Autore Topic: Il papa a Cuba (e alla riconquista del mondo)  (Letto 11680 volte)  Share 

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Offline GeppiGeppi

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Re:Il papa a Cuba (e alla riconquista del mondo)
« Risposta #20 il: 22 Settembre, 2015, 21:17:58 pm »
Non voglio dilungarmi molto perché qui si entra in un campo più specifico dove è meglio che io legga piuttosto che scriva, ma voglio lasciarvi con questo interessantissimo documentario su quella locena di Madre Teresa






Ndё she ulkun e grekun, vrahj grekun e le ulkun. (Proverbio albanese)
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Offline claudiololli

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Re:Il papa a Cuba (e alla riconquista del mondo)
« Risposta #21 il: 22 Settembre, 2015, 21:22:06 pm »
tra le strette di mano ritengo che la più sincera sia stata quella a pinochet.... :sisi:

La Chiesa è un'istituzione reazionaria e conservatrice, di estremissima destra

Se parliamo di Gesù, e di membri di "base" se ne può parlare come veri "compagni". Ma le istituzioni di vertice, purtroppo, difendono lo status quo

Offline Vino a Tavola

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Re:Il papa a Cuba (e alla riconquista del mondo)
« Risposta #22 il: 22 Settembre, 2015, 21:25:17 pm »
Sugli altri le fonti storiche sono ben più approfondite e sicure.
Ciò non toglie che tu possa avere ragione eh.
a quanto emerge fu una specie di shiendlers verso altri religiosi oppositori del regime... quello che gli si rimprovera è la facciata troppo tenera col dittatore e il caso in cui, con dei preti più rossi di altri, fu assai meno solerte nel fornire protezione

Offline djcarmine

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Re:Il papa a Cuba (e alla riconquista del mondo)
« Risposta #23 il: 22 Settembre, 2015, 22:25:09 pm »
non si può parlare di madre teresa senza uno sclero del nostro fuoriclasse gigliato

ma sti scheletri nell'armadio di papa francesco?
ed io mi sentii in quel momento come una prostituta sverginata dai suoi aguzzini

C. Pazzo 
Noi vinciamo in quanto esistiamo. Vinciamo quando siamo in 60.000 per Napoli-Cittadella e quando ci ricordiamo di Esteban Lopez o di Picchio Varricchio. Vinciamo odiando le strisciate e vivendo in funzione di questa maglia. Vinciamo andando con un paio di amici allo stadio e non guardando la partita in casa da soli in un salotto di Reggio Calabria. Vinciamo quando siamo migliaia ad ogni trasferta, vinciamo quando uno juventino nella nostra città viene additato come essere anormale e malato di scabbia

Offline GeppiGeppi

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Re:Il papa a Cuba (e alla riconquista del mondo)
« Risposta #24 il: 22 Settembre, 2015, 22:39:35 pm »
non si può parlare di madre teresa senza uno sclero del nostro fuoriclasse gigliato

ma sti scheletri nell'armadio di papa francesco?

Ogni santissimo religioso in Argentina vissuto durante la dittatura militare è complice. Ogni fottuto religioso. Ogni fottutissimo religioso.
E lui era già un pezzo grosso.

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Offline claudiololli

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Re:Il papa a Cuba (e alla riconquista del mondo)
« Risposta #25 il: 22 Settembre, 2015, 22:51:20 pm »
secondo me bisogna distinguere tra messaggio spirituale universale, quindi valori positivi universali , che vengono dalla religione cattolica, e che trovi un pò dappertutto nelle religioni,  e politica del Vaticano, che è vera e propria politica di uno stato che cerca di sopravvivere e accrescersi , come tutti gli altri stati

Ma poichè la stragrande maggioranza delle persone non è capace di prendersi solo ciò che è buono ma tende a prendersi tutto di una religione, ecco che le religioni finiscono per essere un tumore di questo mondo

Cosa ti salva da tutto questo ? La cultura ! Infatti le religioni da sempre cosa hanno attaccato ? La cultura . E il comunismo...perchè il comunismo è stato il primo movimento politico a dire chiaramente che la religione è l'oppio dei popoli, sgamandoli . E quindi tutti all'inferno  :sisi:



Offline claudiololli

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Re:Il papa a Cuba (e alla riconquista del mondo)
« Risposta #27 il: 23 Settembre, 2015, 08:53:49 am »
Questo Papa sta facendo delle aperture importanti, ma il giudizio rimane sospeso...indubbiamente non è uno di "destra" , sicuramente appartiene all'ala progressista del Vaticano ma prima di dire che stia facendo teologia della liberazione ce ne vuole....

