Sono d'accordo con il resto, ma con la parte in grassetto no. Forse mi è sfuggito qualcosa? No, perché Erri De Luca sta affrontando il processo con grande dignità, senza rimangiarsi niente e ripetendo continuamente che lui non è assolutamente vittima né martire. E senza farsi la chiagnuta appellandosi alle solite ong internazionali e potentati del cazzo vari.
Poi c'è un movimento ben individuabile e molto agguerrito, a cui De Luca ha dato il suo appoggio con parole forti. Mi sembra chiaro che i sacrosanti sabotaggi sarebbero continuati (e continuano) anche senza le sue parole.
Gli altri intellettuali italiani dov'erano? Chi ha avuto le palle di parlare in quei termini prima che cominciasse il processo? Erri De Luca ha preso una posizione che sarà anche discutibile per alcuni ma chiara, netta. Senza nessun tipo di ambiguità. In un paese dove il coraggio non è contemplato, De Luca si è dimostrato uomo fino in fondo. E si farà la galera senza fiatare, mentre fuori ci saranno le solite oche giulive a starnazzare.
dai Geppi, il termine "sabotare" sappiamo bene per quale motivo viene usato, quindi io, al posto suo, eviterei di giocare sul significato cercando di difendersi. Non si sta rimangiando niente ma sta cercando di aggiustare il tiro.
Lui sicuramente ha detto cose che tutti vorrebbero dire ma che nessuno ha il coraggio di dire e questo è un merito, però incitare ad un sabotaggio quando sappiamo bene che in giro c'è gente malata non mi è sembrata una mossa intelligente.
E comunque più che mandarlo in galera, cosa che non avrebbe alcun senso, io Stato cercherei anche di ragionare sulle sue parole, visto che non provengono da un fesso qualunque, e cercherei di capire dove si sta sbagliando, anche se magari adesso è troppo tardi.
Vorrei capire come si fa a fermare i lavori con gente che sta faticando e soldi che sono stati spesi. E' una cosa che non avrebbe senso, secondo me, poi non so.