Cosa ci insegna il fallito golpe turco ? Che il novecento è finito. Oggi la velocità con cui si può fare appello alla popolazione, tramite le nuove tecnologie ed i canali alternativi di flusso informativo, rende il movimento strategico dei carri armati abbastanza vicino all'obsolescenza storica.
Ci insegna che Erdogan riesce a mobilitare le masse, la cui maggioranza è con lui o di cui controlla una minoranza ben più reattiva ed organizzata.
Ci insegna che la Turchia di oggi si muove a grande velocità verso la costruzione di uno Stato non totalmente laico, anche se considerato in quella maniera così caratteristica che è il laicismo kemalista di Ataturk. Ed ora, con una leadership uscita paradossalmente rafforzata - anche sul piano internazionale - da questo putsch di metà luglio, Erdogan potrà proseguire nell'opera eliminando molti dei suoi competitors.
E ci insegna che, per una volta, il raziocinio ha avuto la meglio: perché se quei militari avessero esploso colpi sulla folla, oggi saremmo qui a raccontarci della guerra civile turca, e non di un colpo di Stato tentato ed affondato.