Credo che nella chiesa e nelle religioni non bisogna mai generalizzare, certo se gli dai spazio si prendono il dito con tutta la mano, la laicità dello stato non si tocca e deve sempre aumentare....anche se l'istituzione nasce per "comandare" e "plagiare" sono sempre pronto a salvare elementi perchè non si può mai generalizzare. Per esempio i preti e vescovi sudamericani che attuarono la teologia della liberazione, più comunisti loro di tanti a parole ( Napolitano, D'alema etc etc )....come in italia un don vitaliano della sala, tanti missionari che davvero spendono la vita in mezzo agli ultimi della terra.



 

Offline nickwire

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Il papa a Cuba (e alla riconquista del mondo)
« Risposta #28 il: 23 Settembre, 2015, 10:54:42 am »
A trent'anni ho scoperto il piacere di partire dalla realtà e dalla società, analizzandone linee generali, non il contrario.
Non contestualizzare il ruolo di Papa Francesco nell'opinione pubblica, soprattutto italiana, è un grande errore che nasce dalla presunzione di voler applicare alla società valori astratti e dogmatici, ma che mal si associano al concreto.
Per chi manifesta dubbi sulla teologia della liberazione, Francesco ha riaperto il processo di beatificazione per Oscar Romero, ad esempio. Ha imposto un cambiamento dirigenziale nello Ior.
Basta vedere le ultime nomine cardinalizie, soprattutto italiane, per capire che vuole adottare un cambiamento concreto nella sua istituzione. Ma anche il suo distacco dai potenti.
Ora, in giro tanta gente crede, sarà frutto dell'ignoranza, del perbenismo, di una scarsa emancipazione. A mio parere, rappresenta spesso la sostituzione di un qualcosa che manca.
Io non sono religioso, nè tantomeno clericale, ed odio Wojtila, ma non posso negare che Francesco rappresenti uno dei pochissimi baluardi di civiltà e di semplicità in questo mondo di merda, per quel che dice e che fa. E considerando quanta gente crede, penso sia solo una notizia positiva.

Piacerebbe vederlo fare anche alla sinistra italiana, spesso troppo impegnata in battaglie di purezza, invece di scoprirla nella semplicità delle proprie parole.

Offline claudiololli

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Re:Il papa a Cuba (e alla riconquista del mondo)
« Risposta #29 il: 23 Settembre, 2015, 11:56:25 am »
A trent'anni ho scoperto il piacere di partire dalla realtà e dalla società, analizzandone linee generali, non il contrario.
Non contestualizzare il ruolo di Papa Francesco nell'opinione pubblica, soprattutto italiana, è un grande errore che nasce dalla presunzione di voler applicare alla società valori astratti e dogmatici, ma che mal si associano al concreto.
Per chi manifesta dubbi sulla teologia della liberazione, Francesco ha riaperto il processo di beatificazione per Oscar Romero, ad esempio. Ha imposto un cambiamento dirigenziale nello Ior.
Basta vedere le ultime nomine cardinalizie, soprattutto italiane, per capire che vuole adottare un cambiamento concreto nella sua istituzione. Ma anche il suo distacco dai potenti.
Ora, in giro tanta gente crede, sarà frutto dell'ignoranza, del perbenismo, di una scarsa emancipazione. A mio parere, rappresenta spesso la sostituzione di un qualcosa che manca.
Io non sono religioso, nè tantomeno clericale, ed odio Wojtila, ma non posso negare che Francesco rappresenti uno dei pochissimi baluardi di civiltà e di semplicità in questo mondo di merda, per quel che dice e che fa. E considerando quanta gente crede, penso sia solo una notizia positiva.

