Autore Topic: Boicottaggio dei test Invalsi  (Letto 13179 volte)  Share 

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Offline TOTORE-RASTAMAN

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Re:Boicottaggio dei test Invalsi
« Risposta #40 il: 21 Maggio, 2015, 18:58:00 pm »
Se è per questo la valutazione dei prof, ai miei tempi, si faceva anche all'università e, tranne pochi goliardi, quasi tutti davano un giudizio obiettivo.

Offline tonysea7

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Boicottaggio dei test Invalsi
« Risposta #41 il: 21 Maggio, 2015, 19:03:31 pm »

Se è per questo la valutazione dei prof, ai miei tempi, si faceva anche all'università e, tranne pochi goliardi, quasi tutti davano un giudizio obiettivo.

Pure oggi si fa. Ad ogni fine corso passa l'omino del dipartimento con un quesstionario da riempire.

Offline enricocaruso

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Boicottaggio dei test Invalsi
« Risposta #42 il: 21 Maggio, 2015, 19:11:50 pm »
Ma in Italia si fa però non serve, perché poi la valutazione non condiziona la carriera di un prof...

Offline Marco78

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Re:Boicottaggio dei test Invalsi
« Risposta #43 il: 21 Maggio, 2015, 19:14:34 pm »
Marco, per curiosità ma cosa insegni? Spero non la comprensione del testo, se no poveri ragazzi...
Dimmi tu quando cazzo avrei scritto che la valutazione degli insegnanti che propugno io sia quella che descrivi tu (peraltro applicata quasi ovunque nel mondo)...

Noi non siamo il mondo, forse una cosa un pò difficile da comprendere per te. In quale paese del mondo ti risulta che il costume comune sia quello di fottere gli altri e cercare di "rubare" qualcosa (in senso figurato intendo)? Secondo te in Gran Bretagna e in USA i ragazzi fanno a scuola per imparare qualcosa o per rompere il cazzo a chi cerca di insegnargli qualcosa?
Una collega di inglese lavorò per un periodo con un insegnante madrelingua proveniente dagli USA che era SCONCERTATO dal fatto che i ragazzi si distraessero in classe. Diceva che negli USA i ragazzi PRETENDONO di imparare, l'esatto opposto di quello che avviene in Italia, dove gli alunni fanno di tutto per avere la promozione senza fare nulla.
Ti pare che in due realtà così diverse si possa trovare un modo comune per la valutazione degli insegnanti? 
Stai scrivendo da 3 pagine che ci vuole un metodo per valutare gli insegnanti e che questo metodo l'ha proposto la riforma Renzi: questi pezzi di merda hanno proposto di essere valutati dalle famiglie e dagli alunni, naturalmente nessuno di questi coglioni ha mai messo piede in una scuola.

Offline Marco78

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Re:Boicottaggio dei test Invalsi
« Risposta #44 il: 21 Maggio, 2015, 19:17:10 pm »
Se è per questo la valutazione dei prof, ai miei tempi, si faceva anche all'università e, tranne pochi goliardi, quasi tutti davano un giudizio obiettivo.

Nella mia università (Federico II) non si faceva, la faceva mio cugino alla LUISS a Roma, ma lì è un'università privata ed è tutto diverso.

I docenti non possono essere valutati: perchè magari ci sarà uno che è uno scienziato ma non fa un cazzo dalla mattina alla sera. L'unico modo per valutare l'operato sarebbe quello di mettere telecamere in ogni classe: io sarei d'accordo. Solo così si vede se qualcuno fa lezione o meno. Un'altra cosa intelligente sarebbe quella di marcare il cartellino, per vedere l'orario di uscita ed entrata.

Offline enricocaruso

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Boicottaggio dei test Invalsi
« Risposta #45 il: 21 Maggio, 2015, 19:18:35 pm »
E pretendono di imparare lo perché il loro sistema non si basa sulla generosità dei professori, i test non li sfanghi se non hai imparato...
Quello è il cambiamento virtuoso che servirebbe da noi

Offline CharMeg

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Re:Boicottaggio dei test Invalsi
« Risposta #46 il: 21 Maggio, 2015, 19:27:07 pm »
Scusa, ma invece con la tua, diciamo, parafrasi non coglievi affatto il punto, quindi gli applausi sono immeritati  :sisi:

Se la situazione dei teatri italiani va a scatafascio non chiamo un manipolo di cantanti per migliorarla, bensì dei manager pubblici, dei manager culturali, delle persone che si occupano di management, di governance, di gestione. Persone che lavorano studiando le riforme effettuate in altri paesi, in situazioni analoghe, in situazioni diverse, per valutare la direzione da far prendere ad una struttura che fornisce un servizio pubblico. Ovvio che ascolto anche le opinioni degli artisti, cantanti, orchestrali, direttori d'orchestra, ma la loro opinione non può essere presa come l'unica valida, anche perché ovviamente hanno un conflitto d'interesse. Se tu in un forum di cantanti entri e dici che i cantanti non dovrebbero mai essere alla guida di una commissione per la riforma di un teatro non mi dai affatto fastidio. Altra cosa lo sproloquio senza senso che hai fatto, che non mi infastidisce se non per lo spregio della logica (senza offesa), che assolvo perché sei irritato... E' chiaro il testo adesso?

