A me è parso sicuramente un gesto di grande maleducazione nei confronti di gente che poi né il direttore né il giornalista conoscevano. Insomma, la sfaccimma della confidenza.
Ovviamente, la polemica sul politically correct nasce perché è un nervo scoperto, ma pubblicare quel titolo è più una questione di scostumatezza o non saper fare il proprio mestiere piuttosto che una forma di razzismo.
Io non me la sarei presa, mi sarei fatto una grassa risata come quando da portiere feci perdere la mia squadra in finale con tutta la tribuna a insultarmi contro. O come quando il prete mi fece esonerare come allenatore dalla scuola calcio perché gli avevo ucciso il cane.
Bisogna ridere, sempre.