Piacerebbe vederlo fare anche alla sinistra italiana, spesso troppo impegnata in battaglie di purezza, invece di scoprirla nella semplicità delle proprie parole.

ma non c'è alcun dubbio che questo Papa sia migliore degli altri, ma sulla teologia della liberazione o su battaglie forti contro le ingiustizie del mondo non lo vedo....anche perchè quei vescovi anni 70-80 sono stati arrestati, torturati, uccisi....quando fai la battaglia al potere qualcosa ti accade , anche se sei Papa  :sisi:

Per cambiare il mondo devi scontrarti ferocemente col "sistema" che non consente mutamenti e diminuzione dei propri profitti. Stringere le mani non serve a un cazzo....se a un obama gli avesse detto "nè sament, invece di bruciare miliardi per la ricerca spaziale o per le bombe perchè non fai mangiare qualche milione di bambini nel mondo tutti i giorni " oppure "nè scem, ma prima li armi ai terroristi e poi fai finta che li combatti" allora scioglierei il mio giudizio su Papa Francesco

Offline Genny Fenny

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Re:Il papa a Cuba (e alla riconquista del mondo)
« Risposta #30 il: 23 Settembre, 2015, 11:59:45 am »
Quoto col sangue il Contee Nanza.

Offline GeppiGeppi

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Re:Il papa a Cuba (e alla riconquista del mondo)
« Risposta #31 il: 23 Settembre, 2015, 12:02:57 pm »
Il mio quoto a Conty è di speranza, vorrei sbagliarmi su questo Papa.

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Offline nickwire

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Re:Il papa a Cuba (e alla riconquista del mondo)
« Risposta #32 il: 23 Settembre, 2015, 12:26:06 pm »
ma non c'è alcun dubbio che questo Papa sia migliore degli altri, ma sulla teologia della liberazione o su battaglie forti contro le ingiustizie del mondo non lo vedo....anche perchè quei vescovi anni 70-80 sono stati arrestati, torturati, uccisi....quando fai la battaglia al potere qualcosa ti accade , anche se sei Papa  :sisi:

Per cambiare il mondo devi scontrarti ferocemente col "sistema" che non consente mutamenti e diminuzione dei propri profitti. Stringere le mani non serve a un cazzo....se a un obama gli avesse detto "nè sament, invece di bruciare miliardi per la ricerca spaziale o per le bombe perchè non fai mangiare qualche milione di bambini nel mondo tutti i giorni " oppure "nè scem, ma prima li armi ai terroristi e poi fai finta che li combatti" allora scioglierei il mio giudizio su Papa Francesco
Sì, ma negli anni settanta la chiesa era Paolo VI, una cosa un attimino diversa.
Già che la chiesa dia un santo ai fedeli della teologia della liberazione è un fatto mastodontico, se guardato nell'ottica clericale, eh.
Ora, tu lo vorresti Masaniello. Io intravedo invece in questo Papa una fortissima praticità, che mi piace un sacco.
Praticità significa che invece di lottare contro i mulini al vento (cazzo ottieni nel dire all'amministrazione americana che sono delle samente?), pensi a divulgare certi valori nelle persone semplici, poco alla volta.
Dire a mò di omelia che il denaro è lo sterco del diavolo, che fare le polemiche sui diritti degli omosessuali è sostanzialmente inutile e dannoso (cosa verissima da una parte e dall'altra), che l'aborto è sempre una tragedia umana ed una tristezza (non avanzando mai pretese sulla legittimità del diritto, a differenza dei suoi predecessori), che la fede va ricercata nei comportamenti più comuni e quotidiani (disse una volta che non è bello parlar male ed essere aggressivi con il prossimo), è secondo me molto più intelligente e forse ancora più idealista delle masaniellate.
Noi ci ridiamo su sti fatti, ma tu hai presente l'impatto sui credenti di un papa che va da solo dall'oculista a cagnà è lent, impone ai cardinali di pagare la stanza in occasione di un ritiro spirituale e che decide di mangiare in mensa tutti i giorni cu chill che pulezzene e scal?
Uno che viene considerato ed è consapevole di essere una guida spirituale, questo deve fare. Dare consigli strettamente quotidiani alle persone che lo pregano.
« Ultima modifica: 23 Settembre, 2015, 12:30:35 pm da nickwire »

