Sul tentativo di Hamsik da centrocampo finito 20 cm sopra la traversa ho avuto come una folgorazione. Non so dirvi, una specie di contatto con il divenire delle cose, un'aria strana intorno. Il campionato è finito ma in realtà non è finito, la visione di un futuro prossimo di cui abbiamo avuto solamente un assaggio. Un frangente, un attimo staccato ed indistinto dal totale.
Quanti anni abbiamo parlato di mercato, di acquisti: se l'anno prossimo rimane Cavani vinciamo, se rimane Higuain vinciamo, se rimane Mazzarri vinciamo, se compriamo Giuseppe Rossi vinciamo, se compriamo un difensore vinciamo. Bene, vi dico che quello prossimo è l'anno.
Il Napoli è pronto. Lo è l'allenatore, lo è l'ambiente - che è finalmente maturo, innamorato della prestazione e non ossessionato dal risultato - lo è la Società e soprattutto lo sono i giocatori. Un gruppo di gente vera, unita, sverginata mentalmente e determinata a lottare con chiunque su tutti i campi. Ed è, soprattutto, completa a livello numerico come mai negli ultimi vent'anni.
Una squadra operaia, un sistema di gioco e non un singolo. Si tifa il Napoli, non si dipende da nessuno.
Abbiamo seminato bene. Siamo tornati in A. Abbiamo fatto il calcio pane e salame, le prime apparizioni fugaci in Europa, contropiedi e ripartenze. Abbiamo gustato l'internazionalizzazione e siamo diventati prima squadra di attacco e poi di possesso. Abbiamo avuto divorzi dolorosi ed altri liberatori; ed ora siamo qui. Esattamente dove dovevamo essere.
E ci siamo arrivati senza sconti dal destino, dopo infortuni, torti arbitrali, amarezze, retrocessioni, fallimenti.
Senza aiuti da altri.
Vi giuro che il nostro momento è vicino; e quando vinceremo capiremo che in realtà abbiamo già conquistato il nostro trofeo più grande quando abbiamo scelto la terra che amiamo e non una fredda bacheca, che la gioia è sentirsi tifosi non di una squadra di calcio ma di un riscatto, del sentimento più popolare, genuino e distaccato...cosa che poi è l'essenza stessa di questo gioco di merda, infame, che dipende dall'episodio e non risparmia nessuno.
E' la nostra storia, nostra e basta. E quando saremo sul tetto comprenderemo la bellezza di esserci arrivati con le nostre gambe, senza rigori inventati, senza espulsioni, senza traditori e mercenari nella nostra casa. Figli di nessuno, di un dio minore. Di un Paese che non ci rispetta, che ci odia, che ci insulta e se ne fotte in ogni suo gesto. Quelli del sangue versato da un nostro fratello dopo una partita nel silenzio delle istituzioni. Quelli che cadono forte e si rialzano. Sempre. Sempre e solo Noi.
Mo hai parlato bello! (cit.)
Il vero fuoriclasse di questa squadra per me è proprio Sarri, uno che se fosse stato alla guida della Juve avrebbe chiuso il campionato a Febbraio.
E' il momento di un ingaggio mostruoso che lo faccia restare a Napoli vita natural durante, senza mai guardarsi attorno e pensare di andare via.
Pappone meglio di questo non so se esiste. Se dovesse esistere, però, non sarebbe alla nostra portata, quindi tieniti questo stretto per parecchi anni a venire.