Pietro Ingrao stesso raccontava come la sua opposizione al fascismo e al nazismo non nascesse certamente dai libri, ma da un moto sentimentale, dal sentire dal di dentro che era necessario reagire. Mi sembra che chi si attarda in dibattiti storici da bignamino manchi clamorosamente l'oggetto reale del discorso. Non amo molto il linguaggio quando conquista l'indipendenza da ciò che dovrebbe rappresentarne l'oggetto, e diventa un qualcosa di astratto, fine a se stesso, metalinguistico.
Molti qui si dichiarano marxisti. Io so quali sono le cause storiche per cui in Italia ci sono numerosi marxisti e postmarxisti. Anche su questo si potrebbero alimentare pagine e pagine di dibattiti complottisti... E'chiaro che la sopravvivenza di un certo pensiero di sinistra, che poi si è incancrenito nella sclerosi grillina e in varie altre forme, è stata pagata dai russi a suon di rubli.
Ma non è questo il punto, stiamo parlando di gente che spara a sangue freddo contro gente che è al bar o sente un concerto e che non gli ha fatto nulla. Sono degli idioti, dei vigliacchi, dei pazzi. Qualunque scimmiottatura di dibattito accademico è pura rimozione. Se non c'è una reazione morale di fronte a ciò si va soltanto nell'imbabrbarimento... Nessun complotto imperialista americano può spingere a fare stragi di questo tipo. Il problema in questo caso non è il (presunto) mandante, ma la mano.
E badate che l'estremismo islamico esiste da tanto tempo, non è una cosa recente come credono in molti. Semmai determinati governi, di orientamento socialista, in qualche modo illuminato, stavano rappresentando un timido tentativo di emancipazione, poi certamente fermato dagli americani e dagli occidentali, e dai potenti del mondo arabo e musulmano, per i loro interessi, ma questa tigre dell'estremismo religioso in quel mondo esiste da tanto tempo.