Queste le dichiarazioni rilasciate da Maurizio Sarri durante la conferenza stampa prepartita in vista della gara di domenica contro l’Empoli: “Rivedrò persone a cui sono affezionato, dispiaciuto di giocare contro di loro ma domani ci sarà grande determinazione. Non dobbiamo sottovalutare gli avversari come questa squadra ha fatto spesso in passato”.
Su Higuain: “Penso che chi giocherà al fianco di Higuain rimarrà il tormentone per tutto l’anno, due dovranno rimanere fuori di volta in volta ma è giusto che abbiano spazio tutti”.
Il passaggio al 4-3-3? "Passare da uno schema all’altro potrebbe essere anche veloce, ma in questo caso si tratta proprio di cambiare il modo di pensare. Non mi aspetto che una squadra sappia esprimersi al meglio per 90 minuti, anche perché questo non succede quasi mai. Mi aspetto che la squadra riesca a gestire i momenti della partita in cui non hanno la sensazione di essere in predominio della situazione”.
Su Hamsik: "E' un giocatore offensivo anche se si sta mettendo disposizione, non è un incontrista ma sta cercando di non farci mancare niente in fase difensiva".
Pressioni particolari? “Questo è un momento in cui la classifica è fatta solo su due partite e quindi può fare più sensazione, ma se prendi un allenatore con le mie caratteristiche ne prendi il bene ed il male, io non sono un allenatore da mosse ma da progetto. Sono abituato: a Empoli feci 4 punti in 9 ma nelle 9 gare successive ne facemmo 23”.
Punto di vista fisico dei 'Nazionali': “Mi preoccupano un po’ tutti, mi congratulo con la Federazione albanese che non ha usato un giocatore che è arrivato acciaccato. Non posso dire lo stesso di Chiriches che era acciaccato ed è stato utilizzato comunque. Koulibaly ha giocato e poco dopo ha dovuto affrontare un lungo viaggio andando prima in Francia e poi a Napoli. Hysaj ha completamente recuperato e da mercoledi si è allenato con il gruppo. Gli italiani sono rientrati velocemente”.
Sull’Empoli: “Si affronta una squadra che saremo noi tra 3 anni, tatticamente è estremamente evoluta, i giocatori sono molto sottovalutati e sarà una partita difficile. Saponara è un fuoriclasse e sarà destinato a società importanti, in Italia non se lo potrà permettere più nessuno”.
Su Insigne: "Lorenzo secondo me ha fatto 60 minuti contro la Sampdoria da grandissimo trequartista, ma lui ha delle qualità per cui può fare ancora di più. Deve trovare più il gusto di mandare in gol un compagno, ha margini di miglioramento enormi. E' un ragazzo sorprendente per applicazione e per quantità di lavoro che riesce a svolgere, ha una facilità di corsa e di accelerazione mostruosa al quale si unisce una tecnica di alto livello, può diventare un giocatore importante a livello europeo".
"Se non facciamo passi avanti rispetto all'anno scorso richiamo di essere tagliati fuori dall'alta classifica, i ragazzi sono consapevoli e loro stessi mi hanno detto di aver trovato difficoltà a trovare motivazioni importanti in certe partite. Già questo è un passo importante, l'essere consapevole di un problema è il primo passo verso una soluzione".
Sul modulo: "Probabilmente il 4-3-3 sarebbe più idoneo per le caretteristiche dei giocatori anche se io preferisco giocare con il 4-3-1-2".
Su Zuniga: "Per domani non l'ho convocato e non è nel pieno della condizone, non può darci una mano e ha da fare un percorso lungo. Stiamo cercando di impostargli un percorso per tornare competitivo".
Argomento Soriano: "Per quanto il giocatore mi possa piacere posso dire che se non c'è lui giocherà qualcun altro".
Su De Guzman: "C'è un dicorso societario in corso, il giocatore ha presentato un certificato medico e la società sta verificando la situazione, per ora non è disponibile".
A che punto è la crescita della squadra? "La crescita è ondivaga, non mi aspetto una crescita da 1, 2, 3, 4, 5... Dobbiamo migliorare dal punto di vista di reparto sia individuale. Abbiamo fatto errori gravi, ma vediamo se col lavoro riusciamo a migliorare e limitare gli errori notevolmente".
Domani inizia il primo tour de force del Napoli, 7 gare in 21 giorni: ha in mente una programmazione? "Preferisco vedere partita per partita, vediamo lunedì chi avrà bisogno di riposare. Una pianificazione di lungo periodo credo che sia difficilissima nel calcio. Andiamo avanti partita per partita, in certe zone di campo abbiamo la fortuna di poter variare senza grossi scompensi".
Crede che si debba fare il passo avanti sulla scia della Juventus? "E' un passaggio obbligatorio o si rischia di essere tagliati fuori dall'alta classifica. I ragazzi ne sono consapevoli, è già un primo passo".
Higuain come sta? "Ho visto cinquanta minuti di ottimo livello e quaranta in difficoltà come tutti i compagni nella scorsa gara: in queste due settimane ha potuto lavorare e mi aspetto una crescita a livello di tenuta. C'è un aspetto di cui sono contento, cioè che sorride in allenamento e di questo sono molto felice".
Callejon o Gabbiadini: queste le possibilità davanti? "Ci si può aspettare di tutto. Ho parlato con Gabbiadini, deve fare qualcosa in più per convincermi ma gli basta poco: è un giocatore che mi piace, non l'ho visto ancora in grandissima considerazione: può andare dentro o domani oppure giovedì, ma mi aspetto una risposta forte"
C'è la possibilità di vedere Allan o Lopez davanti alla difesa? "No, per me il giocatore davanti alla difesa deve essere un fine palleggiatore, non un incontrista".
Cosa bisogna fare per 'richiamare' i tifosi? "Dobbiamo cercare di far risultato per far avvicinare ancora i tifosi, più di questo non possiamo fare".
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Mi piace sempre la sua schiettezza e il fatto che sa candidamente ammettere quando facciamo schifo, senza guardare sempre le cose in modo assurdo come abbiamo spesso visto fare a Mazzarri, ma anche a Benitez.
Ha pure ammesso che la squadra forse è più adatta per il 4-3-3, anche se il cambiamento sarebbe molto drastico.
Io voglio dargli fiducia per tutto quest'anno anche se le cose non dovessero andare bene. Tanto si è capito, che possiamo solo sperare di avere un allenatore che possa darci quel quid in più, perchè la rosa non sarà mai a livello degli altri a causa del nostro tumore.