Offline Genny Fenny

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Re:Il papa a Cuba (e alla riconquista del mondo)
« Risposta #33 il: 23 Settembre, 2015, 12:33:14 pm »
In questo topic e in questa sezione ormai parto con un assunto molto semplice, banale se volete,
poi liberissimi voi di darmi del cretino, del pressappochista, del facilone, della lota, insomma, fate a piacere vostro.
Insomma, tale assunto è che, in questa odierna versione del capitalismo 2.0,
l'uomo non ha più modo di indirizzare i corsi storici a nessun livello.
Quindi le religioni si adeguano alle moderne logiche commerciali per mantenere forte il brand,
la politica mette in scena finte dialettiche nella trasmissione dei dettami dei vertici finanziari mondiali,
l'alimentazione è sottoposta alla sanità e compagnia cantante.
In un mondo del genere, fare i nerdacci sui patti lateranensi, sullo Ior e cazzi e fichi, cosa che facevo pure io fino a qualche anno fa,
è qualcosa di frustrante e inutile. Idem con patate per tutti i cazzi di politica nazionale e internazionale che seguite con tanta attenzione.
L'uomo medio ha la fede, che vi piaccia o no,
e papa Francesco è una figura cardine per miliardi di persone,
veicola valori condivisibili, lo fa con un linguaggio efficace,
né ma che cazzo andate trovando dal Papa nell'anno 2015,
che fa le crociate sugli stabilimenti della Nestlé?
Scennite a cuoll a papa Francesco.

Offline GeppiGeppi

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Re:Il papa a Cuba (e alla riconquista del mondo)
« Risposta #34 il: 23 Settembre, 2015, 12:35:32 pm »
In questo topic e in questa sezione ormai parto con un assunto molto semplice, banale se volete,
poi liberissimi voi di darmi del cretino, del pressappochista, del facilone, della lota, insomma, fate a piacere vostro.
Insomma, tale assunto è che, in questa odierna versione del capitalismo 2.0,
l'uomo non ha più modo di indirizzare i corsi storici a nessun livello.
Quindi le religioni si adeguano alle moderne logiche commerciali per mantenere forte il brand,
la politica mette in scena finte dialettiche nella trasmissione dei dettami dei vertici finanziari mondiali,
l'alimentazione è sottoposta alla sanità e compagnia cantante.
In un mondo del genere, fare i nerdacci sui patti lateranensi, sullo Ior e cazzi e fichi, cosa che facevo pure io fino a qualche anno fa,
è qualcosa di frustrante e inutile. Idem con patate per tutti i cazzi di politica nazionale e internazionale che seguite con tanta attenzione.
L'uomo medio ha la fede, che vi piaccia o no,
e papa Francesco è una figura cardine per miliardi di persone,
veicola valori condivisibili, lo fa con un linguaggio efficace,
né ma che cazzo andate trovando dal Papa nell'anno 2015,
che fa le crociate sugli stabilimenti della Nestlé?
Scennite a cuoll a papa Francesco.

AHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHHAHAHHAHAHHA E PURE TIENI RAGIONE. GIVE ME FIVE!

