homeless' families, to the victim's families and to the people of Amatrice and the areas damaged by the earthquake.
This project is born out of the will and the good purposes of the Italian Reggae & Dub Producers, and all the proceeds of the sale of this album will go directly to the Italian Red Cross (CRI) who will give them to the people in need.
We, the Italian Reggae & Dub Producers outta Italy, invite all the people of good will and good purposes to help us spread this work and raise resources to destine to the victims of this tremendous event.
grazie meret, speriamo che vada in depressione e si faccia di eroina, si deve levare dalle palle quanto prima, mannaccia la maronna infame