Sarri con la sua storia professionale e anche di vita rappresenta proprio il tipico personaggio intorno al quale scrivere pagine intere piene zeppe di retorica anche spicciola. E difatti, da ieri, quando ormai sembra improponibile proseguire con l'agiografia delle strisciate e dei suoi allenatori visti i risultati ed il gioco davvero di livello mediocre, i giornalai si stanno preparando ad azzannare il personaggio Sarri. Ma lui non gli offre sponde, non cade nel tranello, come ieri quando hanno cercato di evidenziare che con lui Hamsik sembra rigenerato rispetto alle annate con Benitez. Il buon Sarri con onestà intellettuale dice che forse il problema di rendimento era dovuto ad un situazione psicologica o di forma del calciatore, che è sempre stato a suo avviso uno dei migliori centrocampisti in europa. La stesa cosa con Jorginho, del cui attuale rendimento non vuole prendersi merito, sottolineando che l'italo brasiliano già nel verona si era dimostrato un regista di alto livello e che forse oggi sta recuperando terreno perchè ha maggiore continuità. Ogni intervista è sempre all'insegna del "l'anno scorso era una napoli diverso, perchè?". Sarri li riesce a smontare con molta semplicità, perchè quel discreto bagaglio di cultura extracalcistica che si è saputo formare basta e avanza ad avere la meglio rispetto a gente che si definisce giornalista ma che ha difficoltà con l'italiano di base. Questo li irrita molto. Per ora Sarri è simpatico, in fondo è una novità, fa audience in un calcio italico che fatica a regalare personaggi di livello tecnico o anche solo caratteriale capaci di creare interesse. Ora dopo la diatriba tra beniteziani e anti-beniteziani c'è quella dei quattroettretreisti-la svolta e i quattroettredueunisti-sarabbe stato lo stesso un grande napoli. Io credo che come Sarri ha confermato più volte (ma molti che parlano di un ravvedimento sulla via di Damasco fanno finta di averlo dimenticato) il 4-3-3 sia stato un sistema di gioco su cui ha lavorato fin da Dimaro. Lo ha detto più e più volte. Quindi i suoi dubbi li ha sempre avuti, tanto è vero che il cambiamento di modulo non ha avuto bisogno di tempo per esser assimilato. Io su questo allenatore avevo esercitato la sospensione di giudizio. Mi ha convinto partita dopo partita, conferenza dopo conferenza e oggi credo di essere davvero felice di ammirare la mia squadra giocare così. Molti dicono che con Reina l'anno scorso avremmo avuto i punti per essere oggi in Champions. Vero, ma forse non avremmo avuto Sarri. Io sono contento che sia finità così