"Noi non vogliamo far paura a nessuno, il nostro obiettivo è la bellezza che è l’unica strada che pi può portare a fare risultati."

Se vivessimo in un paese civile, sufficientemente normodotato e non dominato dalle nevrosi, e dalle frustrazioni di un popolo che insegue illusioriamente un successo facile quotidiano, fallendo, Maurizio Sarri sarebbe un uomo di pallone amato a prescindere dal tifo. Proprio perchè si ostina a mantenere una purezza quasi impensabile, considerando i tempi che viviamo.
Ed invece viviamo in un paese dominato dallo squallore, dalla conflittualità quotidiana, dalla prepotenza intesa come mezzo legittimo per il successo, assieme alla furbizia, e dall'odio verso qualcosa come valore più importante, rispetto al gusto verso qualcosa di bello e da scoprire.
Ed invece abitiamo in questo posto strano, dove la fazione conta più di qualsiasi forma di buon senso ed ovvietà, dove tesserati e tifosi dicono che la vittoria è l'unica cosa che conta, nonostante il prodotto calcio viene venduto ad un decimo rispetto all'Inghilterra.
Ma qui ci occupiamo della polemica, del fuorigioco, delle linee e del Var.
Alla ricerca degli stessi alibi, delle stesse stronzate, e delle stesse giustificazioni che diamo a sto paese alla rovina, a tutti i livelli: sociale, economico e umano.
E' proprio questo che rende così grande il nostro allenatore, come uomo e professionista. Se non riuscirà ad entrare nei cuori di sto paese di merda, spero quantomeno che riesca a cambiare un pezzettino di Napoli e del Napoli per sempre.