Commovente come Alemao continui a parlare di impostare da dietro quando da un anno questa squadra costruisce solo sugli esterni e non passa quasi mai per vie centrali avviando l'azione. E se lo fa, lo fa abbassando un centrocampista.
Ciò che conta per un centrale nel nostro sistema tattico è la capacità di accorciare sull'avversario quando la linea è alta e di farsi valere in area, soprattutto sulle palle alte, con la linea bassa.
Tutti fondamentali in cui Tonelli è decisamente superiore a Chiriches, che è sempre stato un difensore per caso, il Pepe Reina dei centrali. Non ammetterlo e malafede.
Ciò non significa che parliamo di un fenomeno, anzi, ma che per fare quelle 4-5 presenze annuali che spettano naturalmente al quarto centrale della rosa, tra Coppa Italia e defezioni momentanee dei tre avanti, in un ruolo che ruota pochissimo, va meglio del rumeno.
Se considerate che non occupa spazio nelle liste, è più giovane, ha un ingaggio più basso e soprattutto non ha mercato, perché il nostro modo di fare pallone è chiaramente in controtendenza con quanto sta avvenendo a livello mondiale dove si cerca di avviare l'azione dalla difesa e non il marcatore puro, si capisce perché ha senso tenere Tonelli e non Chiriches.
Anche perché, parliamoci chiaro, se si spaccano i due centrali titolari o uno dei due la stagione è compromessa e basta, perché una coppia così forte in Italia non ce l'ha nessuno e non è che avere Chiriches ti cambierebbe qualcosa.