Un grande, ricordo con piacere la mia gita a Napoli con Nikkuà, per carattere timido e un po introverso, non avrei saputo come approcciare con lui e Carmine, fu cosi che mentre camminavo guardingo ricevetti un cuppitiello tra capa e collo
e ricorda pure quando ti salvai la vita da un flebile attacco di morte bianca, con il povero Nickuà colto da panico che già temeva le conseguenze legali della vicenda, mentre io da uomo espero di fattanze oltre che di vita ospedaliera, subito ti feci riprendere, ed essendo anche una persona saggia, ti feci una ramanzina sul fatto che non eri ancora pronto fisicamente, per scamazzarti la capa con quell'evera fetente ciociara mischiandola con ingenti quantità alcoliche. In quel momento mi sono sentito come la fata turchina