Se mi chiedi dove è nato l'amore per il calcio ho perfettamente chiaro il momento esatto. Domenica pomeriggio, fresco primaverile, una radiolina, il mio amato nonno e io. Quelle immagini che ti restano nella memoria come ritratti della tua infanzia. Una voce dalla diretta di "tutti i campi" lasciava spazio all'immaginazione. Ricreavi i cross, le corse, i goal. Gioie e sofferenze. Ricordo che mio nonno non voleva ascoltare la diretta perché amava il senso di sorpresa del commentatore che, entrando a gamba tesa, interrompeva gli altri per annunciare il goal del Napoli. E ci abbracciavamo. In settimana era d'obbligo l'incontro a tre con Tonino, nostro parente e ottimo calciatore, corriere dello sport in mano a discutere della partita e dei nuovi acquisti. Era qualcosa di cosi genuino che io ne ero completamente affascinato. Tre generazioni unite da un unico amore. Quando mio padre mi portava al San Paolo a vedere Maradona, le sue giocate erano magia pura, infiammavano i nostri cuori passionali e io ero felice, semplicemente felice. Oggi questi amati colori compiono 90 anni, hanno accompagnato e accompagnano la mia vita, meritano ancora per anni il mio amore incondizionato. Oltre i presidenti, oltre i calciatori, oltre i soldi, oltre la politica, oltre la violenza. Oltre tutto ancora mi emoziono con lo sguardo fiero per quella maglia e le bandiere azzurre al vento.