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Offline nickwire

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Re:Il papa a Cuba (e alla riconquista del mondo)
« Risposta #35 il: 23 Settembre, 2015, 12:38:34 pm »
In questo topic e in questa sezione ormai parto con un assunto molto semplice, banale se volete,
poi liberissimi voi di darmi del cretino, del pressappochista, del facilone, della lota, insomma, fate a piacere vostro.
Insomma, tale assunto è che, in questa odierna versione del capitalismo 2.0,
l'uomo non ha più modo di indirizzare i corsi storici a nessun livello.
Quindi le religioni si adeguano alle moderne logiche commerciali per mantenere forte il brand,
la politica mette in scena finte dialettiche nella trasmissione dei dettami dei vertici finanziari mondiali,
l'alimentazione è sottoposta alla sanità e compagnia cantante.
In un mondo del genere, fare i nerdacci sui patti lateranensi, sullo Ior e cazzi e fichi, cosa che facevo pure io fino a qualche anno fa,
è qualcosa di frustrante e inutile. Idem con patate per tutti i cazzi di politica nazionale e internazionale che seguite con tanta attenzione.
L'uomo medio ha la fede, che vi piaccia o no,
e papa Francesco è una figura cardine per miliardi di persone,
veicola valori condivisibili, lo fa con un linguaggio efficace,
né ma che cazzo andate trovando dal Papa nell'anno 2015,
che fa le crociate sugli stabilimenti della Nestlé?
Scennite a cuoll a papa Francesco.
Stavota quoto col sangue pure io

Offline GeppiGeppi

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Re:Il papa a Cuba (e alla riconquista del mondo)
« Risposta #36 il: 23 Settembre, 2015, 12:42:47 pm »
Ma se il Papa (e la chiesa cattolica) si trasformasse in una roba tipo Luca Casarini, smetterebbe di esistere domani stesso e verrebbe introdotta una nuovissima religione. Però sarebbe tutto molto divertente.

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Offline Artem Dzyuba

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Re:Il papa a Cuba (e alla riconquista del mondo)
« Risposta #37 il: 23 Settembre, 2015, 12:55:47 pm »
Parlare di cristiani che occupano determinati ruoli non può che portarvi automaticamente ad essere retorici, qualunque sia la vostra posizione a riguardo, quindi cancellate questo topic di merda  :look:
Adda venì Baffone!

Offline FistingTopo

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Re:Il papa a Cuba (e alla riconquista del mondo)
« Risposta #38 il: 23 Settembre, 2015, 12:56:12 pm »
Ma se il Papa (e la chiesa cattolica) si trasformasse in una roba tipo Luca Casarini, smetterebbe di esistere domani stesso e verrebbe introdotta una nuovissima religione. Però sarebbe tutto molto divertente.

Si proclamasse una nuova crociata contro i cinegri, io partirei subito, e con la mia spada bastarda porterei la fede !

Offline claudiololli

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Re:Il papa a Cuba (e alla riconquista del mondo)
« Risposta #39 il: 23 Settembre, 2015, 14:46:09 pm »
Sì, ma negli anni settanta la chiesa era Paolo VI, una cosa un attimino diversa.
Già che la chiesa dia un santo ai fedeli della teologia della liberazione è un fatto mastodontico, se guardato nell'ottica clericale, eh.
Ora, tu lo vorresti Masaniello. Io intravedo invece in questo Papa una fortissima praticità, che mi piace un sacco.
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Noi ci ridiamo su sti fatti, ma tu hai presente l'impatto sui credenti di un papa che va da solo dall'oculista a cagnà è lent, impone ai cardinali di pagare la stanza in occasione di un ritiro spirituale e che decide di mangiare in mensa tutti i giorni cu chill che pulezzene e scal?
Uno che viene considerato ed è consapevole di essere una guida spirituale, questo deve fare. Dare consigli strettamente quotidiani alle persone che lo pregano.

non io, ma Gesù, il capo del Papa, ha detto che non bisogna essere tiepidi, ma duri, determinati...

Quindi, bello che va dall'oculista o va in metro, o mangia con gli impiegati, ma ogni cazzo di giorno muiono milioni di persone per FAME e malattie curabilissime e c'è una distribuzione del reddito che neanche satana sarebbe tanto bravo a idearla.

Quindi il Papa , se vuole rappresentare Gesù, attacchi il sistema nelle fondamenta, nomi cognomi e indirizzi, altrimenti è ammuina