c'è stato un altro allenatore "di spessore" venuto a napoli, negli ultimo 25 anni.... boskov
anche nella storia recente , con lippi e simoni...siamo andati a pescare ( e bene ) n provincia
ecco...la storia di simoni ...ricorda molto quella di sarri ....(tranne per il fatto che gigione non era un amante del gioco propositivo, ma del tipico calcio "pane e salame") e anche simone si fece prendere qualche "fedelissimo"...come colonnese e milanese
Boskov subentrò a Guerini (altro allenatore "provinciale"), veniva da un anno fermo dopo l'esonero a fine campionato dalla Roma, diciamo che era un allenatore che aveva perso l'appeal che aveva avuto qualche anno prima. Simoni tra la seconda metà degli anni '70 e la prima metà degli anni '80, aveva allenato il Genoa, facendo sempre la spola tra serie B e serie A. Poi la sua carriera ebbe una brutta discesa, facendo campionati anonimi in serie B e prendendosi pure qualche esonero di troppo, vedi Lazio, Empoli e Bologna. Nel 1991 ripartì addirittura dalla C2 con la Carrarese, poi arrivò la chiamata della Cremonese nel 1992-93 portandola in serie A, e fece due grandi stagioni in serie A, giocando si all'italiana, con libero e marcature ad uomo, puntando sul contropiede, ma giocava comunque un calcio piacevole ed in casa era una squadra tosta che si faceva rispettare. Paradossalmente arrivò a Napoli dopo la sua peggiore stagione con la Cremonese, culminata con la retrocessione. Io so per certo, che prima che trovasse l'accordo con l'Inter miliardaria di Moratti, Simoni voleva restare a Napoli, chiedendo la conferma però di tutti soprattutto di Cruz, ma Ferlaino non volle sapere nulla, in quel periodo doveva distruggere tutto. Colonnese già se lo ritrovò in rosa, fu un regalo della Roma che inserì nell'affare Fonseca-Thern, ma Boskov vedeva poco ed infatti non giocò molto l'anno prima. Milanese invece fu preso dal Torino retrocesso, proprio su consiglio di Simoni che l'allenò a Cremona, dove fece la sua migliore stagione.
Lippi fu preso dall'Atalanta, fu una scelta esclusivamente di Ottavio Bianchi che passò dal ruolo di allenatore a quello di direttore generale, con Carlo Jacomuzzi come direttore sportivo (qualche anno dopo andò a lavorare addirittura al Chelsea). All'Atalanta con un mix di giovani esordienti o semi (tipo Ganz, Montero, il povero Pisani che morì qualche anno dopo, Rambaudi che aveva giocato l'anno prima a Foggia), e di vecchie glorie (Alemao, Tebaldo Bigliardi colui che potrebbe imparare il mestiere ad Albiol, Luigino Pasciullo, Carlo Perrone mio vecchio pallino) fece una buona stagione, ma venne a Napoli con l'ostracismo di critica e soprattutto pubblico, tanto è che dopo una serie di amichevoli imbarazzanti già ne chiedevano l'esonero durante il precampionato. Non te lo dico poi dopo le prime due partite con 0 punti (sconfitta interna con la Samp e poi a Cremona proprio con la squadra di Simoni). In precedenza aveva fatto un pò di gavetta nel settore giovanile della Samp, ed un pò in C con squadre toscane come Massese e Carrarese. Arrivò in serie A a Cesena, una salvezza all'ultima giornata ai danni del Verona, e poi l'anno successivo l'esonero a fine girone d'andata con la squadra penultima in classifica. Poi fece un campionato di serie B con la Lucchese orfana di Corrado Orrico, dove si assestò sul centroclassifica.
Ma ripeto c'è ne sono altri, Ranieri il primo allenatore post-Maradona, veniva da un anno di serie A col Cagliari, che portò dalla C alla A, ci vattette sia all'andata che al ritorno e Ferlaino se ne innamorò, preferendolo a Galeone e Scoglio, gli altri due papabili dell'epoca.