Ieri ho accattato il Corriere perché stavo ammare e non pigliava manco il treggì. Me so pentuto subito perché ho letto notizie che avevo letto pure la notte prima, ma sopratutto per il titolone in apertura "SARRI ASFALTA BENITEZ" manco avesse vinciuto 'nu scudetto e due coppe Italia 'rint 'a nuttata.
La stampa lo sta pompando troppo, è 'nu bravommo, mi piace il modo in cui sta impostando la situazione, ma se marchiamo troppo il personaggio rischiamo veramente di ritrovarci dopo dieci partite un ambiente stile riommers.
Già quando ha detto "mi stanno su i hoglioni gli allenatori he parlando di merhato." professionalmente se fosse meretato 'e paccheri a mana smerza, il suo mestiere è fare pure da selezionatore, e non deve parlare di nomi ma di caratteristiche utili al funzionamento del suo modulo. Magari non sempre, ma accennare al mercato fa parte del suo lavoro, perché il mercato è gran parte del suo lavoro, le fondamenta di un progetto. E parlarne, con misura, non può far altro che tutelare la sua immagine professionale.
Su questo l'esperienza pesa e come, arricordatevi Zì Rafele cosa dichiarò dopo l'acquisto di David Lopez, parole che poi si sono rivelate veritiere:
Il tecnico sul nuovo centrocampista: "Non pensiamo che sia Gonalons, ma ci servirà". Sul mercato: "Arrivano i giocatori che vogliono arrivare o che si possono comprare".
Uno dei motivi (oltre le coppe e le emozioni regalate in due anni) per cui non sono riuscito ad odiarlo. Né mo', né mai.