comunque tu provochi e banalizzi le opinioni altrui che è una bellezza, stai rendendo la questione palestinese e in generale quella mediorentale come na barzellettta, qualcosa da radical chic e invasati.
Per me è banale, sì.
Sincerament Cenzì, a me l'opinione "Cattivi ricchi vs. Poveri buoni" m'è sempre sembrata assai banale. Ed odiosa, in alcune pieghe che pigliano i dibattiti. Azzardarsi a dire "Certo che pure gli israeliani, con la paura che ti pigli un caffè e s'troven nu kamikatze vicin..." e vieni accusato di sionismo, imperialismo e capitalismo filoamericano. Per me ragionare così è da idioti.
Anche perchè se penso ai leader di Hamas non penso a gente come Sankara, Che Guevara, oppure Ho Chi Minh, penso a dei politicanti che non disdegnano gli alberghi di lusso e la vita bella.
La questione palestinese è tanto sentita dalla comune opinione marxista e di sinistra, e reputata tale, puramente per delle alleanze e dei giochi di potere tipici degli anni settanta. Il PCI fino a Moro solidarizzava con l'OLP, la DC dino all'MSI con Israele.
Ma ch'rè? Il tifo calcistico?
Le questioni sui popoli oppressi? Nel 1994, in pieno dibattito mediorientale, con le parti che si accanivano e si scontravano tra loro tra kefie e provocazioni, 800mila Tutsi venivano uccisi dalla maggioranza Hutu, in Ruanda. In due settimane, nell'indifferenza mondiale. Attualmente qualcuno esalta Kagame come Arafat e gioisce per l'annichilamento degli huti assassini ed oppressori? Non mi risulta.
La verità, caro mio, è che un po' tutti, marxisti e non, hanno utilizzato il medioriente come una puttana per sfogare le loro strategie ed i loro ricattucci e schermaglie del cazzo. E quindi non ne farei proprio una questione di bandiera e fazione, dato che se Nato e Blocco Sovietico avessero lasciato in pace quelle popolazioni, l'accordo si sarebbe trovato già da tempo.
E sulle responsabilità di URSS, congintamente a quelle successive (per me minori e conseguenziali) degli USA, già ne amm parlat a sufficienza.