Le condizioni dei lavoratori in fabbrica anche non è un esempio calzante, qui si discute di come migliorare la scuola, come far sì che i nostri studenti migliorino la loro preparazione, quindi si discute del servizio offerto (che non è una parolaccia da salumiere) alla comunità. Ovvio che i sindacati degli insegnanti invece si occupino degli stipendi, delle condizioni di lavoro, è sacrosanto, ma la riforma del sistema scuola non è una cosa per la quale dovrebbero avere particolarmente più voce in capitolo di chiunque altro nel paese, di qualunque genitore, insomma.

Nel caso della scuola, come sempre accade, tantissima gente parla senza conoscere niente di come funziona.

Il signor Renzi, come chi lo ha precedeuto, non ha chiamato nessun trust di cervelli per compilare la riforma, ha preso tutte la soluzioni più semplicistiche e più discutibili possibile, ma che però facessero risaltare il suo machismo, per cambiare indipendentemente dall'opportunità di farlo.

E quando avrebbe ascoltato gli operatori del campo? Mai.

Mi meraviglia, poi, che un interesse in una questione oggi venga sempre considerato un conflitto di interesse; parti, cioè, dal principio che Renzi agisce perchè sa quello che fa, nell'interesse della nazione e per il suo progresso, mentre gli insegnanti sarebbero in conflitto con se stessi, perchè se dessero opinioni e consigli lo farebbero solo per lo stipendio e mai per lavorare meglio.
Per evitare fraintendimenti, lo affermi nel momento stesso in cui dici che c'è un conflitto di interessi.

Se tu hai una scarsa considerazione dei tuoi colleghi, per cui non ti offenderesti se io dicessi che i cantanti non dovrebbero mai essere alla guida di una commissione per la riforma di un teatro, sappi che io non la penso così dei miei colleghi.
Come tu saprai di certo, in ogni organizzazione c'è chi si da più da fare e chi preferisce non esporsi, ma io so, perchè lo vivo ogni giorno, che se la scuola ancora riesce ad offrire contenuti significativi agli studenti è per il lavoro, malpagato o non pagato del tutto, che gli insegnanti fanno tutti i giorni, tirandosi dietro anche quelli che si lasciano guidare e salvando il culo anche aloro, in definitiva.

Tutte le riforme fatte di recente hanno cancellato un lavoro sperimentale di ottimo livello fatto in molte scuole italiane, senza consultare nessuno, perchè c'era chi sapeva meglio di noi qual era l'interesse della nazione; se oggi ci ritroviamo con 150.000 posti in meno e i fondi di istituto dimezzati (in diminuzione ulteriore con la buona scuola) lo dobbiamo ai saggi che tu indichi.

Se, nonostante questo, continuiamo a lavorare, sicuramente c'entra lo stipendio, ma non bastano meno di 1.300 euro al mese per giustificare l'attaccamento di molti di noi al lavoro che facciamo.

Hai un'idea di cosa dobbiamo fare noi durante l'anno per procacciarci nuovi iscritti, senza i quali perdiamo fondi e posti di lavoro? Questo è uno dei sensi che si possono dare all'espressione Offerta formativa.

Ah, non sono irritato, perchè dovrei esserlo?
moriremo tutti....ricordalo
È un dolore enorme.
É chiaro che il suo obiettivo é quello: lo scudetto, poi la Champions, dopodiché avrà sei milioni di persone ai suoi piedi pronte a tutto per lui e disposte a innalzarlo come dittatore illuminato con un colpo di stato.

Offline TOTORE-RASTAMAN

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Re:Boicottaggio dei test Invalsi
« Risposta #47 il: 21 Maggio, 2015, 19:28:11 pm »
Nella mia università (Federico II) non si faceva, la faceva mio cugino alla LUISS a Roma, ma lì è un'università privata ed è tutto diverso.

