Mo' Giua', cu tutt o ben, dire che Pezzella è più forte di goulam (e io goulam lo schifo, eh...) mi pare francamente troppo. Anche perché è uno che tiene 4 presenze nel pallone. Quattro.
Nel pallone hanno fallito giocatori come Santon e De sciglio, che hanno vissuto stagioni in cui venivano considerati Facchetti e Maldini.
Ovviamente mi riferivo alle prospettive. Logico che allo stato delle cose...
Sul resto, ecco, aiz è man. Comq quasi sempre quann scriv tu. Cioè, Marcolò hai ragione.
Però quando penso al fatto che una delle prime cinque scuole calcistiche del mondo, perchè l'Italia questo è, che nun è cazz di apparare una generazione di calciatori degna di questo nome, penso spesso a questa smania, a questo non intravedere più le qualità dei calciatori, questo "o è nu fenomen oppure adda fa ò cess, pure se a 19 anni se la cava".
Cannavaro se non avesse avuto San Marcello che si pigliò la responsabilità di buttarlo nella mischia, forse avrebbe avuto una carriera assai ridimensionata. Ma forse è un caso troppo grosso, ma potrei fare migliaia di altri esempi, eh.
Viviamo in un calcio dove un giocatore come Vasco Regini viene umiliato dal suo tecnico annanz a tutta la tifoseria, e questo viene interpretato come un gesto da duro, da uomo ch'è pall, quando è semplicemente il gesto di uno che non sa fare nè l'allenatore nè l'uomo.
Vabbè, evidentemente ragiono a modo mio, uagliù. Si parla di Centri Tecnici, di quote, si obbliga la Lega Pro a tagliarsi le palle e a rinnegare l'anima provinciale di un tempo, per far giocare a forza dei ragazzi mandati lì, tant pè mannà, dalle società di serie A.
Ma non è che il problema, tra gli altri, sia proprio questa mentalità, questa ossessione per il predestinato?
Libero è ricere na strunzat, eh.