Purtroppo psicologicamente lo vedo fregato.
Insomma, l'anno scorso arrivava con il vento in poppa, il suo rivale Gabbiadini in crisi di prestazioni e gol. Lui subentra e segna subito gol pesanti (anche di pregevole fattura), sembra che sia predestinato ad essere il nuovo bomber del Napoli. Tutto sembra giocare a suo favore.
E proprio nel momento migliore, arriva il maledetto infortunio che compromette la stagione.
Il suo rivale Gabbiadini ha di nuovo una chance ma non la sfrutta, sembra proprio che non si possa fare altro che attendere il suo ritorno come salvatore della patria e nel frattempo tamponare con un ripiego nel mercato di Gennaio.
Ma proprio allora Sarri rimodella la squadra disegnando un nuovo ruolo per Mertens, fino a quel momento coinquilino di lusso sulla fascia sinistra di Lorenzo Insigne. E Dries si rivela essere un'arma letale, una volta messo al centro dell'attacco.
Milik torna nel finale di stagione, poche occasioni per lui, la squadra è in piena lotta per obbiettivi importanti, non c'è tempo per ridargli minutaggio necessario.
Ma soprattutto, non è più il titolare e in cuor suo sa che difficilmente lo sarà con questo Mertens, qualsiasi cosa faccia nei minuti che Sarri gli concederà.
Insomma non la situazione ideale psicologicamente per un giovane che si credeva sulla rampa di lancio di questi tempi solo un anno fa.