I docenti non possono essere valutati: perchè magari ci sarà uno che è uno scienziato ma non fa un cazzo dalla mattina alla sera. L'unico modo per valutare l'operato sarebbe quello di mettere telecamere in ogni classe: io sarei d'accordo. Solo così si vede se qualcuno fa lezione o meno. Un'altra cosa intelligente sarebbe quella di marcare il cartellino, per vedere l'orario di uscita ed entrata.
Eppure anch'io andavo alla federico II ma, effettivamente, quando mi iscrissi a 18 anni a giurisprudenza non si facevano mentre, quando mi iscrissi a sociologia a 25, c'erano.
Io ho lavorato per anni nel progetto Chance (educativa territoriale) che era un progetto basato sul recupero della dispersione scolastica.
In pratica eravamo monitorati sia dal dipartimento di didattica (mi pare di lettere) che dal dipartimento di psichiatria della federico II ma lì chi non aveva voglia di mettersi in gioco non ci arrivava proprio e quei pochi che si facevano un anno per fare gli alternativi o per gli orari più liberi dopo gli scrutini scomparivano sistematicamente.... :asd:

Offline Marco78

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Re:Boicottaggio dei test Invalsi
« Risposta #48 il: 21 Maggio, 2015, 19:28:38 pm »
Un'altra cosa: per uno che ha una laurea le cose che si spiegano agli istituti superiori sono talmente semplici che non è possibile non conoscerle, quindi il fatto che un professore non conosca bene la materia che insegna è pressocchè impossibile. Il problema è che molti non hanno la volontà di farlo.
Certamente questa chiavica di riforma non fa nulla per fermare questa piaga tutta italiana.

Offline TOTORE-RASTAMAN

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Re:Boicottaggio dei test Invalsi
« Risposta #49 il: 21 Maggio, 2015, 19:29:50 pm »
Però va anche detto che conoscere la materia non significa saperla insegnare.

Offline Moebius

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Re:Boicottaggio dei test Invalsi
« Risposta #50 il: 21 Maggio, 2015, 19:32:21 pm »
la governance


buhahahahaahaaaaaaaaaaahahahahahahah
ragazzi, cercate di non esagerare con le bestemmie

Offline Marco78

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Re:Boicottaggio dei test Invalsi
« Risposta #51 il: 21 Maggio, 2015, 19:32:22 pm »
Eppure anch'io andavo alla federico II ma, effettivamente, quando mi iscrissi a 18 anni a giurisprudenza non si facevano mentre, quando mi iscrissi a sociologia a 25, c'erano.
Io ho lavorato per anni nel progetto Chance (educativa territoriale) che era un progetto basato sul recupero della dispersione scolastica.
In pratica eravamo monitorati sia dal dipartimento di didattica (mi pare di lettere) che dal dipartimento di psichiatria della federico II ma lì chi non aveva voglia di mettersi in gioco non ci arrivava proprio e quei pochi che si facevano un anno per fare gli alternativi o per gli orari più liberi dopo gli scrutini scomparivano sistematicamente.... :asd:

Probabilmente questo sistema era gestito da ogni singola università ed era il rettore a stabilire se inserire questi criteri di valutazione o meno. All'università ha già più in senso, perchè la scumma della gente all'università non ci arriva proprio. Per chiarire il tutto io insegno negli istituti professionali (non posso insegnare da nessun'altra parte..  :maronn:), quindi la platea è quella che è.

Offline CharMeg

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Re:Boicottaggio dei test Invalsi
« Risposta #52 il: 21 Maggio, 2015, 19:44:32 pm »
Probabilmente questo sistema era gestito da ogni singola università ed era il rettore a stabilire se inserire questi criteri di valutazione o meno. All'università ha già più in senso, perchè la scumma della gente all'università non ci arriva proprio. Per chiarire il tutto io insegno negli istituti professionali (non posso insegnare da nessun'altra parte..  :maronn:), quindi la platea è quella che è.

Io ho insegnato praticamente ovunque: professionali, tecnici e licei.
Ora insegno matematica e fisica in un liceo scientifico (aspetto che Enrico mi dica che se insegno matematica la logica mi difetta, ecc.)

Sono perfettamente d'accordo con te quando parli dell'atteggiamento degli studenti italiani, che in gran parte cercano solo la promozione; ti parlo anche di liceo, quindi la cosa è grave.

Ma il problema è diventato così grave da quando ci hanno costretto a reclutare chiunque pur di aumentare o mantenere costante il numero degli iscritti, pena la perdita di posti di lavoro e di fondi per la scuola; è chiaro che accetti qualunque "cosa" arrivi, e te la tieni anche se non sai cosa ci faccia a scuola.
L'offerta formativa la devi fare anche in funzione di questa gente qua.

Questo fenomeno è stato provocato da quelli che hanno riformato la scuola, quelli che avrebbero dovuto sapere quello che facevano e lavorare nell'interesse comune.

