
Paese Italia 
Anno 1982 
Durata 88 min 
Colore colore 
Audio sonoro 
Genere documentario 
Girato in Valbruna tra Brescia e Mantova, descrive, sotto il segno dell'acqua, il giro dei giorni e delle stagioni, la vita della natura, la presenza dell'uomo. Poema (più Lucrezio che Disney) che apre una finestra magica sul mondo della natura. Un piccolo capolavoro anomalo del cinema italiano degli anni '80. Da vedere al cinema, preferibilmente.
Se “Il Pianeta Azzurro†è un documentario naturalista, allora è il migliore, anche più del famosi “Barakaâ€eâ€Koyaanisqatsiâ€.
Se è un film d'autore, allora parliamo di un esordio tra i più originali in circolazione; l’estremizzazione del realismo rurale de “L’Albero degli Zoccoli†di Olmi, un'irresistibile invito alla contemplazione (grandiosa la fotografia), all’osservazione delle piccolegrandi cose e all’ascolto ‘concreto’.
Il ciclo delle stagioni scorre in parallelo con la vita degli uomini, Il regista ferma la camera, s'appiccia una pipa e osserva, ascolta, riflette; nient’altro.
Un incanto.
 
  
  
 
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"Il pianeta azzurro poema, viaggio, concerto sulla natura, l’universo, la vita…
Un ‘immagine diversa da quella sempre vista".
(Andrej Tarkovskij)