Infatti...
moriremo tutti....ricordalo
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Offline TOTORE-RASTAMAN

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Re:Boicottaggio dei test Invalsi
« Risposta #53 il: 21 Maggio, 2015, 19:46:05 pm »
Probabilmente questo sistema era gestito da ogni singola università ed era il rettore a stabilire se inserire questi criteri di valutazione o meno. All'università ha già più in senso, perchè la scumma della gente all'università non ci arriva proprio. Per chiarire il tutto io insegno negli istituti professionali (non posso insegnare da nessun'altra parte..  :maronn:), quindi la platea è quella che è.
La platea è quella che è finché non trovi il modo di farli ingrippare per quello che insegni.
Non che sia facile, per carità.
Al progetto chance, per esempio, i ragazzi (in pratica tutti ragazzi che avevano abbandonato prima della terza media, tutti rigorosamente col coltello in tasca e lasciati a se stessi dalle famiglie tranne i figli dei boss) ti prendevano le misure dal primo giorno ma, se gli facevi capire che gli volevi dare impegno e attenzione ma stabilendo che comandavi tu, ti assicuravi un rispetto che aveva dell'incredibile.
Negli anni continuo a incontrarli e non hai idea delle feste e dei ringraziamenti che mi fanno ancora oggi.

Offline DioBrando

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Re:Boicottaggio dei test Invalsi
« Risposta #54 il: 21 Maggio, 2015, 20:00:49 pm »
Enrico noto ca scriv strunzat non solo sul calcio... Ma tu ti rendi conto cge significa se un genitore o un alunno dovesse valutarmi? Bah....

Un poco come se un tifoso volesse valutare l'operato dell'allenatore. :look:

Questa mi è scappata, comunque una valutazione della qualità dell'insegnamento va fatta; non con un sistema che sta andando in obsolescenza come il test Invalsi, ma ci sono altre soluzioni. Per esempio andrebbero create delle fasce di riferimento che tengano conto delle differenze socio-economiche del territorio in cui opera la scuola, come strumento si possono usare esami di medio termine a livello nazionale, ovvero a metà anno, che integrino il risultato con la media scolastica, che vengano controllati non dai docenti dell'istituto. Accompagnare il tutto da una valutazione di merito del consiglio di istituto e quindi affidata al provveditorato, magari, per una valutazione complessiva finale.
« Ultima modifica: 21 Maggio, 2015, 20:08:39 pm da DioBrando »

Offline enricocaruso

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Boicottaggio dei test Invalsi
« Risposta #55 il: 21 Maggio, 2015, 20:13:42 pm »
Che è più o meno quanto sostenevo io...

Offline enricocaruso

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Re:Boicottaggio dei test Invalsi
« Risposta #56 il: 21 Maggio, 2015, 20:15:28 pm »
Enrico noto ca scriv strunzat non solo sul calcio... Ma tu ti rendi conto cge significa se un genitore o un alunno dovesse valutarmi? Bah....
Non avevo letto che già da ieri sera non avevi capito una mazza di quanto avevo scritto...

Offline pappasouth

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Boicottaggio dei test Invalsi
« Risposta #57 il: 21 Maggio, 2015, 20:17:02 pm »
ma come fate a appiccicarvi su questo argomento?

Offline enricocaruso

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Re:Boicottaggio dei test Invalsi
« Risposta #58 il: 21 Maggio, 2015, 20:20:05 pm »
Io ho insegnato praticamente ovunque: professionali, tecnici e licei.
Ora insegno matematica e fisica in un liceo scientifico (aspetto che Enrico mi dica che se insegno matematica la logica mi difetta, ecc.)

Sono perfettamente d'accordo con te quando parli dell'atteggiamento degli studenti italiani, che in gran parte cercano solo la promozione; ti parlo anche di liceo, quindi la cosa è grave.

Ma il problema è diventato così grave da quando ci hanno costretto a reclutare chiunque pur di aumentare o mantenere costante il numero degli iscritti, pena la perdita di posti di lavoro e di fondi per la scuola; è chiaro che accetti qualunque "cosa" arrivi, e te la tieni anche se non sai cosa ci faccia a scuola.
L'offerta formativa la devi fare anche in funzione di questa gente qua.

Questo fenomeno è stato provocato da quelli che hanno riformato la scuola, quelli che avrebbero dovuto sapere quello che facevano e lavorare nell'interesse comune.

Infatti...
Come potrebbero cercare la promozione con un test oggettivo? Si rovescerebbe il rapporto con gli insegnanti, a cui le famiglie richiederebbero ormai solo di preparare meglio i figli, e non romperebbero per i voti.
I credo fortemente nei sistemi che creano rapporti sani di controllori e controllati. Vanno calibrati e ben studiati, ma sono concettualmente virtuosi. E in Italia sono completamente assenti...

Offline DioBrando

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Re:Boicottaggio dei test Invalsi
« Risposta #59 il: 21 Maggio, 2015, 20:28:52 pm »
Che è più o meno quanto sostenevo io...

Non proprio, ma se ti fa contento. :look: